Rassegna Stampa 2010
Komatsu prepara altri tagli. Produzione ferma, budget saltato
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- Mercoledì, 29 Dicembre 2010 00:00
Il mattino di Padova - 29 dicembre 2010
Brutte notizie dalla Komatsu Italia. Nell’ultimo incontro che i sindacati di categoria Fiom, Fim, Uilm e Cobas hanno tenuto due settimane fa nello stabilimento di Este con i rappresentanti della proprietà giapponese, i dirigenti hanno comunicato che la situazione generale è peggiorata ulteriormente. La leggera ripresa nella produzione, che era stata segnalata a metà di quest’anno, si è rivelata, purtroppo, un fuoco di paglia. L’obiettivo di assestarsi sulla produzione annua di 4 mila escavatori non è stata raggiunta anche e specialmente a causa del perdurare della pesantissima crisi nel settore dell’edilizia e delle costruzioni in tutta la penisola.
Belvest: tutti in cassa integrazione
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- Martedì, 28 Dicembre 2010 00:00
Il mattino di Padova - 28 dicembre 2010
Capodanno in bianco per la Belvest, storica azienda di Piazzola sul Brenta leader nel settore dell’alta moda con marchio proprio e in conto terzi. Da gennaio arriva la cassa integrazione, a rotazione e su base mensile, per i 348 dipendenti: 263 operai, 63 impiegati e 22 lavoranti a domicilio. Esclusi solamente i cinque dirigenti. La decisione è arrivata dopo un anno di incontri per salvare la società toccata da una crisi senza precedenti. La vigilia di Natale è stato siglato negli uffici della Provincia l’accordo tra l’azienda, i rappresentanti sindacali, Sergio Polzato della Femca Cisl e Giuseppe Sforza della Filctem Cgil. Presenti il dirigente del settore lavoro della Provincia, Giorgio Santarello, e il sindaco Renato Marcon.
Operai Selce e politici in Piazza San Marco
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- Venerdì, 24 Dicembre 2010 00:00
Il mattino di Padova - 24 dicembre 2010
Presidio dei lavoratori della Selce ieri nel tardo pomeriggio, in piazza San Marco a Monselice. I 49 dipendenti che dal 1º dicembre sono in cassa integrazione hanno voluto richiamare l’attenzione sulla loro difficile situazione. In segno di solidarietà sono intervenuti il sindaco Francesco Lunghi con tutta la giunta, i consiglieri del Pd Rino Biscaro e Antonio Aldrigo, l’onorevole Pd Alessandro Naccarato e al consigliere regionale Mauro Bortoli. Lunghi ha ribadito l’impegno di tutti per salvare la fabbrica ed evitare il temuto «spezzatino». E’ di pochi giorni fa l’approvazione all’unanimità, da parte del consiglio comunale, della mozione proposta dal capogruppo Pd Biscaro, che invita il sindaco e l’amministrazione ad agire in tutte le sedi per assicurare la continuità produttiva dello stabilimento e l’attuale livello di occupazione. «L’iniziativa è riuscita ed è per noi positivo questo spirito bipartisan» commenta Marco Benati, Fillea Cgil. Ieri al presidio sono intervenute anche le Rsu delle cementerie. La giornata si è chiusa con una cena di solidarietà, con l’intervento anche dell’onorevole Margherita Miotto. Prosegue non-stop anche l’assemblea permanente dei lavoratori alla Selce.
Helios: stipendi pagati ma resta lo spettro del fallimento
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- Venerdì, 24 Dicembre 2010 00:00
Il mattino di Padova - 24 dicembre 2010
«Gli stipendi sono stati pagati, ma non si può certo cantare vittoria: la situazione è critica, i 200 lavoratori della Helios trascorreranno il Natale con la preoccupazione di perdere il posto». A dirlo è Andrea Bonato della Fim-Cisl. «C’è totale incertezza - sottolinea il vicesindaco Alessandro Bolis - Ci si chiede quando tornerà a produrre. Leopoldo Franceschini, titolare della Ecoware di Padova, del gruppo Kerself, ha pagato gli stipendi di novembre ai lavoratori della Helios. All’appello mancherebbe la tredicesima». Il prefetto di Padova, lunedì mattina, aveva chiesto garanzie precise ai vertici dell’azienda di Carmignano, leader del fotovoltaico. C’è attesa anche per la risposta delle banche al piano industriale e finanziario per uscire dalla crisi. Nell’ultimo Consiglio di amministrazione era emersa la disponibilità di un investimento “russo” di 50 milioni di euro, attraverso Avelar Ltd, ma sull’azienda incombe la spada di Damocle del lodo Ldk: il colosso cinese pretende 31 milioni di dollari da Helios; anche su questo fronte, i nuovi vertici della Kerself sono convinti di poterla spuntare. Toccherà alle banche stabilire se l’uscita dalla crisi sia una chimera o una possibilità concreta.
Morti amianto: Marina militare sollevata dalle responsabilità
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- Mercoledì, 22 Dicembre 2010 00:00
«Esprimo profondo sdegno per un atto che vanifica il puntuale lavoro dei magistrati e impedisce di giungere alla verità sui lavoratori della Marina militare morti di mesotelioma». Così, in una nota, il deputato del Partito democratico Alessandro Naccarato commenta la notizia dell'entrata in vigore della norma - inserita nel Collegato Lavoro alla Legge di Stabilità - che solleva i vertici della Marina militare da ogni responsabilità riguardo alle persone impiegate sul Naviglio di Stato decedute in servizio a causa della prolungata esposizione all'amianto. «Un provvedimento la cui gravità viene acuita dal fatto che le famiglie delle vittime rischiano di non riuscire a ottenere il risarcimento dei danni» tiene a precisare Naccarato che ricorda, in particolare, come questa norma «metta in pericolo lo svolgimento del processo in corso al Tribunale di Padova - tra i primi uffici a interessarsi delle morti per amianto in Italia - con il rischio che venga così negata la giustizia per i morti».
Alessandro Naccarato
Il Paese volti pagina
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- Martedì, 14 Dicembre 2010 17:27
Oggi la mozione di sfiducia al Governo presentata dall’opposizione non è passata. Se al Senato il risultato di 162 voti a favore e di 135 contrari è apparso scontato, non così alla Camera, dove l’atto è stata respinto per soli tre voti (314 contro 311). Si tratta di un risultato che non rafforza il Governo. Anzi: il voto di oggi ha ratificato che questo esecutivo è privo della maggioranza. Il suo fallimento è sotto gli occhi di tutti: la fiducia è stata ottenuta in extremis solo grazie alla compravendita del consenso a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni. In particolare appare preoccupante - e deve far riflettere - il pessimo esempio di serietà politica ed etica fornito da alcuni deputati. La mozione di sfiducia al Governo non è stata approvata solo grazie al “cambio di casacca” di due parlamentari dell’Italia dei valori passati con il centrodestra e a due onorevoli di Futuro e libertà, che avevano sostenuto Fini ma che hanno cambiato idea all’ultimo momento. In ogni caso la battaglia per far dimettere il Governo Berlusconi non si ferma. Perché è inadeguato a risolvere le gravi problematiche del Paese e perché l’Italia ha, davvero, bisogno di voltare pagina.
Alessandro Naccarato
E' finita una stagione politica
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- Martedì, 14 Dicembre 2010 11:18
Il mattino di Padova - 14 dicembre 2010
Nel Pd è iniziato il processo al leader che ha candidato Massimo Calearo capolista alle politiche del 2008. Ma il colpevole non si trova. Le liste sono state decise a Roma, quando Veltroni era l’autentico deus ex machina del Pd, ora è uscito di scena ma non è disposto a recitare il mea culpa. E così ai due parlamentari Alessandro Naccarato e Margherita Miotto non resta che ripercorrere le tappe della giornata del voto in aula con l’ultimo tentativo effettuato da Franceschini per convincere Calearo a votare con l’opposizione. Missione fallita. Naccarato era stato molto cauto fin dai primi giorni della presentazione della mozione di sfiducia a Berlusconi, depositata alla Camera un mese fa. E aveva ragione. Profondo conoscitore delle dinamiche parlamentari, il deputato Pd non ha scommesso nemmeno un caffè sulla caduta di Berlusconi e dice: «Con tre voti di maggioranza non si governa un Paese, il premier si deve rassegnare, la sua stagione è finita. Ne prenda atto, l’Italia vuole cambiare pagina in fretta»
Se ne vada il governo del malaffare
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- Sabato, 11 Dicembre 2010 14:58
Il mattino di Padova - 11 dicembre 2010
Il 14 dicembre il governo Berlusconi sarà sottoposto al voto di fiducia di Camera e Senato. Si tratta di un passaggio fondamentale della legislatura, perché l’approvazione delle mozioni può aprire una fase politica di cambiamento. I motivi per cui questo governo deve essere sfiduciato sono evidenti. In due anni e mezzo l’esecutivo di Pdl e Lega non è riuscito ad affrontare gli effetti della crisi economica che rischia di affossare l’Italia. I principali Stati dell’Unione europea hanno varato manovre rigorose riducendo la spesa pubblica improduttiva e investendo in formazione e ricerca per rilanciare la politica industriale e i settori strategici. Al contrario, il governo italiano ha effettuato solo tagli lineari che hanno colpito, in particolare, l’istruzione e la ricerca e indebolito il sistema pubblico.
Alessandro Naccarato
Sindaci-sceriffi stoppati dal Pd
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- Venerdì, 03 Dicembre 2010 11:34
Mattino di Padova 3 dicembre 2010
Decreto sicurezza e «sindaci sceriffo»: il Partito democratico ha stoppato, a Montecitorio, il tentativo di Lega e Pdl di «scardinare» l’assetto della sicurezza pubblica definito dalla Costituzione. A bloccare l’intesa raggiunta tra il ministro Maroni e persino l’Anci è stato l’emendamento soppressivo dell’articolo 8 del decreto legge 187/2010, presentato dal deputato padovano Alessandro Naccarato. Dopo una lunga interruzione dei lavori, la commissione Affari costituzionali ha riformulato l’atto, approvato ieri dall’aula.
Sei motivi per dire no alla riforma Gelmini
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- Venerdì, 03 Dicembre 2010 11:13
Mattino di Padova 1 dicembre 2010
Ieri sera la Camera ha approvato con 307 voti favorevoli, 252 voti contrari e 7 astensioni il ddl Gelmini che nei prossimi giorni passerà al vaglio del Senato. In aula i deputati del Partito democratico hanno votato contro l’atto della maggioranza, confermando l’opposizione tanto al merito quanto all’impianto della riforma sull’Università. Il voto contrario al ddl del governo Berlusconi è, in buona sostanza, sintetizzabile in sei punti.