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«Veneto meta prescelta dalla criminalità Va rafforzata la cultura della legalità»
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- Martedì, 19 Dicembre 2017 17:05
MATTINO DI PADOVA 19 DICEMBRE 2017
«Un altro risultato importante per il nostro territorio perché, a pochi giorni dall'interdittiva antimafia verso la ditta di Megliadino San Vitale, conferma che l'attenzione delle autorità competenti è molto alta». Lo sottolinea l'onorevole Alessandro Naccarato (foto). «Il provvedimento è il frutto di una brillante attività investigativa della Procura di Padova che ha poi trasmesso il fascicolo a Brindisi. Il sequestro riguarda un patrimonio per un valore di circa 2,5 milioni di euro che comprende un immobile di pregio e quote di capitale della società "I Trulli Srl" con sede sotto lo storico Palazzo della Ragione. Questa vicenda dimostra ancora una volta che il Veneto è meta prescelta dalla criminalità per riciclare e ripulire capitali di provenienza illecita: questo fenomeno deve essere oggetto di consapevolezza della popolazione per superare le sottovalutazioni degli ultimi anni e rafforzare la cultura della legalità anche nelle nostre aree».
Mafia e riciclaggio In sei mesi 850 operazioni sospette a Padova
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- Sabato, 16 Dicembre 2017 18:36
GAZZETTINO 16 DICEMBRE 2017
Leggiamo dalla quarta di copertina. Moderna, radicata, tenace. La mafia al nord è presente in profondità, infiltrata tra le pieghe del tessuto industriale e finanziario, nascosta tra le cifre di uno scontrino o nelle carte di un ufficio comunale, seduta dietro la scrivania di un imprenditore. Una mafia silente la definì ancora sette anni fa un rapporto della Direzione antimafia e quando l'onorevole del Pd Alessandro Naccarato (membro della commissione parlamentare contro le mafie) cominciò a lanciare l'allarme, fu snobbato, come tutti gli accadimenti che piano piano popolavano la nostra società, dagli incendi dolosi, soprattutto fra le aziende di riciclo dei rifiuti al riciclaggio di denaro, entrando in collaborazione con enti e istituzioni. Ed eccoci all'oggi raccontato nel libro edito per Il Poligrafo e nel quale un dato sconvolge. Nei primi sei mesi del 2017 secondo l'Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia le segnalazioni di operazioni sospette a Padova in materia di riciclaggio sono state 850 (erano 660 in un anno nel 2015). «Padova lavanderia della mafia» l'ha definita lo stesso Naccarato. Un territorio nel quale la mafia si infila a più livelli, soprattutto fra imprenditori che fanno il passo più lungo della gamba. Poi arrivano i casalesi comprano l'azienda a un passo dal fallimento, la svuotano e la fanno fallire.
«Mafie, Nordest crocevia dei nuovi affari». Naccarato (Pd): «Il business criminale emergente è legato all'import clandestino di prodotti petroliferi»
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- Sabato, 16 Dicembre 2017 18:13
MATTINO DI PADOVA 16 DICEMBRE 2017
La fotografia è nitida. È quella scattata dal deputato del Pd Alessandro Naccarato con il libro "Le mafie in Veneto, presenza e attività della criminalità organizzata" presentato ieri nella sede padovana del Pd.In queste pagine Naccarato passa in rassegna i sempre più numerosi segnali di operatività delle organizzazioni mafiose nel nostro territorio. Un lavoro minuzioso che parte dal 2011, data in cui scatta l'inchiesta contro l'organizzazione Aspide con sede a Padova. L'operazione desta le coscienze di molti su un fenomeno che nel frattempo, dai tempi della mafia del Brenta, è stato abbondantemente rimosso. «C'è stata una grande sottovalutazione del fenomeno» scandisce il deputato padovano che a questo proposito cita nel libro la vicenda dei fratelli Bolognino, residenti nel bassanese e protagonisti di una vicenda di violenze nei confronti di un imprenditore di Galliera. «Il fatto venne valutato come una rissa per futili motivi» scrive Naccarato. Solo con l'arresto nel 2015 in seguito alle indagini della procura antimafia di Bologna si capì a posteriori che cosa fosse accaduto.
Aree nuovo ospedale, operazione speculativa
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- Martedì, 05 Dicembre 2017 10:07
MATTINO DI PADOVA 5 DICEMBRE 2017
Con il passare del tempo risulta evidente che il nuovo ospedale è l'occasione per un'operazione speculativa che favorisce i proprietari delle aree di Padova est e di quelle limitrofe. In questa zona tutte le iniziative economiche previste, in prevalenza di natura commerciale, sono ferme e molte società promotrici sono fallite. I progetti non si sono concretizzati perché erano sovradimensionati e sostenuti da concessioni finanziarie sproporzionate. Il nuovo ospedale a San Lazzaro è diventato allora lo strumento per aumentare i valori e rendere più appetibili le zone circostanti. Per difendere Padova est la regione ha bocciato la proposta alternativa avanzata dal comune di costruire il nuovo ospedale nel sito attuale che comporta costi minori e tempi più rapidi. Non solo. La Regione pretende che il Comune conceda gratuitamente le proprie aree, provocando un danno erariale, e arriva a minacciare l'esproprio: un bell'esempio di rispetto delle comunità locali.Inoltre la scelta di Padova est rischia di determinare la chiusura dell'ospedale Sant'Antonio, del Policlinico e dello Iov, che è già stato depotenziato dalla decisione della Regione di trasferirne circa la metà a Castelfranco. Prima di rottamare gli attuali ospedali bisogna riflettere sul fatto che oggi tali strutture erogano servizi di cura, assistenza e ricerca di altissima qualità e attraggono pazienti da tutta Italia.
Vaccini: In Veneto esempio di autonomia pericolosa
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- Sabato, 02 Dicembre 2017 11:20
MATTINO DI PADOVA 2 DICEMBRE 2017
La Regione Veneto ha fatto l'ennesima pessima figura a livello nazionale. La Corte costituzionale ha respinto i ricorsi della Regione contro la legge che ha ripristinato l'obbligo delle vaccinazioni. Al di là degli aspetti giuridici sulla competenza nazionale in materia sanitaria, le motivazioni della sentenza sono molto importanti perché riconoscono che la copertura vaccinale in Veneto è scesa sotto la soglia di sicurezza con i conseguenti pericoli per la salute dei cittadini: la sentenza certifica il fallimento delle scelte della Regione che, prima in Italia, nel 2007 ha reso facoltative le vaccinazioni. Si deve ricordare che la legge nazionale è stata approvata perché per la prima volta dopo tanti anni il numero di bambini vaccinati contro le principali malattie è diminuito sotto le soglie di sicurezza del 95%. Grazie alla consueta disinformazione della Regione e alla cortina fumogena del referendum sull'autonomia è passato quasi sotto il silenzio il dato negativo delle coperture vaccinali in Veneto. Ecco i dati aggiornati a giugno 2017 per le vaccinazioni previste entro i 2 anni d'età: Poliomelite 91,97% (93,33 media nazionale), Difterite 91,99 (93,56), Tetano 92,46 (93,72), Pertosse 92 (93,55), Epatite b 91,4 (92,98), Morbillo 89,19 (87,26), Antimeningococco c 90,64 (80,67), Antipneumococcico 84,46 (88,35).
Naccarato: «Mancano i soldi per farlo»
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- Venerdì, 17 Novembre 2017 12:24
GAZZETTINO 17 NOVEMBRE 2017
Alessandro Naccarato torna all'attacco contro l'ipotesi di un nuovo ospedale a Padova est. «La Regione non ha mai stanziato le risorse per realizzare un nuovo ospedale in un nuovo sito spiega il parlamentare del Partito democratico - L'unico strumento di finanziamento prospettato è stato la finanza di progetto. Questo strumento non ha funzionato a Mestre, a Santorso, a Castelfranco, a Montebelluna e a Schiavonia a causa dei costi eccessivi, dei tempi lunghi e dell'assenza di concorrenza. L'altro esempio di opera pubblica finanziata dalla Regione con la finanza di progetto, la Pedemontana, presenta enormi difficoltà». «A Padova in realtà da anni è in corso la ristrutturazione delle strutture esistenti come Policlinico e il Sant'Antonio. Questa modalità è un modello efficace e meno costoso delle nuove edificazioni ed è stato realizzato a: Verona Treviso, Vicenza, Padova» dice ancora l'esponente Dem che poi punta il dito contro l'ipotesi Padova est: «La proposta di realizzare il nuovo ospedale a San Lazzaro favorisce un'enorme speculazione edilizia e finanziaria.