NACCARATO: «LA PATREVE ORA PUÒ DECOLLARE»
MATTINO DI PADOVA 20 DICEMBRE 2013
La grande scommessa si chiama Patreve, l’area che unisce Venezia, Padova e Treviso, un reticolo di città diffuse, università e centri di ricerca, ospedali di altissima qualità, aziende, musei e tesori d’arte che il mondo ci invidia. Sul versante Ovest, Verona vuole giocare la stessa carta con una città metropolitana tra la provincia scaligera, Vicenza e Rovigo. Quanto ci vorrà per passare dalle parole ai fatti? Alessandro Naccarato, deputato Pd della I commissione Affari costituzionali, spiega le tappe. Le procedure. «Sono previsti due procedimenti distinti per l’adesione e l’uscita. La prassi ordinaria è nel rispetto dell’articolo 133 della Costituzione che consente ai comuni di uscire dalla loro provincia e chiedere l’annessione alla provincia vicina: Padova e Treviso se vogliono dare vita alla Patreve debbono convocare i rispettivi consigli comunali ed adottare le delibere conseguenti. Poi serve il parere della Regione e nel caso in cui Zaia dovesse puntare i piedi, come è avvenuto fino ad ora, la decisione finale spetta al consiglio dei ministri che ha potere deliberante sulle modifiche territoriali di province e città metropolitane.
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ABOLIZIONE DELLE PROVINCE: DOMANI IL VOTO ALLA CAMERA
La Camera dei Deputati voterà domani sul disegno di legge “disposizioni sulle Citta' metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”. Si tratta di un provvedimento molto atteso che detta un'ampia riforma in materia di enti locali per il quale forniamo di seguito due documenti di approfondimento.
per saperne di più scarica i seguenti documenti
Sintesi del provvediemnto all'esame della Camera
Scheda di approfondimento a cura del Servizio studi della Camera
LA CAMERA VOTA LA LEGGE DI STABILITA'
Oggi al voto alla Camera dei Deputati la Legge di Stabilità che contiene importanti provvedimenti sugli obiettivi di bilancio per il 2014 e su materie come lavoro, fisco, ambiente e territorio, difesa, infrastrutture e istruzione. Inoltre sono previste disposizioni sulla finanza territoriale e sulle politiche di coesione, sul sistema produttivo, imprese, agricoltura, trasporto e misure sociali e previdenziali. Infine sono state introdotte norme per finanziare con 40 milioni di euro gli Atenei meritevoli.
Per saperne di più leggi i seguenti documenti
Articolo Il Sole 24 Ore 18-12-2013 (clicca qui per il PDF)
Sintesi del contenuto del provvedimento (Servizio Studi Camera dei Deputati)
FALLIMENTO ATTIVA. IL PD CHIEDE I NOMI DEI RESPONSABILI
MATTINO DI PADOVA 15 DICEMBRE 2013
«Ora vengano individuati i responsabili del fallimento di Attiva che ha causato danni ingenti al Conselvano». Lo chiedono il parlamentare del Pd Alessandro Naccarato e il consigliere provinciale Boris Sartori. «Ora questo vero e proprio carrozzone verrà chiuso» aggiungono «e sarà fermata l'emorragia di denaro pubblico che abbiamo denunciato in questi anni. Questa operazione doveva essere portata a termine prima, perché almeno si sarebbero risparmiati gli aumenti di capitali da parte dei soci pubblici. La crisi era già evidente nel 2007. Il tentativo di salvare la società già decotta con l'ingresso di capitali privati delle banche e pubblici di Veneto sviluppo e Provincia si è rivelato un errore drammatico, uno spreco».
Per saperne di più leggi l'articolo de Il Mattino di Padova 14-12-2013
INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELL’INTERNO: ACQUAMARINA, TRUFFA A CITTADINI IGNARI
MATTINO DI PADOVA 13 DICEMBRE 2013
La questione Acquamarina Srl provoca un'ulteriore interrogazione. Dopo quella presentata al Senato dal leghista Massimo Bitonci, ieri è arrivata la comunicazione dell'interrogazione che l’onorevole Alessandro Naccarato, del Pd, ha rivolto al ministro dell’Interno. Naccarato chiede delucidazioni sulla presunta truffa che la ditta Acquamarina Srl avrebbe compiuto nei confronti di alcuni cittadini che hanno acquistato dalla società delle abitazioni situate nel lotto di via Roveri e via Podrecca, nella frazione di Giarre. La ditta, dichiarata fallita lo scorso 18 luglio, avrebbe ceduto le case senza depositare nemmeno gli accordi preliminari e avrebbe stipulato più contratti sullo stesso immobile, lasciando le famiglie senza diritti sulle abitazioni che sono state completate al 50-80-90%. «Esprimo preoccupazione», dice Naccarato, « per la situazione generatasi dal fallimento che si configura come una truffa ai danni di cittadini ignari che hanno anticipato somme consistenti investendo su un bene primario come l'abitazione per la propria famiglia».
Per saperne di più leggi l'interrogazione al Ministro dell'Interno (clicca qui per il PDF)
A tutti voi i miei migliori auguri di
BUONE FESTE
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