LA LEGA SMETTA DI NASCONDERE I PROPRI FALLIMENTI DIETRO ALLE CAMPAGNE POPULISTE DEGLI INDIPENDENTISTI
Gli arresti dei secessionisti di ieri confermano gli allarmi più volte lanciati dal Partito Democratico sul fenomeno indipendentista a cui assistiamo negli ultimi anni in Veneto: la brillante operazione dei carabinieri, coordinata dalla procura di Brescia, ha assicurato alla giustizia 24 soggetti appartenenti ad un vasto gruppo riconducibile a diverse sigle di ideologia secessionista che aveva progettato iniziative, anche violente, finalizzate a sollecitare l'indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale dallo Stato italiano. Agli indagati vengono contestati i reati di associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra. Soltanto nel Veneto sarebbero 16 i provvedimenti restrittivi e 33 le perquisizioni complessive eseguite tra le province di Padova, Treviso, Rovigo, Vicenza e Verona, e proprio nel padovano si troverebbe uno dei centri dell'organizzazione nel comune di Casale di Scodosia dove è stato ritrovato addirittura un carro armato costruito modificando un mezzo agricolo, pronto all'uso che avrebbe già fatto le prove di fuoco. Il gruppo appare estremamente ramificato tanto che tra gli arrestati figura anche l'ex deputato Franco Rocchetta, fondatore della Liga Veneta, mentre tra i 51 indagati ci sarebbero Lucio Chiavegato e Patrizia Badii, rispettivamente presidente e segretaria della Life, associazione particolarmente attiva nel periodo di contestazione dei cosiddetti “forconi”, e anche il direttore del quotidiano l’Indipendenza Gianluca Marchi. Le indagini della Procura hanno focalizzato l'attenzione attorno ai movimenti “Alleanze tra i popoli”, “Veneto Serenissimo Governo”, “Veneta Seressima armata” che contano molti adepti nella nostra regione. Dalle intercettazioni emerge con chiarezza la volontà degli indagati di passare dalle teorie indipendentiste alle azioni violente. Dal 2009 ad oggi il Veneto è stato teatro di una preoccupante escalation culminata nell'importante indagine della procura Treviso nei confronti della cosiddetta “Polisia Veneta” che ha coinvolto 80 persone e portato al sequestro di armi, per non parlare del grave attentato al direttore della BCC di Campodarsego da parte del sedicente indipendentista Franceschi. Fatti che hanno destato fortissime preoccupazioni nelle comunità locali, ma che, al contrario sono state costantemente sottovalutate dalle istituzioni regionali e in particolare dal Presidente della Regione Veneto. Nelle scorse settimane ha destato un certo scalpore la consultazione telematica organizzata dal gruppo “plebiscito.eu” che ha promosso un referendum tra i Veneti per dichiarare l'indipendenza della nostra regione mobilitando un numero rilevante di cittadini nel tentativo di allargare il consenso attorno alle tesi di matrice eversiva di questi movimenti: anche in quest'ultimo caso l'atteggiamento della Lega e della stessa Regione Veneto è stato assolutamente inadeguato mostrando una sorta di vicinanza alla causa degli indipendentisti e ignorando ancora una volta il potenziale eversivo di una tale manifestazione. Con gli arresti di ieri, si manifesta l'urgenza di cambiare atteggiamento di fronte a questi fatti. L'indagine mostra come esista un tessuto di soggetti che perseguono, da anni, in modo organizzato, finalità eversive ai danni dello Stato italiano con azioni anche violente. Di fronte a questi fatti è ormai evidente la responsabilità politica della Lega Nord che, invece di esercitare la funzione costituzionale di rappresentanza democratica nelle istituzioni, prova a nascondere la propria incapacità e i propri fallimenti nel governo del Veneto alimentando, attraverso campagne demagogiche e populiste, le folli aspirazioni indipendentiste di chiara matrice eversiva dei gruppi secessionisti, aumentando la tensione sociale in modo irresponsabile e pericoloso.
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Mattino di Padova 3 Aprile 2014
Corriere della Sera 3 Aprile 2014
INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELL'INTERNO SUGLI ARRESTI DEGLI INDIPENDENTISTI
Al Ministro dell’Interno. Per sapere - premesso che: - Oggi 2 Aprile 2014 il nucleo dei Carabinieri del Ros ha eseguito 24 ordinanze di custodia cautelare in diverse regioni, emesse dal gip del tribunale di Brescia su richiesta della procura, nei confronti di un vasto gruppo secessionista; - i provvedimenti contestano i reati di associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra; - proprio in queste ore i Carabinieri stanno eseguendo perquisizioni a carico di altri 27 indagati; secondo le indagini, le persone arrestate avrebbero fatto parte di un "gruppo riconducibile a diverse sigle di ideologia secessionista che aveva progettato varie iniziative, anche violente, finalizzate a sollecitare l'indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale dallo Stato italiano"; - tra gli episodi contestati ai secessionisti arrestati oggi dai carabinieri vi sarebbe la "costruzione di un carro armato da utilizzare per compiere un'azione eclatante a Venezia, in piazza San Marco". Il mezzo sarebbe stato ritrovato a Casale di Scodosia all'interno di un'azienda; - in Veneto sarebbero 16 i provvedimenti restrittivi e 33 le perquisizioni complessive eseguite tra le province di Padova, Treviso, Rovigo, Vicenza e Verona che hanno visto impegnati i militari dei vari comandi provinciali dell'Arma; - fra gli arrestati figurerebbe anche l'ex deputato Franco Rocchetta, fondatore della Liga Veneta, mentre tra i 51 indagati ci sarebbero Lucio Chiavegato e Patrizia Badii, rispettivamente presidente e segretaria della Life, l'associazione che avrebbe avuto un ruolo particolarmente attivo nel periodo di contestazione dei cosiddetti “forconi” , e anche il direttore del quotidiano l’Indipendenza, Gianluca Marchi; - la procura avrebbe focalizzato le indagini attorno ai movimenti “Alleanze tra i popoli”, “Veneto Serenissimo Governo”, “Veneta Seressima armata”; - i gruppi indipendentisti sono stati protagonisti, in questi anni, di azioni violente e dimostrative, come nel caso dell'attentato del venetista Franceschi ai danni del direttore della BCC di Campodarsego e dell'indagine della procura di Treviso sulla “Polisia Veneta”, entrambi già oggetto di precedenti interrogazioni al Governo; - nel caso della “Polisia Veneta” furono coinvolte 80 persone, pronte a collaborare alla strategia separatista del “Movimento di liberazione nazionale del popolo veneto” e l'indagine portò al sequestro di armi a disposizione dei componenti l'organizzazione; - appare evidente a chi scrive che l'attività eversiva dei gruppi secessionisti è stata ed è tuttora alimentata dalla propaganda a favore dell'indipendenza del Veneto, che è stata promossa, in modo irresponsabile, anche da alcune istituzioni locali e da forze e gruppi politici che, da tempo, soffiano sul fuoco della secessione per nascondere i propri fallimenti; - la cittadinanza ha manifestato allarme e preoccupazione per i pericoli concreti costituiti dai gruppi e dalle organizzazioni che in questi anni hanno promosso iniziative finalizzate all'eversione dell'ordine costituzionale, alla secessione e all'indipendenza del Veneto dallo Stato italiano; - l'operazione delle forze dell'ordine, coordinata dalla magistratura di Brescia, ha consentito di prevenire ulteriori azioni violente di carattere eversivo e di garantire la sicurezza dello Stato e dei cittadini; - se il Ministro sia al corrente dei fatti fin qui esposti; - in che modo il Ministro intenda adoperarsi per prevenire e contrastare la formazione di organizzazioni che programmano e realizzano azioni violente per promuovere l'eversione dell'ordine costituzionale, la secessione e l'indipendenza del Veneto dallo Stato italiano: - in che modo il Ministro intenda attivarsi per prevenire e contrastare l'attività di gruppi e associazioni che promuovono la secessione e l'indipendenza del Veneto dallo Stato italiano.
Deputati veneti gruppo PD
LA CAMERA APPROVA LA "MESSA ALLA PROVA"
La Camera dei Deputati ha definitivamente approvato in via definitiva la legge sulle misure alternative al carcere e di riforma del sistema sanzionatorio, conosciuta come “messa alla prova”. Il provvedimento prevede importanti misure di carattere strutturale e di sistema, dunque durature e con chiari tratti di innovazione, per ridurre il problema del sovraffollamento carcerario, fornendo però, al contempo, strumenti nuovi e migliorie complessive alla macchina giudiziaria, anche in termini di velocizzazione dei tempi. .
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Dossier di approfondimento
LA RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI E' LEGGE
La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge che detta un’ampia riforma in materia di enti locali, prevedendo l’istituzione e la disciplina delle Città metropolitane, la ridefinizione del sistema delle province ed una nuova disciplina in materia di unioni e fusioni di comuni. Ulteriori disposizioni riguardano la normativa sugli organi dei comuni. Le modifiche introdotte dal Senato rispetto al testo approvato dalla Camera in prima lettura riguardano in via principale la disciplina della prima costituzione degli organi delle città metropolitane e delle province e le funzioni delle province, nonchè l'introduzione di nuove disposizioni in materia di organi comunali. Il provvedimento individua 9 città metropolitane: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria, cui si aggiunge la città metropolitana di Roma capitale. Il territorio della città metropolitana coincide con quello della provincia omonima. E' previsto un procedimento ordinario per il passaggio di singoli comuni da una provincia limitrofa alla città metropolitana. Gli organi della città metropolitana sono il sindaco metropolitano, il consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana. L’incarico di sindaco metropolitano, di consigliere metropolitano e di componente della conferenza metropolitana è svolto a titolo gratuito. Il sindaco metropolitano è il sindaco del comune capoluogo.
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AGENDA
VENERDI' 4 APRILE ORE 18.00 7 APRILE 1979: L’INIZIO DELLA FINE DELLA LOTTA ARMATA SALA ANZIANI - MUNICICPIO DI PADOVA scarica il volantino
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