In Parlamento
INTERROGAZIONE SUL DECRETO STADI
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- Giovedì, 10 Marzo 2016 22:09
Si è tenuta in Commissione Affari Costituzionali l'interrogazione del deputato padovano Alessandro Naccarato sui tempi di applicazione del Decreto legge 119/2014. In particolare il quesito si concentra sull'emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che consente di destinare quota degli introiti degli eventi sportivi per finanziare i costi sostenuti per il mantenimento della sicurezza e dell'ordine pubblico.
LA CAMERA APPROVA LA RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE
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- Giovedì, 10 Marzo 2016 22:06
L'assemblea della Camera ha approvato oggi il disegno di legge delega al Governo che contiene disposizioni per l'efficienza del processo civile. Si tratta di un provvedimento importante e atteso per la giustizia italiana sul quale è intervenuta in modo rilevante la Commissione Giustizia, ampliando la delega all'Esecutivo. Il testo consente di rivedere organicamente il processo civile secondo parametri di maggiore efficienza e specializzazione e si muove lungo le seguenti linee direttrici:
- specializzazione dell'offerta di giustizia, attraverso l'ampliamento delle competenze del tribunale delle imprese e l'istituzione del tribunale della famiglia e della persona (con contestuale soppressione del tribunale per i minorenni);
- accelerazione dei tempi del processo civile, attraverso l'estensione del rito sommario di cognizione in primo grado, la riforma del procedimento per dichiarare l'inammissibilità dell'appello, l'affermazione in ogni fase del principio di sinteticità degli atti;
- adeguamento delle norme processuali al processo civile telematico
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L'OMICIDIO STRADALE E' UN REATO RICONOSCIUTO PER LEGGE
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- Mercoledì, 02 Marzo 2016 22:13
Il Parlamento ha approvato in via definitiva il 2 marzo 2016 il reato di omicidio stradale inserendo nel codice penale il delitto all'articolo 589-bis, attraverso il quale è punito, a titolo di colpa, con la reclusione (di diversa entità in ragione del grado della colpa stessa) il conducente di veicoli a motore la cui condotta imprudente costituisca causa dell'evento mortale. In particolare:
- è confermata la fattispecie generica di omicidio colposo commesso con violazione delle norme sulla circolazione stradale (la pena rimane la reclusione da 2 a 7 anni);
- è punito con la reclusione da 8 a 12 anni l'omicidio stradale colposo commesso da conducenti un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica grave (tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro) o di alterazione psico-fisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope; se si tratta di conducenti professionali, per l'applicazione della stessa pena è sufficiente essere in stato di ebbrezza alcolica media (tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro);
- è invece punito con la pena della reclusione da 5 a 10 anni l'omicidio stradale colposo commesso da conducenti di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica media, autori di specifici comportamenti connotati da imprudenza: superamento di limiti di velocità, attraversamento di incroci con semaforo rosso; circolazione contromano; inversione di marcia in prossimità o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi; sorpassi azzardati.
La pena è diminuita fino alla metà quando l'omicidio stradale, pur cagionato dalle suddette condotte imprudenti, non sia esclusiva conseguenza dell'azione (o omissione) del colpevole.
La pena è invece aumentata se l'autore del reato non ha conseguito la patente (o ha la patente sospesa o revocata) o non ha assicurato il proprio veicolo a motore.
E' poi previsto un aumento della pena nel caso in cui il conducente provochi la morte di più persone ovvero la morte di una o più persone e le lesioni di una o più persone. Anche qui si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo; il limite massimo di pena viene però stabilito in 18 anni (il limite massimo attuale è di 15 anni).
E' stabilita, infine, una specifica circostanza aggravante nel caso in cui il conducente, responsabile di un omicidio stradale colposo, si sia dato alla fuga. In tale ipotesi, la pena è aumentata da 1/3 a 2/3 e non può, comunque, essere inferiore a 5 anni.
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Dossier di approfondimento Gruppo PD
RIFORMA STRUTTURALE DELL’INSOLVENZA
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- Giovedì, 25 Febbraio 2016 22:17
Il Consiglio dei Ministri, dell’11 febbraio 2016, su proposta del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, ha approvato un disegno di legge delega al governo per la riforma organica delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza. La delega si inserisce nel solco del processo di riforma inaugurato con il D.L. n. 83 del 2015 (convertito dalla Legge n. 132 del 6 agosto 2015), adottato per sostenere, in via d’urgenza, le attività delle imprese in crisi agevolando il loro accesso al credito. Il provvedimento muove dalla considerazione del fatto che un’azienda con problemi rischia di trascinare con sé altre imprese (fornitori di beni e servizi e intermediari finanziari), continuando a contrarre obbligazioni che non potrà soddisfare. Affrontare tempestivamente i casi di crisi aziendale consente di limitare le perdite del tessuto economico, sia nella dimensione strettamente imprenditoriale sia sul piano finanziario, o di risanare l’azienda, con benefici sul piano occupazione e più in generale tutelando il tessuto economico contiguo. Attraverso questo disegno di legge delega la prospettiva riformatrice si evolve: si lascia la strada dell’intervento puntuale e urgente per delineare un disegno organico di riforma del diritto dell’insolvenza.
IL CONFLITTO D'INTERESSI
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- Martedì, 23 Febbraio 2016 22:42
Questo provvedimento, approvato in prima lettura alla Camera dei deputati, interviene a disciplinare la risoluzione dei conflitti di interesse dei titolari di cariche di governo nazionale e i titolari di cariche di governo regionale, sostituento la vigente normativa. DOSSIER
LA CAMERA APPROVA LA LEGGE SULL'EQUILIBRIO DI GENERE
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- Giovedì, 11 Febbraio 2016 22:29
La Camera ha approvato in via definitiva una proposta di legge, già approvata dal Senato, che prevede che le regioni, nel disciplinare con legge il proprio sistema elettorale, promuovano il principio delle pari opportunità tra donne e uomini. Il provvedimento prevede tre ipotesi:
- Liste con preferenze: qualora la legge elettorale regionale preveda l'espressione di preferenze, sono previsti due meccanismi per promuovere la rappresentanza di genere: a) quota di lista del 40 per cento (in ciascuna lista i candidati di uno stesso sesso non devono eccedere il 60 per cento del totale); b) preferenza di genere (deve essere assicurata l'espressione di almeno due preferenze, di cui una riservata a un candidato di sesso diverso. In caso contrario, le preferenze successive alla prima sono annullate).
- Liste ‘bloccate': nel caso in cui la legge elettorale regionale preveda le liste senza espressione di preferenze, deve essere prevista l'alternanza tra candidati di sesso diverso, in modo tale che i candidati di un sesso non eccedano il 60 per cento del totale.
- Collegi uninominali: nel caso in cui il sistema elettorale regionale preveda collegi uninominali, nell'ambito delle candidature presentate con il medesimo simbolo i candidati di un sesso non devono eccedere il 60 per cento del totale.
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