«LA POLIZIA NON SI TOCCA» SOLIDARIETÀ DA TUTTI I PARTITI DA BITONCI A SAIA, DA PIPITONE A NACCARATO: SIAMO CON GLI AGENTI GAZZETTINO 18 MARZO 2014
Poliziotti e rappresentanti di tutte le forze politiche si sono ritrovati ieri mattina di fronte alla caserma Ilardi del 2. Reparto Mobile, in via d'Acquapendente. Le diverse sigle sindacali (Siulp, Sap, Siap, Consaip, Coisp, Uil, Ugl, Silp Cigl) hanno infatti indetto un sit in di solidarietà nei confronti dei colleghi coinvolti nella vicenda di Zeno Rocca, l'attivista del centro sociale Pedro che ha presentato una denuncia in seguito al fermo che ha subito lo scorso 10 marzo in questura. Una vicenda finita anche in parlamento, con un'interrogazione ad opera dei deputati di Sel, e che aveva visto una manifestazione non autorizzata davanti alla questura il giorno dopo. «Con questo sit in - spiega Mirco Pesavento, segretario provinciale Sap - sottolineaiamo la serenità dei colleghi etichettati in malo modo, che invece hanno compiuto una trasparente operazione di polizia, come fanno ogni giorno per garantire la sicurezza pubblica. Non è più possibile avere tolleranza per questi delinquenti». Per il sindacato di polizia anche le richieste di numeri identificativi sulle divise degli agenti in servizio di ordine pubblico va respinta «senza se e senza ma: sarebbe contraria alla sicurezza degli operatori e puramente demagogica» continua Pesavento. Gli agenti hanno volantinato davanti alla caserma, raccogliendo una solidarietà trasversale da parte di molte forze politiche. Al sit in erano presenti Massimo Bitonci, candidato sindaco della Lega, Maurizio Saia (pure lui candidato sindaco), Raffaele Zanon di Fratelli d'Italia, gli assessori provinciali Enrico Pavanetto e Roberto Marcato ma anche Antonino Pipitone dell'Italia dei Valori e Alessandro Naccarato del Pd. «Dobbiamo aumentare le tutele per gli agenti - spiega Bitonci - che rischiano sanzioni e anche il posto di lavoro per far rispettare l'ordine. Chiudere il Pedro è parte del nostro programma. Non siamo contro le persone, ma contro i luoghi irregolari. Vogliamo dire stop a tutte le occupazioni, anche a quelle degli alloggi». «Invito queste persone a fare politica negli spazi e nei luoghi della democrazia - sottolinea Saia - rinunciando all'illegalità. Altrimenti da giugno a Padova non ci sarà più spazio per loro». «Le forze dell'ordine sono oggetto di una campagna strumentale di odio - nota Naccarato - La professionalità della polizia, dimostrata in diverse situazioni, va salvaguardata. I militanti del Pedro sono al centro di diversi procedimenti e in difficoltà hanno creato ad arte un caso da strumentalizzare». Roberto Marcato nota come i fatti della settimana scorsa possano distogliere le forze dell'ordine dai loro compiti primari: «È drammatico che la polizia si debba preoccupare di un signorino con maglioncino in cashmere del "caso sociale" Pedro invece che dell'anziana massacrata in casa». C'è chi prova anche a proporre un modo singolare di evitare altri contrasti: «A me era capitato un caso simile - racconta Patrizia Bolognani, del Coisp - Alcuni attivisti ci avevano oltraggiato e noi siamo tornati indietro. Alla fine ci hanno offerto il caffè. Forse mandare più spesso le donne a parlare con i ragazzi dei centri sociali potrebbe instaurare un rapporto diverso, grazie ad una diversa sensibilità». Intanto l'inchiesta procede spedita: la Procura ha acquisito il video dello scontro e stamattina è in programma la visita medico legale sulle ferite riportate da Rocca.
IL SIT-IN BIPARTISAN DELLA POLITICA «BASTA ATTACCHI ALLA POLIZIA» CORRIERE DEL VENETO 18 MARZO 2014
Raramente si è assistito a sit-in più bipartisan. Dalla destra di Enrico Pavanetto, Maurizio Saia, Raffaele Zanon al Pd di Alessandro Naccarato, passando per la Lega Nord di Massimo Bitonci, Roberto Marcato e Paola Goisis. Senza dimenticare ovviamente i lavoratori e i rappresentanti sindacali. Erano almeno 150 ieri mattina davanti alla sede del «Ventesimo» Reparto Mobile di via D'Acquapendente. Una manifestazione in solidarietà della polizia, accusata la settimana scorsa dal centro sociale «Pedro» di aver picchiato e detenuto in una cella un loro attivista, Zeno Rocca. A questa denuncia la questura ha già risposto con la sua versione dei fatti: un normale controllo degenerato, a causa della resistenza fatta dall'attivista, in una colluttazione. In procura nei giorni scorsi è arrivato il video con le riprese dello scontro avvenuto lunedì 10 in Riviera Tito Livio, un elemento che potrebbe chiarire che chiara evidenza da che parte sta la verità. Inoltre stamattina il professor Giovanni Cecchetto dell'istituto di Medicina Legale visiterà il 22enne no global su incarico del sostituto procuratore Vartan Giacomelli, titolare dell'inchiesta che vede Zeno Rocca denunciare i poliziotti. La visita, disposta per valutare la compatibilità tra un pestaggio e il referto del Pronto Soccorso (da cui Zeno Rocca era uscito con 20 giorni di prognosi, il collare vertebrale e una costola incrinata) sarà sotto forma di incidente probatorio, il che fa dell'accertamento medico-legale una prova da tener buona in un eventuale processo. L'esito, assieme a tutto il fascicolo, finirà sul tavolo del pm Federica Baccaglini che già ha aperto un'inchiesta sulla scorta della denuncia della polizia, e in cui l'antagonista originario di Pescantina è indagato per lesioni, resistenza, minacce e rifiuto di dichiarare le proprie generalità. Sarà poi la stessa dottoressa Baccaglini a condurre le due indagini in una sorta di parallelo: da una parte l'inchiesta con la polizia a fare da vittima e Rocca carnefice; dall'altra, viceversa. I politici presenti si sono schierati tutti dalla parte della polizia. In testa due candidati sindaco come Bitonci e Saia. «La prima cosa che farò se sarò eletto sindaco sarà chiudere il Pedro, noi siamo da sempre al fianco delle forze dell'ordine», ha detto il leghista. «Quando verrà visionato il filmato in molti dovranno chiedere scusa, purtroppo i centri sociali non vogliono fare politica, la loro è solo delinquenza illegale», ha aggiunto invece Saia. Quindi anche Naccarato (Pd): «Qui in città il comportamento delle forze dell'ordine è sempre stato ineccepibile, sono certo che anche in questo caso sarà dimostrato che hanno agito per il meglio». Ieri davanti alla sede del Reparto Mobile erano in molti, tra agenti e politici, pronti a giurare sul corretto comportamento degli agenti. Qualcuno ha anche detto di aver già visto le registrazioni delle telecamere della video sorveglianza, riuscendo così ad avere anche la dimostrazione visiva che gli agenti avevano agito correttamente.
LA CAMERA AFFRONTA IL DECRETO EMERSIONE E RIENTRO DEI CAPITALI: SOSPESI I TRIBUTI PER I TERRITORI ALLUVIONATI
Oggi l'Assemblea della Camera dei Deputati ha approvato la conversione in legge del decreto 28 gennaio 2014, n. 4, che contiene disposizioni urgenti in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all'estero, nonché altre disposizioni urgenti in materia tributaria. Tra queste ultime sono particolarmente rilevanti le norme contenute nell'articolo 3 che sospendono i termini dei versamenti e degli adempimenti tributari e contributivi per i territori alluvionati. Questa importante previsione, attesa da molti nel Veneto a seguito dell'ultima alluvione, è stata introdotta nel testo proprio nel corso dell'esame in sede referente grazie all'impegno dei Deputati del Partito Democratico.
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Testo del disegno di legge di conversione Dossier di approfondimento
PROROGA DEGLI AUTOMATISMI STIPENDIALI DEL PERSONALE DELLA SCUOLA
La Camera dei Deputati ha convertito in Legge in via definitiva il decreto-legge 23 gennaio 2014, n. 3, che contiene disposizioni temporanee e urgenti in materia di proroga degli automatismi stipendiali del personale della scuola. Si tratta di un provvedimento molto importante per il personale docente e tecnico amministrativo che tutela le posizioni retributive di molti lavoratori prevedendo, in particolare, che il personale non sia chiamato a restituire gli scatti percepiti nel corso dell’anno 2013.
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Testo della Legge Dossier di approfondimento
COMMISSIONE D'INCHIESTA SUL CASO MORO
A 36 anni dal 16 marzo 1978, data del rapimento di Aldo Moro e dell’omicidio dei cinque uomini della sua scorta in via Fani a Roma, la Camera dei Deputati ha approvato l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte del Presidente della Democrazia Cristiana. Ora il provvedimento passa al Senato.
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Istituzione della Commissione Dossier di approfondimento Pubblicazione del Gruppo PD
TUTELARE LA POLIZIA POSTALE IN VENETO
INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELL'INTERNO
Al Ministro dell’Interno; Per sapere - premesso che: - il Dipartimento della Pubblica Sicurezza sta ultimando uno studio per la revisione dei presidi e degli uffici della Polizia di Stato su tutto il territorio nazionale resa necessaria dalla diminuzione di personale, sceso dai 103 mila del 2003 ai circa 94 mila del 2013; - secondo le prime anticipazioni dello studio citato, la Polizia di Stato andrebbe incontro ad una razionalizzazione dei presidi delle quattro specialità Stradale, Ferroviaria, Postale e Frontiera; - tra queste, la Polizia Postale appare come la specialità maggiormente a rischio in quanto il Dipartimento avrebbe comunicato di voler mantenere gli uffici che se ne occupano solamente nelle città sedi di Corti d’Appello; - per quanto riguarda il Veneto, il distretto della Corte di Appello di Venezia comprende il territorio dei circondari dei Tribunali Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza; - ne consegue che solamente a Venezia rimarrebbe attiva una sede del Compartimento della Polizia Postale a cui sarebbe necessario affidare il controllo di tutto il Veneto; - le sei Sezioni situate nei capoluoghi delle altre province venete, quindi, verrebbero soppresse, in completa controtendenza con l'aumento dei reati di natura informatica e una crescente domanda di informazione qualificata e affidabile che solo soggetti istituzionali possono offrire; - in queste sei sezioni uffici prestano servizio 64 agenti: 11 a Belluno, 13 a Padova, 5 a Rovigo, 11 a Treviso, 15 a Verona e 9 a Vicenza; - nel solo 2013 le sei Sezioni provinciali della Polizia Postale hanno ricevuto poco più di circa 3.100 denunce da parte di cittadini, trattato poco meno di 6.000 fascicoli e deferito all'autorità giudiziaria circa 360 persone, hanno portato le proprie competenze tecnologiche e investigative in circa 250 incontri nelle scuole a cui hanno partecipato mediamente un centinaio di studenti per ciascun incontro; - Quest'ultima attività, peraltro ampiamente pubblicizzata dal Ministero dell’Interno tramite i mass-media e i social network, è stata molto apprezzata dai soggetti che ne hanno usufruito, al punto tale che si è registrato un aumento notevole delle richieste di intervento nelle scuole per il corrente anno scolastico, tanto che il personale vi prende parte anche attraverso modalità di impiego in straordinario programmato su progetti predisposti dal Compartimento di Venezia; - nello stesso anno si calcolano circa 26.000 chiamate telefoniche agli uffici della Polizia Postale e delle Comunicazioni che si ritiene di dover dismettere, di cui circa il 30% provenienti dalle questure e da queste girate alla specialità per offrire una risposta qualificata, il 20% provenienti dal 112 dei Carabinieri, mentre il rimanente 50% provenienti dai cittadini; - questi numeri evidenziano l’importanza della presenza delle sedi della specialità postale come punto di riferimento per il cittadino che utilizza la rete internet, gli apparati telefonici e radioelettrici; - desta una concreta preoccupazione l'intenzione di indirizzare tutte le richieste di informazione e di intervento ad una sola sede, confinando al solo ufficio di Venezia una intera specialità, come quella postale, che conosce un inarrestabile aumento di richieste, competenze e necessità di specializzazione; - esiste infatti il rischio di depotenziare il lavoro sviluppato sull'intero territorio veneto dalle diverse sedi provinciali al punto mettere in discussione la reale operatività della Polizia Postale; - se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra esposti;
- quali azioni il Ministro, anche per il tramite degli uffici territoriali del Governo, intenda adottare per tutelare l'attività della Polizia Postale nel territorio del Veneto.
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