Alessandro
Naccarato

  • Home
  • Biografia
  • Agenda
  • Stampa
  • In Parlamento
  • Newsletter
  • Camera dei Deputati

Rassegna Stampa

  • Rassegna Stampa 2013
  • Rassegna Stampa 2012
  • Rassegna Stampa 2011
  • Rassegna Stampa 2010
  • Rassegna Stampa 2009
  • Rassegna Stampa 2008
  • Rassegna Stampa 2007
  • Rassegna Stampa 2006

Speciali

  • Contro l'abuso di alcool
  • Il PD contro la crisi
  • Mafia
  • Droga
  • Federalismo
  • Alluvione
  • Immigrazione
  • PUBBLICAZIONI

Newsletter

Name:
Email:

Stampa

Il sindaco richiama Padovafiere e denuncia: «Ho ereditato una situazione critica». Il deputato Pd Naccarato più drastico: «Asta pubblica per vendere l'Immobiliare». Fiera, Giordani non tratta. «Si rispettino gli impegni»

Dettagli
Mercoledì, 23 Agosto 2017 08:25

MATTINO DI PADOVA 23 AGOSTO 2017

Soldi, cash. Rispetto degli impegni presi. E chiarezza. Dopo la sentenza del tribunale, che impone a Padovafiere di pagare gli arretrati e il canone mensile di affitto a Padova Immobiliare, il sindaco Sergio Giordani batte il pugno per sancire l'indisponibilità del Comune a soluzioni di compromesso. E non risparmia una frecciata a chi l'ha preceduto a Palazzo Moroni, che non ha risolto una situazione storicamente critica. «Di sicuro non fa piacere vedere queste situazioni che finiscono in tribunale», esordisce il sindaco, «ma davanti al mancato rispetto degli impegni contrattuali presi, la sentenza del giudice fa chiarezza su un punto che è imprescindibile per qualsiasi amministratore pubblico e sul quale non sono disponibile a passi indietro: l'impegno a versare la locazione al soggetto pubblico va rispettato». C'è più di un milione di euro di arretrati in ballo. E c'è un contratto d'affitto da 152 mila euro al mese che va pagato. Ma c'è anche una situazione che definire complicata è un eufemismo.

Leggi tutto...

«Così viene fatto fuori chi dà fastidio». Naccarato: «Ora qualcuno avrà un vantaggio commerciale». Interpellanza Pd al ministro dell'Interno per accertare i fatti.

Dettagli
Domenica, 20 Agosto 2017 09:59

TRIBUNA DI TREVISO 20 AGOSTO 2017

Troppi indizi, troppe tessere di un mosaico già visto, troppi sospetti: l'incendio che divampa con la fabbrica vuota, i camion dati alle fiamme, altri rifiuti in fumo. Vedelago 2013 (bruciati i camion di Italiana Recuperi), San Biagio e Nervesa 2014 (mezzi e materiali della Bigaran distrutti, ancora camion della Grigolin a fuoco), Castelfranco 2015 (rogo alla Ceccato), Fusina 2017 (spaventoso incendio all'impianto di Veritas). Vidor, agosto 2017: a parlare apertamente di dolo è stato l'amministratore della Vidori, Filippo Antonello, mentre le fiamme ancora divoravano il magazzino della sua Vidori Servizi Ambientali Spa. Da domani (prima la struttura deve essere messa in sicurezza), le indagini ufficiali per capire le cause del rogo. Timori rilanciati, ieri, da tutto il mondo della politica locale. Andrea Zanoni, consigliere regionale Pd, ha parlato di episodio gravissimo, con molte ombre, collegato forse a «un disegno malavitoso e mafioso utile a condizionare l'intero settore». Forza Nuova è intervenuta per chiedere a Zaia di «garantire la sicurezza degli abitanti della zona». I deputati Pd Alesandro Naccarato e Floriana Casellato domani presenteranno un'interrogazione al ministro dell'Interno per sollecitare indagini rapide al fine di individuare i responsabili del rogo di Vidor, considerato «segnali pericolosi di attività criminali». Al fenomeno si è interessato più volte Naccarato, cofirmatario dell'interrogazione con Casellato.

Leggi tutto...

Padova Tre, dodici indagati per il dissesto milionario

Dettagli
Domenica, 13 Agosto 2017 08:28

MATTINO DI PADOVA 13 AGOSTO 2017

Dodici come gli apostoli. Tanti sono gli indagati per il dissesto che ruota attorno a un buco di circa 40 milioni di euro della società del servizio rifiuti Padova Tre srl e del Consorzio Padova Sud (56 Comuni tra Bassa padovana e Piovese), suo controllore. Il deus ex machina del sistema Padova Tre - Simone Borile - è il primo della lista degli indagati dalla Procura di Rovigo che da oltre un anno coordina l'attività investigativa della Guardia di finanza di Padova. Borile era vice presidente e direttore di Padova Tre fino al luglio del 2015, oltre che, contemporaneamente, presidente del Consorzio Padova Sud (incarico terminato nel novembre dello stesso anno). Ed è in buona compagnia: indagato è anche Stefano Chinaglia, ex presidente della società (sempre fino a luglio 2015) che nei giorni scorsi, raggiunto dall'avviso di garanzia, rassegnando le dimissioni d commissario liquidatore del Bacino Padova 4 ancora in piedi in attesa che diventi operativo il nuovo Consiglio di bacino. Sotto la lente della Procura anche Stefano Tromboni, fino a qualche mese fa direttore generale del Consorzio Padova Sud - braccio armato di Borile (ma riconfermato anche dal suo successore) nei rapporti con i sindaci del territorio - e Alessandro Baldin, che da Borile ha preso il testimone della presidenza del Consorzio.

Leggi tutto...

Padova capitale della droga. «Qui un terzo dei sequestri»

Dettagli
Venerdì, 04 Agosto 2017 16:04

MATTINO DI PADOVA 4 AGOSTO 2017

Padova si conferma la "capitale della droga" in Veneto. Ma anche il principale centro in cui si combatte lo spaccio: nel 2016 nella provincia euganea sono state effettuate un terzo delle operazioni antidroga della regione, con una diminuzione però dei sequestri. Quello degli stupefacenti è un mercato che a Padova è quasi completamente in mano agli stranieri, per la distribuzione e la vendita. Ma c'è sempre la copertura della 'ndrangheta calabrese (che gestisce il traffico della cocaina dalla Colombia) e si nota l'emergere della Sacra Corona Unita, la mafia pugliese che controlla l'importazione dalle marijuana dall'Albania. Sono i dati della Direzione centrale servizi antidroga resi noti ieri dal deputato dem Alessandro Naccarato, che si occupa di questi temi in quanto componente della commissione antimafia: «Lo spaccio di droga è uno degli "indicatori" della presenza della criminalità organizzata», spiega. Presenza confermata dalla relazione della Dia che ha definitivamente "sancito" nel 2016 le infiltrazioni mafiose in Veneto e nel Padovano.

Leggi tutto...

Sesa, Naccarato chiede controlli al Ministero

Dettagli
Giovedì, 03 Agosto 2017 07:56

GAZZETTINO 2 AGOSTO 2017

Gli odori della Bassa Padovana arrivano fino a Roma. Nei giorni scorsi il deputato del Pd Alessandro Naccarato ha chiesto al Ministero dell'ambiente controlli sull'attività di Sesa: l'azione del parlamentare parte dalle lamentele dei cittadini, che «hanno segnalato più volte l'aumento del volume di rifiuti trattati da Sesa dice Naccarato - e l'arrivo di ingenti quantità di rifiuti anche dal Sud Italia». Nel mirino, inoltre, le attività di sversamento nelle campagne della zona del digestato ottenuto dalla fermentazione delle biomasse. L'esponente del Pd ricorda come i cittadini sostengano che l'espansione di Sesa ha «incrementato il fenomeno degli odori e lo spargimento di ingenti quantità di digestato nelle campagne è l'accusa del parlamentare, che chiede tutele da parte del Governo - che ha generato una serie di fenomeni spiacevoli quali irritazioni cutanee, problemi respiratori, acque inquinate». «Siamo abituati a ricevere attacchi dalla lobby degli inceneritori perché il nostro modello va nella direzione opposta a loro risponde a muso duro Natalino Boris Furlan, presidente di Sesa - dispiace che Naccarato non abbia mai preso posizione contro gli inceneritori, ma lo faccia contro le aziende come la nostra che invece spingono sulla raccolta differenziata».

Leggi tutto...

Sversamenti e cattivi odori. Il caso Sesa in parlamento

Dettagli
Giovedì, 03 Agosto 2017 07:51

CORRIERE VENETO 2 AGOSTO 2017

«Di fronte alle denunce dei cittadini che riguardano la qualità dell’aria e dell’acqua il Governo intervenga per tutelare l’ambiente, la salute pubblica, verificando il rispetto delle norme in relazione alle attività di Sesa». Alessandro Naccarato, deputato del partito democratico, ha presentato un’interrogazione parlamentare a Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, sugli sversamenti nella bassa padovana. Da diverso tempo comitati di cittadini dei comuni della Bassa padovana stanno protestando per i forti odori che provengono dagli impianti Sesa e dai terreni agricoli circostanti. Il deputato ha chiesto al ministro per l’ambiente controlli più severi sulla società che ha sede in via Comuni ed è di proprietà per il 51% del comune di Este e per il restante 49% della società Finam Group spa di Angelo Mandato. L’azienda si occupa di raccolta, lavorazione, trasformazione e smaltimento di diverse tipologie di rifiuti. Tra i tanti disguidi segnalati quello dell’aumento del volume del traffico dei rifiuti trattati da Sesa, con l’arrivo di grossi flussi di spazzatura dal sud Italia.

Leggi tutto...

Pagina 10 di 81

  • Inizio
  • Prec
  • 5
  • 6
  • 7
  • 8
  • 9
  • 10
  • 11
  • 12
  • 13
  • 14
  • Succ
  • Fine