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RIFORME COSTITUZIONALI: INTERVENTO IN AULA

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Lunedì, 05 Agosto 2013 22:11

Il ddl in esame avvia il percorso per esaminare le proposte di riforme costituzionali relative agli articoli di cui ai titoli I, II, III e V della parte seconda della Costituzione. Il testo riprende gli indirizzi contenuti nelle mozioni parlamentari approvate a fine maggio dal Senato e dalla Camera e contribuisce a realizzare la volontà – espressa in più occasioni in tempi recenti dalla quasi totalità delle forze politiche – di approvare la riforma necessarie ad assicurare l’effettività delle garanzie dei diritti sanciti nella prima parte della Costituzione. Il percorso e il metodo proposti dal ddl prevedono tre elementi principali di deroga transitoria all’articolo 138 della Costituzione: l’istituzione di un Comitato parlamentare bicamerale per svolgere i lavori istruttori dei ddl di riforma prima dell’esame delle due camere; una riduzione da 90 a 45 giorni del periodo che separa la I e la II votazione dei due rami del parlamento; l’introduzione della facoltà del referendum confermativo anche in caso di approvazione dei ddl di riforma con una maggioranza di due terzi della camera e del senato. La procedura prevista è caratterizzata dalla scelta di rispettare e rafforzare i due principi fondamentali contenuti nell’articolo 138: la tutela delle minoranze e il conferimento dell’ultima parola al popolo. In sostanza la deroga transitoria serve proprio a rafforzare questi due principi. Infatti il testo prevede per la composizione del Comitato criteri che bilanciano la consistenza numerica dei gruppi parlamentari con il consenso elettorale delle forze politiche, correggendo l’effetto distorsivo del premio di maggioranza assegnato dalla legge elettorale e assicurando maggior equilibrio e in particolare una maggiore presenza delle minoranze; prevede inoltre la possibilità del referendum costituzionale anche in caso di approvazione delle riforme con la maggioranza dei due terzi delle camere in seconda deliberazione. Così viene rafforzata ed estesa la garanzia del voto popolare.

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Naccarato in aula sulla vicenda di Cittadella - Camera dei Deputati 12 ottobre 2012

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Venerdì, 12 Ottobre 2012 12:11

Signor Presidente, colleghi, rappresentante del Governo, ieri l'opinione pubblica è stata turbata dalla diffusione delle immagini di un bambino che a Cittadella, in provincia di Padova, veniva trascinato di peso da due adulti, il padre ed un agente di Polizia, in un'automobile.
Le immagini erano accompagnate da notizie che spiegavano che il bambino, in esecuzione di una sentenza del tribunale dei minori di Venezia, era stato tolto alla madre e preso in affidamento dal padre per essere portato in una comunità protetta. La scena si presentava estremamente confusa e concitata ed erano presenti alcuni agenti di Polizia, nonché alcune persone che cercavano di ostacolare e di impedire l'intervento. Quelle immagini, immediatamente, hanno suscitato sentimenti di sgomento e di profonda condanna per le sofferenze patite dal bambino.

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NACCARATO SU CONVERSIONE, CON MODIFICAZIONI, DEL DECRETO-LEGGE N. 216 DEL 2011: PROROGA DI TERMINI PREVISTI DA DISPOSIZIONI LEGISLATIVE. DIFFERIMENTO DI TERMINI RELATIVI ALL´ESERCIZIO DI DELEGHE LEGISLATIVE

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Giovedì, 23 Febbraio 2012 13:03

Signor Presidente, rappresentanti del Governo, colleghi, il gruppo del Partito Democratico voterà a favore della questione di fiducia per tre motivi: per impedire che il decreto-legge n. 216 decada e non venga convertito in legge; perché condividiamo il merito di molte norme contenute nel provvedimento e perché sosteniamo con lealtà, responsabilità e convinzione il Governo guidato dal Presidente del Consiglio Monti.

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Intervento di Alessandro Naccarato alla Camera dei Deputati sulle unioni dei Comuni

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Giovedì, 08 Dicembre 2011 18:46

Camera dei Deputati, 5 dicembre 2011

Signor Presidente, per rendere più efficienti le istituzioni, razionalizzare le risorse pubbliche e aumentare la qualità e la quantità dei servizi essenziali per i cittadini è necessario attuare pienamente la nostra Costituzione, in particolare l'articolo 5 e il Titolo V, così come approvato con legge costituzionale del 18 ottobre 2001. La nostra mozione va in questa direzione e vuole impegnare il Governo, nell'ambito delle proprie competenze, ad agire in questo senso e mi auguro - viste le nuove condizioni politiche in cui operano le Camere - che il Parlamento possa esprimersi in maniera unitaria su questo punto.
L'obiettivo che indichiamo all'Esecutivo è quello di rendere più efficiente il sistema istituzionale, attraverso l'attuazione piena degli articoli 5, 118 e 119 della Costituzione e attraverso l'approvazione della Carta delle autonomie, che oggi è in discussione al Senato per dare finalmente un quadro normativo certo al sistema delle autonomie locali.

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NACCARATO IN AULA SULLE MODIFICHE AGLI ARTICOLI 41, 45, 97 E 118, COMMA QUARTO, DELLA COSTITUZIONE

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Martedì, 18 Ottobre 2011 13:07

Signor Presidente, l'emendamento è molto importante perché intende mantenere l'attuale formulazione dell'articolo 41 della Costituzione che costituisce un esempio positivo di collaborazione tra impresa e lavoro; infatti stabilisce, come è stato ricordato, che l'iniziativa economica privata è libera e che non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale. Sono principi importanti che vanno difesi e attuati e, contrariamente a quanto è stato sostenuto dagli esponenti della maggioranza in quest'Aula - in particolare dall'onorevole Reguzzoni poco fa - questi principi hanno consentito uno sviluppo economico importante della nostra economia in alcune fasi storiche, anche impetuoso, con questo articolo della Costituzione. Pertanto non c'entra nulla quello che si è provato a sostenere relativamente ai possibili rischi di blocco dell'economia da parte di questa articolo. Qual è il motivo per cui il Governo e la maggioranza vogliono modificare l'articolo 41 della Costituzione? Semplicemente per nascondere l'incapacità e il colpevole ritardo.

NACCARATO SULLA LIBERA CIRCOLAZIONE DEI CITTADINI COMUNITARI E PER IL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA SUL RIMPATRIO DEI CITTADINI DI PAESI TERZI IRREGOLARI

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Mercoledì, 13 Luglio 2011 13:12

Signor Presidente, l'emendamento propone di integrare il testo del decreto-legge, per migliorarlo, aggiungendo un ulteriore comma, il 2-quater. Infatti, il decreto-legge mantiene l'attuale consecutività ed immediatezza tra espulsione amministrativa e il precedente provvedimento di revoca, o annullamento, o rifiuto di rinnovo, o di conversione del permesso di soggiorno, e aggiunge anche il rifiuto di rilascio del permesso di soggiorno tra i motivi che legittimano il provvedimento amministrativo di espulsione.

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