In Parlamento
Interrogazione su PADOVA T.R.E. srl e Consorzio Padova SUD
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- Giovedì, 22 Dicembre 2016 12:50
Al Ministro dell’interno, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
nel 2010 i Bacini di Padova Tre e Padova Quattro hanno affidato il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti della zona della bassa padovana a un’associazione temporanea d’impresa (ATI) costituita dalle società Padova territorio, rifiuti ed ecologia srl – in seguito Padova Tre srl – (in qualità di mandataria), Sesa spa, De Vizia Transfer spa e Abaco spa;
l’ATI è stato l’unico soggetto a presentare un’offerta e da allora gestisce il servizio di asporto rifiuti;
nel 2013 i bacini Padova 3 e Padova 4 hanno dato vita al Consorzio Pad a sud;
Padova territorio, rifiuti ed ecologia srl, che era di proprietà al 10 per cento del Bacino Padova 3 oggi è di proprietà del Consorzio Padova Sud;
nel 2014 il Consorzio Padova Sud ha rilevato l’esistenza di consistenti crediti non riscossi in capo a Padova Tre srl;
il 16 marzo 2015 il Consorzio Padova Sud ha deciso di acquisire i crediti non riscossi e ha chiesto alla concessionaria Padova Tre srl la cessione dei crediti non riscossi per 9.748.147 euro;
la maggior parte dei crediti sono nei confronti di Sesa spa e De Vizia Transfer spa;
nel maggio 2016 il Consorzio Padova Sud ha deliberato di riportare i crediti non riscossi in capo a Padova Tre srl. Tuttavia il Consorzio Padova Sud non ha attuato questa decisione;
il bilancio 2015 di Padova tre, che avrebbe dovuto essere approvato entro il 30 giugno 2015, non è stato ancora approvato;
il Consiglio di amministrazione di Padova Tre, nei giorni scorsi, ha presentato la proposta di porre la società in concordato preventivo;
a parere degli interroganti il concordato preventivo rischia di peggiorare la situazione, perché evita il fallimento di Padova Tre srl e rischia di scaricare i debiti sui comuni soci;
sulla vicenda sono in corso indagini per le gravi irregolarità nella redazione dei piani finanziari per il servizio rifiuti, per l’assegnazione di servizi aggiuntivi senza gara e per la gestione fallimentare della società;
a parere degli interroganti le indagini in corso rendono applicabili le misure di prevenzione previste dall’articolo 32 della legge n. 114 del 2014 –:
se il Governo sia al corrente dei fatti sopra esposti e se risulti che il prefetto abbia ricevuto dall’ANAC una proposta per l’applicazione delle misure di cui all’articolo 32 del decreto-legge n. 90 del 2014;
quali iniziative, anche normative, il Governo intenda adottare per promuovere una maggiore concorrenza nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. (4-15066)