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ETRA, ESPOSTO A CANTONE SUGLI APPALTI
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- Venerdì, 29 Maggio 2015 14:47
MATTINO DI PADOVA 29 MAGGIO 2015
Non sempre, negli appalti pubblici, uno più uno fa due. Soprattutto quando si tratta di scegliere se procedere con affidamenti diretti o slalomeggiare intorno ai paletti delle soglie che determinano l’obbligo, o meno, di effettuare una gara pubblica. Le società pubbliche padovane non sembrano fare eccezione, visto che da una carrellata biennale (2013-2014) sugli affidamenti in economia (ovvero diretti) di Etra esce un quadro che è diventato oggetto di un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione. Appalti sotto la lente. Toccherà all’Authority presieduta da Raffaele Cantone stabilire se sussistano o meno i presupposti per una segnalazione all’autorità giudiziaria, resta il fatto che dall’esame degli affidamenti diretti della utility controllata da 75 Comuni, la maggior parte del Padovano (Cittadella, Vigonza, Piazzola sul Brenta, Selvazzano e altri), emerge un quadro a dir poco articolato.
E un quadro articolato di “fenomeni distorsivi” è quello che, in generale, sono stati attenzionati da Cantone con una recente indagine specifica che ha portato alla luce affidamenti diretti di servizi per importi che richiederebbero una gara; frazionamento degli stessi in modo artificioso in modo da non superare le soglie di importo che consentono di non mettere a confronto più offerte; atti aggiuntivi che, sulla base di una prima assegnazione diretta, integrano l’importo di aggiudicazione rimanendo nel campo degli affidamenti in economia, dove l’ente appaltante di fatto sceglie a chi affidare il servizio. Esposto e regole. «Nell’esposto chiediamo all’Autorità Nazionale Anticorruzione di guardare bene agli appalti Etra visto che emergono appalti sicuramente suddivisi dove c’è il rischio che ci sia frazionamento» sottolinea Alessandro Naccarato, deputato del Pd, autore dell’esposto insieme al consigliere regionale Piero Ruzzante. Nel campo degli affidamenti di beni, servizi e lavori le soglie previste dalla legge permettano l’assegnazione diretta sotto i 40mila euro, da 40mila a 200mila euro è previsto l’affidamento attraverso un’altra fattispecie contrattuale chiamata cottimo fiduciario mentre sopra i 200mila euro di appalto è prescritta la gara pubblica. L’iniziativa del Cda. «Il primo atto del nuovo consiglio di gestione è stato quello di avviare una ricognizione sugli affidamenti passati» sottolinea Andrea Levorato, presidente di Etra. «Da questa attività sono emerse delle anomalie e gli organi societari stanno valutando le azioni conseguenti. All’atto del nostro insediamento (marzo scorso) la nuova governance societaria ha avviato un’operazione all’insegna della massima trasparenza rendendo pubblico tutto ciò che è pubblicabile compresi gli affidamenti in economia. I cittadini devono sapere dove finiscono i loro soldi e come vengono utilizzati. Per questo, qualora emergessero pratiche non corrette negli affidamenti, non sarò certo io a coprirle». Gli affidamenti. L’elenco delle operazioni attenzionate è lungo e, va precisato, fin qui non è emerso alcun profilo di carattere penale. I riflettori si sono accesi su affidamenti diretti sopra i 40mila euro (coop Alba serena, progetto lavoro a San Martino di Lupari nel 2014; manutenzione del verde a Campodarsego da 59mila euro di febbraio 2013 a Cooperativa sociale persona); atti aggiuntivi sul medesimo servizio per le stesse annualità che singolarmente sono sotto soglia ma insieme la superano (sgombero neve a Montegrotto per il 2012-2013 a Terme recuperi Srl, da 39.500 euro e poi per altri 27.681 euro); una procedura negoziata (che non è una gara) da 384mila euro a Linea verde coop per la lettura dei contatori; l’affidamento del recupero di materiale legnoso alla Ecolando Srl (già nota alle cronache giudiziarie) con aggiudicazione per 67mila euro e liquidazione da oltre 108mila euro. Nell’elenco anche Sesa Spa (due procedure negoziate a gennaio e febbraio 2013 per 121mila euro e oltre 187mila euro), Ing.am. Srl di Angelo Mandato e le due società controllate dall’assessore comunale al Verde Fabrizio Boron, ovvero Ambiente veneto Srl e Ecosoluzioni Srl che tra il 2012 e il 2014 risultano aver ottenuto lavori per 2,6 milioni. «Qui si pone un altro problema, che è di opportunità» aggiunge Ruzzante. «È opportuno, ripeto, che un assessore del Comune abbia, attraverso la sua attività imprenditoriale, punti di contatto con una azienda come Etra che ha tra le sue partecipate Telerete che a sue volta ha Aps Holding (ovvero il Comune) come socio di maggioranza?». «Sono felicissimo che si faccia chiarezza in un settore particolare» la replica di Boron. «I lavori affidati alle mie società sono tutti passati attraverso una gara».