LA REGIONE PROTESTI MENO. HA GLI STRUMENTI PER FARE
CORRIERE DEL VENETO 9 FEBBRAIO 2014
Con le precipitazioni di questi giorni siamo tornati al novembre 2010: interi comuni evacuati, campagne sommerse, colture distrutte, attività interrotte e pesantemente danneggiate, abitazioni invase dall'acqua e dal fango. L'unica differenza è che in questo caso era tutto previsto e la Regione non ha fatto ciò che doveva fare per evitare questo disastro. Con l'alluvione il territorio delle province di Padova, di Vicenza e di grossa parte del Veneto ha subito enormi danni e purtroppo ancora una volta le pagine dei quotidiani sono ancora cariche delle lamentele del Presidente Zaia. Il Veneto non merita questa offesa e i cittadini non devono essere ingannati: occorre dire le cose come stanno. Nel 2011 sono arrivati in Veneto 320 milioni di euro sufficienti a coprire gli indennizzi per i danni e a finanziare le opere di messa in sicurezza del sistema delle acque.
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Appello dei parlamentari veneti PD al Presidente Zaia (Mattino di Padova 8 Febbraio 2014)
SCADUTO IL PROTOCOLLO PER LA LEGALITA' CONTRO LE INFILTRAZIONI MAFIOSE NEGLI APPALTI PUBBLICI IN VENETO
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Interrogazione sul Protocollo Legalità
FOTOVOLTAICO: FINALMENTE SI FA CHIAREZZA
Sulla lunga vicenda del settore del Fotovoltaico in provincia di Padova è stata avviata un'indagine per fare chiarezza sulla situazione di Ecoware e Helios. Per troppo tempo di fronte a questo caso i soggetti coinvolti hanno preferito ignorare la verità. Riportiamo di seguito l'articolo del Mattino di Padova del 9 febbraio scorso e le interrogazioni parlamentari che ho presentato in tempi non sospetti per far luce sulla vicenda.
FOTOVOLTAICO, MILIONI IN FATTURE FALSE MATTINO DI PADOVA 9 FEBBRAIO 2014
Centocinquanta persone accusate di reati fiscali, 110 evasori totali, sequestro di beni per 58 milioni di euro, 48 milioni di Iva evasa, 223 milioni di “nero”. Il bilancio 2013 della Guardia di finanza a Padova e provincia ha nomi e cognomi. E ci sono casi eclatanti. C’è chi per sbarcare in Borsa ha fatto carte false, chi per giustificare il materiale reperito nel mercato nero ha intestato le fatture ai morti. L’affare del fotovoltaico La ditta Ecoware di via Nona Strada e la Helios Technology di Carmignano di Brenta sono finite nel mirino degli investigatori delle Fiamme gialle. Entrambe erano aziende leader nella produzione di pannelli fotovoltaici ed entrambe fanno parte dell’universo della società Aion quotata in Borsa a Milano (ma attualmente sospesa). Il progetto era quello di emettere obbligazioni in Borsa per 120 milioni di euro ma per fare questo c’era bisogno di esibire bilanci floridi. Le prime verifiche sono state fatte a Milano ed è lì che i finanzieri hanno scoperto i bilanci fasulli. Gli accertamenti poi sono stati estesi alle due aziende padovane. È stato scoperto quindi che la Helios ha emesso 27 milioni di euro di fatture false, per far figurare dunque un volume d’affari imponente. Contestualmente ha utilizzato 18 milioni di fatture false, dunque come se avesse sostenuto costi per lo stesso importo. Gli uomini delle Fiamme gialle di Padova hanno scoperto anche 14 milioni di Iva dovuta. Alla Ecoware sono stati contestati 8 milioni di costi non deducibili e il mancato versamento di 2,5milioni di Iva. I titolari delle due ditte Pier Angelo Maselli di Correggio e il russo Igor Akmerof, sono stati denunciati per emissione e utilizzo di fatture false e dichiarazione infedele. La Finanza ha anche proposto alla Procura il sequestro di beni ai due denunciati pari alla cifra da loro evasa. Fatture intestate ai morti Poi c’è il caso della Ecosider di Rubano, azienda che opera nell’ambito del commercio dei metalli. Dopo una verifica i finanzieri del comando provinciale di Padova hanno scoperto anomalie nelle fatture dell’ultimo triennio. Si è deciso quindi di scavare a fondo e si è scoperto che gli intestatari delle cosiddette autofatture erano persone morte o persone che non avevano mai venduto nulla alla Ecosider. Secondo l’ipotesi formulata dagli investigatori della Guardia di finanza l’autofatturazione serviva per giustificare la grande mole di materiale ferroso recuperato dal mercato nero. Per tutti questi motivi sono state denunciate quattro persone, tutti parenti: Francesco Verza, Massimiliano Verza, Pietro Verza e Stefano Verza. L'accusa nei loro confronti è di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e violazione delle normative sulla privacy. Il Money Transfer Guai anche per l’agenzia di money transfer di piazza De Gasperi 4 a Padova. Sarebbero state fatte operazioni per un milione di euro senza identificare la clientela o utilizzando nominativi di persone estranee ai fatti. Denunciati due cinesi.
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Interrogazione KERSELF 17 novembre 2010
Interrogazione HELIOS 22 dicembre 2012
AGENDA
VENERDI' 14 FEBBRAIO ORE 21 ASSEMBLEA PROVINCIALE PD - PONTE SAN NICOLO'
DOMENICA 16 FEBBRAIO ORE 10 ASSEMBLEA ISCRITTI CIRCOLO PD FORCELLINI SITUAZIONE POLITICA NAZIONALE
LUNEDI' 17 FEBBRAIO ORE 18.30 FORUM SICUREZZA PD SEDE PROVINCIALE PD PADOVA
LUNEDI' 17 FEBBRAIO ORE 21.00 CAMPAGNA DI ASCOLTO PARTECIPIAMO PADOVA SEDE PROVINCIALE PD PADOVA
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