LAVORO: IL PD INCONTRA GLI OPERAI DEL PRESIDIO CEMENTI ZILLO A ESTE
MATTINO DI PADOVA 23 MARZO 2013
Visita d’eccezione, ieri pomeriggio, al presidio permanente dei lavoratori della Cementizillo di Este. Sotto le mura del castello sono arrivati gli onorevoli Alessandro Naccarato e Giulia Narduolo (Pd), assieme al collega Alessandro Zan (Sel), al consigliere regionale Mauro Bortoli e ai rappresentanti provinciali democratici Fabio Rocco e Gianluca Gaudenzio. «Portiamo la nostra solidarietà» spiega Naccarato, che ha testimoniato anche la vicinanza della deputata Margherita Miotto «e il nostro sostegno ad un gruppo di lavoratori che sta vivendo una grave situazione di crisi. Siamo venuti a confermare anche il nostro impegno nel cercare una soluzione a questa situazione, che peraltro non interessa solamente i lavoratori di Este ma l’intero comparto cementifero locale». Il presidio permanente dei lavoratori della Cementizillo dura ormai da una settimana, ed è stato contornato anche da forti manifestazioni di protesta: dal rallentamento dei camion in via Negri, lungo la strada “Riviera”, fino al corteo di giovedì sulla “10”. Le iniziative di dissenso degli operai di Zillo continueranno almeno fino al 18 aprile, con la speranza che entro quella data il dialogo tra azienda e sindacati porti ad un accordo capace di garantire l’accesso agli ammortizzatori sociali e garanzie per il futuro dell’azienda.
POLITICA ECONOMICA EUROPEA: IL GOVERNO INFORMA RELAZIONE DEL GOVERNO DEL 25 MARZO 2013
Lo scorso 25 Marzo si è tenuta in Senato, su richiesta dei Presidenti delle Camere, Grasso e Boldrini, l'informativa del Governo sui risultati del Consiglio Europeo del 14 e 15 Marzo. Tema centrale la politica economica degli Stati membri e il rapporto tra disciplina di bilancio e crescita. Il testo è utile per comprendere anche la difficile situazione di Cipro e i prossimi interventi dell'Unione.
Scarica qui il testo integrale dell'informativa (PDF)
TAV: BASTA CON LE POLEMICHE. ORA BISOGNA REALIZZARE L'OPERA
La linea ferroviaria Torino Lione - corridoio est-ovest della “Rete ferroviaria trans-europea” è una componente essenziale del progetto europeo che ha come obiettivo la realizzazione di grandi direttrici ferroviarie che attraversano gli Stati Membri dell’Unione. La tratta costituisce un investimento strategico per il futuro del nostro Paese in termini di maggiore competitività, di abbattimento delle distanze, di prospettive di sviluppo.
I documenti ufficiali che alleghiamo qui di seguito aiutano a comprendere il processo decisionale, i soggetti coinvolti, i motivi della decisione e le ragioni che hanno guidato la scelta: crediamo si tratti di materiale utile per informarsi adeguatamente senza cedere alle suggestioni alimentate da personaggi in cerca di visibilità a buon mercato.
La prima decisione Europea che delinea la Rete ferroviaria Trans-europea risale al luglio 1996 e comprende la tratta tratta in questione tra le grandi direttrici ferroviarie che attraversano l'Unione. In seguito sono intervenuti l'Accordo Italia Francia del 2001, la Decisione del Parlamento Europeo del 2004, l'Accordo di Praticatinat del giugno 2008, la progettazione e le opere preparatorie finanziate con decisione dell'Unione nel 2008, la Delibera del CIPE del 2011, il nuovo Accordo Italia Francia del 2012 frutto del negoziato internazionale e il progetto definitivo del gennaio 2013.
Nel processo decisionale sono stati coinvolti, oltre all'Unione Europea e ai Governi italiano e francese, tutti livelli istituzionali interni, che, su mandato del Governo Italiano, hanno preso parte ai lavori di un organismo detto Osservatorio sulla Nuova linea Torino Lione. Tale Osservatorio ha tenuto 183 sessioni di lavoro settimanale con oltre 300 audizioni e 10 gruppi di lavoro su aspetti specifici con ulteriori 30 sessioni di confronto. In questa fase sono state coinvolte oltre 50 Amministrazioni locali, la Provincia di Torino, la Regone Piemonte, le Ferrovie dello Stato, l'Arpa regionale e i Ministeri competenti.
La ragione fondamentale dell'opera sta nella centralità del corridoio Ovest per gli scambi internazionali. Oggi la linea esistente è sfruttata solo per il 7% delle sue potenzialità poichè il tracciato è difficile e le infrastrutture non consentono il trasporto dei container. Occorre considerare che l'area interessata (Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Rhone Alpes e Paca) comprende 17 milioni di abitanti, 1,5 milioni di imprese, un interscambio di circa 10 miliardi di euro e un Pil di 500 miliardi di euro l’anno. Ciò dà la dimensione della reale utilità che una linea efficiente porterebbe alla zona e all'Italia.
Con la nuova linea si dimezzano i tempi di percorrenza per i passeggeri e si raddoppia la capacità nel trasporto merci con costi di esercizio quasi dimezzati. Questo risultato è consentito dalla trasformazione della linea che diminuisce la pendenza dal 33% al 12,5% e del tunnel che consentirà il passaggio dei container. Così la linea diventa una linea di pianura e la vecchia tratta potrà essere lasciata nella disponibilità del territorio per potenziare il trasporto pubblico locale. La Tav consente di ridurre sensibilmente il trasporto su gomma togliendo dalle strade circa 600.000 camion all'anno abbattendo il tasso di inquinamento e migliorando sensibilmente la qualità dell'aria.
L'analisi costi benefici generati dal progetto evidenzia che i benefici netti sono in grado di compensare ampiamente i costi di investimento e di gestione, naturalmente comportando benefici diffusi per la crescita del nostro Paese in termini di competitività e prospettive di sviluppo. Inoltre l'opera genererà 2.000 posti di lavoro direttamente impiegati nel cantiere in Italia e 4.000 occupati indiretti. La nuova linea creerà inoltre 500 posti di lavoro per la gestione della tratta in Italia. Ci sarà un abbattimento delle emissioni di gas serra pari all'emissione di una città di 300.000 persone e grazie al nuovo percorso sotanto il 12% degli 81 chilometri sarà in superficie per lo più interessando suolo già compromesso.
L’intero progetto interessa complessivamente 112 comuni tra Lione e Torino. Tutti gli 87 comuni francesi e la stragrande maggioranza di quelli italiani non si sono opposti all’opera. I comuni italiani contrari sono circa una dozzina ma, se si considerano quelli direttamente interessati dalla realizzazione di tratte in superficie e/o cantieri, sono solo due le amministrazioni esplicitamente contrarie (Chiusa San Michele e Sant’Ambrogio di Torino – 6.500 abitanti).
Il 2013 è l'anno decisivo per la nuova linea Torino-Lione e le polemiche a cui assistiamo rischiano di far saltare la programmazione di quest'opera fondamentale per il nostro Paese. Come dimostrato si discute di questa infrastruttura da 12 anni e sono stati compiuti tutti gli sforzi per adeguarla alle necessità delle comunità interessate modificando il tracciato e il progetto. Oggi è impossibile trovare nelle posizioni di chi si oppone alla nuova linea ragioni obbiettive che possano far ripensare a qualche aspetto dell'opera: rimettere in discussione la linea oggi significa non avrere intenzione di dotare il nostro Paese di uno strumento indispensabile alla competittività e allo sviluppo. Per questo le manifestazioni della settimana scorsa in Val di Susa contro la realizzazione della Tav producono soltanto due effetti: dare visibilità ai partecipanti e rallentare l'opera. Come si è cercato qui di evidenziare in sintesi, gli argomenti contrari alla Tav sono stati superati nel corso del tempo grazie a un paziente lavoro di ascolto e confronto tra i diversi livelli locali e le popolazioni interessate, tant'è che oggi i contrari restano una ridotta minoranza che, in diverse occasioni, pur di apparire, ricorre alla a manifestazioni violente. Il Governo deve proseguire con determinazione dando avvio ai cantieri e facendo tutto quanto in suo potere per far procedere velocemente i lavori.
- Accordo Italia-Francia 2001
- Decisione N.884 Aprile 2004
- Delibera CIPE Agosto 2011
- Presentazione del progetto (analisi costi e benefici)
- Risposte alle domande delle Comunità montane Val di Susa e Val Sangone
- Domande e Risposte sulla TAV
- Relazione Governo 2 Marzo 2012
- Intevista Commissario straordinario del Governo 4 Marzo 2012
- Intervista Sottosegretario Catricalà 6 Marzo 2012
- Comunicato per Ulimazione progetto linea Torino-Lione 31 Gennaio 2013
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