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Termali in sciopero contro gli albergatori
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- Sabato, 22 Settembre 2012 09:43
Gazzettino 22 Settembre 2012
Sale vertiginosamente la tensione fra imprenditori e parti sociali in vista del vertice "chiave" di mercoledì prossimo, quando, nella sede di Piazza Bardelle della Provincia, l'assessore regionale, Elena Donazzan, porrà sul tavolo il proprio piano per discutere le strategie occupazionali del comparto termale. Per quella data, infatti, incroceranno le braccia i dipendenti del "Leonardo da Vinci", delle "Terme Neroniane" dell'Harry's e del "Vena d'Oro". E con essi, i colleghi degli altri 11 stabilimenti, interessati alle mobilità "propedeutiche" alla riassunzione stagionale. I lavoratori daranno vita, dalle 9 alle 12, ad un presidio di protesta proprio sotto agli uffici nei quali sarà posto in discussione il loro futuro professionale.
Lo "stato di guerra" è stato proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, dopo che gli albergatori hanno ancora una volta ribadito a gran voce, l'irreversibilità del ricorso alla stagionalità. «Contestiamo nel modo più energico- ha spiegato una nota diffusa ieri dalle sigle confederali - le prese di posizione dei vertici di Largo Marconi, nell'ignorare la richiesta di "tregua" ai licenziamenti richiesti dall'assessore regionale». Assoalbergatori, aveva dal canto proprio già spiegato che nessuna richiesta era stata avanzata in tal senso da Donazzan. E che oltre 800 dei lavoratori destinatari delle proposte di riassunzione stagionale avevano già accettato le nuove condizioni contrattuali. Il gioco da parte dei sindacati comincia ora a farsi duro. Oltre allo sciopero, infatti, le sigle sono già pronte ad impugnare in sede giudiziale, le prime procedure di licenziamento avviate dagli imprenditori. Prefigurando, in caso di accoglimento, un effetto domino, ritenuto devastante per gli albergatori. La vertenza termali, nel frattempo, approda anche a Roma. I deputati Pd, Alessandro Naccarato e Margherita Miotto hanno infatti presentato una nuova interrogazione parlamentare al ministro Elsa Fornero per chiedere non solo un supporto istituzionale alla delicata vertenza in atto, ma anche per conoscere quali provvedimenti il Governo intenderà assumere a difesa dei posti dei 3500 addetti. E per il rilancio del primo bacino termale europeo.