PERCHÉ LA REGIONE NON HA REALIZZATO LE OPERE PER EVITARE UNA NUOVA ALLUVIONE?
Con le precipitazioni di questi giorni siamo tornati al novembre 2010: interi comuni evacuati, campagne sommerse, colture distrutte, attività interrotte e pesantemente danneggiate, abitazioni invase dall'acqua e dal fango. L'unica differenza è che in questo caso era tutto previsto e la Regione non ha fatto ciò che doveva fare per evitare questo disastro. Con l'alluvione il territorio delle province di Padova, di Vicenza e di grossa parte del Veneto ha subito enormi danni e purtroppo ancora una volta le pagine dei quotidiani sono ancora cariche delle lamentele del Presidente Zaia. Il Veneto non merita questa offesa e i cittadini non devono essere ingannati: occorre dire le cose come stanno. Nel 2011 sono arrivati in Veneto 320 milioni di euro sufficienti a coprire gli indennizzi per i danni e a finanziare le opere di messa in sicurezza del sistema delle acque. In più proprio Zaia ha potuto esercitare i poteri di commissario straordinario per far fronte all'emergenza dell'alluvione. In particolare, come segnalato nell'interrogazione al Presidente del Consiglio del 21 novembre 2012, oltre alle opere di manutenzione delle sponde dei fiumi, sono stati giudicati indispensabili tre bacini di laminazione: «un'opera di invaso sul torrente Timonchio», nel comune di Caldogno (Vicenza), al «Costo stimato e finanziato» pari a euro 41.500.000; «un'opera di invaso sul fiume Agno-Guà» nei comuni di Trissino e Arzignano (Vicenza), al «Costo stimato e finanziato» pari a euro 44.650.000; «un'opera d'invaso sul torrente Lastego-Muson», nei comuni di Riese Pio X e Fonte (Treviso), al «Costo stimato e finanziato» pari a 13.800.000. Ebbene, perché queste opere che lo stesso commissario straordinario ha indicato come urgenti non sono state realizzate? I poteri straordinari di commissario hanno evitato i tempi di gara e quindi a Zaia non è concesso di nascondersi dietro il pretesto della burocrazia; i soldi sono arrivati puntuali e sufficienti. Ad aggravare questo scenario sta il fatto che nel settembre 2011 la Regione annunciava in pompa magna con la pubblicazione «Veneto, la Grande Alluvione» l'elenco de «Le prime grandi opere avviate» (si ricorda che tale pubblicazione è stata «voluta e realizzata dalla struttura del commissario straordinario per il superamento dell'alluvione, allo scopo di ricordare gli effetti della catastrofe dell'autunno 2010 e per raccontare come istituzioni, cittadini e imprese hanno operato per uscire dall'emergenza e per fornire al Veneto un Piano per le grandi opere»). La verità è che la Regione non ha fatto quello che avrebbe potuto e dovuto fare e, oggi, a pagare l'incapacità di Zaia sono i Veneti. Dopo 3 anni sarebbe utile verificare come sono stati spesi i fondi giunti dal Governo per far fronte all'alluvione del 2010 e il perché di questi clamorosi ritardi nell'esecuzione dei bacini di laminazione che avrebbero potuto mettere al sicuro il nostro territorio. Purtroppo già nel 2012 abbiamo avvertito del pericolo che stavamo correndo e gli esperti confermano che le nostre province saranno sempre più esposte a questi fenomeni: in più oggi dobbiamo fare i conti con la possibilità che le abbondanti nevicate in montagna facciano arrivare in pianura ingenti quantità d'acqua. E' giunto il momento di smetterla coi ritardi e le bugie. E' ora di fare le opere promesse e finanziate senza scaricare le responsabilità altrove come piace fare a Zaia.
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Interrogazione al Presidente del Consiglio (21-11-2012)
PRIMARIE DI PADOVA: IVO ROSSI E' IL CANDIDATO SINDACO
Domenica 2 febbraio i padovani hanno scelto Ivo Rossi come candidato sindaco del Centrosinistra per le prossime elezioni amministrative di maggio. Oggi abbiamo di fronte questo appuntamento al quale dedicare tutte le nostre energie per continuare a governare la città. Le Primarie sono state il primo passo di una marcia lunga e complessa. Vincere le elezioni amministrative deve essere l'obbiettivo di tutta la coalizione e il PD intende dedicare tutto il suo impegno e la sua generosità per centrare il risultato e proseguire a rafforzare la nostra comunità.
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Tabella dei risultati
ALLA CAMERA IL DECRETO CARCERI
La Camera dei Deputati sta analizzando il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 146/2013, diretto ad affrontare la questione del sovraffollamento carcerario e a garantire il pieno esercizio dei diritti fondamentali dei soggetti reclusi. Il provvedimento è finalizzato anche a dar seguito alla recente giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo. Di fronte al carattere strutturale e sistemico del sovraffollamento carcerario in Italia la Corte ha stabilito che lo Stato italiano deve provvedere a trovare una soluzione entro un anno dallo scorso 8 gennaio 2013.
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PENSIONI D'ORO
La Commissione Lavoro della Camera ha esaminato alcune proposte di legge sulle cosiddette “Pensioni d’oro”. Sull'argomento i Deputati PD hanno fatto presente diverse perplessità legate all'adozione del testo base sul quale iniziare il lavoro. Il provvedimento infatti si concentra su una platea sbagliata con un chiaro intento di natura propagandistica. Al contrario il PD, con la volontà di costruire soluzioni utili, intende proporre una delega al Governo per costruire un testo arricchito dalle proposte in allegato.
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AGENDA
GIOVEDI' 6 FEBBRAIO ORE 21 CIRCOLO PD ARCELLA - PADOVA
VENERDI' 7 FEBBRAIO ORE 21 CIRCOLO PD SAONARA
SABATO 8 FEBBRAIO ORE 16 DIREZIONE CITTADINA PD
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