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Riciclaggio, aumenta il numero delle segnalazioni bancarie
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- Domenica, 21 Giugno 2020 09:31
MATTINO DI PADOVA 21 GIUGNO 2020
«Le organizzazioni mafiose hanno sempre utilizzato le situazioni di emergenza, caratterizzate da procedure semplificate, per riciclare risorse e condizionare il tessuto economico. In questi mesi è necessaria la massima attenzione». Così Alessandro Naccarato, esponente del Pd ed ex componente della commissione anti-mafia, commenta la crescita delle segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio in Veneto. Nel 2019 Padova ha superato Verona ed è diventata la provincia veneta con il maggior numero di segnalazioni all’ ufficio di controllo di Bankitalia. Ma la provincia con l’aumento più consistente (più 24,4%) rispetto al 2018 è Venezia.
Il Veneto con 8.788 casi è la quarta regione italiana per numero di segnalazioni, dopo la Lombardia (20.934), la Campania (12.929) e il Lazio (10.567). «Questi numeri confermano la presenza in Veneto di attività criminali insediate nel tessuto economico» osserva Naccarato «Molte di queste attività sono organizzate e condotte da gruppi mafiosi in collaborazione con imprenditori e professionisti locali per evadere il fisco e per investire capitali di provenienza illecita nell’economia legale». Una situazione aggravata dalla crisi economica dovuta alla pandemia: «È concreto il rischio che gruppi criminali, già radicati nel nostro territorio, possano rafforzarsi attraverso due strumenti» avverte l’esponente dem «Da una parte l’acquisto e l’affitto di imprese e società, in particolare nei settori immobiliare, alberghiero e turistico. E poi l’accesso a finanziamenti pubblici erogati senza adeguate verifiche, in particolare nel settore socio-sanitario». Le segnalazioni di operazioni sospette arrivano soprattutto dalle banche (ma anche da intermediari finanziari, professionisti e altri operatori). Attraverso il filtro dell’Uif di Banca d’Italia possono trasformarsi in dossier sui tavoli della Guardia di finanza e della Dia.