VIA LIBERA DELLA CAMERA AL NUOVO PROCESSO PENALE
L'Assemblea della Camera ha approvato la riforma del processo penale, che contiene nuove disposizioni che rafforzano le garanzie difensive e garantiscono la durata ragionevole dei processi. Il provvedimento modifica alcune disposizioni dei codici - penale e di procedura penale - e delle norme di attuazione, e viene delegato il Governo a una riforma del processo penale e dell'ordinamento penitenziario.
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Testo del provvedimento
Dossier di approfondimento
La Stampa 23 settembre 2015
La Stampa 24 settembre 2015
L'Unità 24 settembre 2015
«CONCESSA UN’AREA A UN ULTRAS VIOLENTO» IL PD: ZONA DELL’EUGANEO ASSEGNATA SINO AL 2035 ALL’ASSOCIAZIONE VECCHIO APPIANI, IL CUI PRESIDENTE È STATO COLPITO DA DASPO
Un’area dello stadio Euganeo concessa a un’associazione presieduta da un ultras già condannato per scontri e già destinatario di un Daspo, il divieto di partecipare a manifestazioni sportive. «Uno schiaffo alle forze dell’ordine e al buon senso», secondo il segretario provinciale del Pd Massimo Bettin che ha ricostruito l’intera vicenda. Un caso che l’opposizione ha deciso di portare in parlamento con un’interrogazione al ministro dell’Interno firmata dai deputati Alessandro Naccarato, Vanessa Camani, Margherita Miotto e Giulia Narduolo. La vicenda. Lo scorso 23 giugno la giunta, su proposta dell’assessore allo sport Cinzia Rampazzo, ha approvato la concessione per vent’anni di uno spazio vicino alla biglietteria sud dello stadio all’associazione Vecchio Appiani (iscritta al registro comunale il 10 marzo, cioè poco più di tre mesi prima). Lo spazio servirà ai tifosi per «organizzare servizi di supporto e intrattenimento», compresa la possibilità di aprire un punto ristoro, che potrà vendere anche bevande alcoliche. L’associazione dovrà farsi carico delle spese di manutenzione e delle utenze. Nella delibera la giunta afferma che «ha ritenuto opportuno sostenere la tifoseria cittadina dando risposta positiva alla richiesta di disporre di uno spazio attrezzato da gestire a servizio dei tifosi». Il presidente. Gli esponenti del Pd, come si legge nell’interrogazione, puntano l’attenzione su Igor Clementi, presidente dell’associazione Vecchio Appiani. Clementi, padovano di 41 anni, è rimasto coinvolto nell’aggressione a un tifoso della Cremonese avvenuta il 2 dicembre 2007 nell’area di servizio Scaligera Ovest di Soave, sull’A4. Per questo fatto ha patteggiato una condanna a 2 anni di reclusione. Dieci giorni dopo, il 12 dicembre 2007, ancora uno scontro tra tifosi, stavolta del Foggia: in questo caso Clementi ha ricevuto una condanna, per lesioni personali, a 10 mesi di reclusione. L’interrogazione. In parlamento i deputati Pd, in testa Alessandro Naccarato, hanno chiesto al ministro Alfano di fare tutte le verifiche sulla vicenda. E in particolare se la presenza di un Daspo possa «incidere sulla concessione adottata dalla giunta comunale». Le polemiche. «A fronte di una cauzione risibile di 500 euro l’amministrazione ha dato da una concessione, addirittura ventennale, a un’attività di somministrazione che ha scopi di lucro, senza alcun canone – sottolinea Massimo Bettin – Tra l’altro le spese per la recinzione, la piattaforma, i bagni e gli allacciamenti sono a carico del Comune, cioè a carico nostro. Di che cifre si tratta? In consiglio comunale pretenderemo chiarimenti su questo che si configura come una sorta di regalo». «Padova è la città che ha intitolato un parco sportivo a Filippo Raciti proprio per testimoniare il fatto che nello sport come nella vita non ci deve essere spazio per atteggiamenti violenti – aggiunge l’ex assessore allo sport Umberto Zampieri, oggi capogruppo del Pd – Va promosso un modello di tifo aperto alle famiglie e rispettoso delle forze dell’ordine. Quello che è successo mi sembra un passo indietro e sono molto allarmato per il messaggio diseducativo che si trasmette ai giovani». C’è poi la vicenda del futuro trasferimento del calcio allo stadio Plebiscito annunciato dal sindaco: «Perché allora una concessione sino al 2035? – chiede Bettin – Mi pare vi siano sufficienti motivi perché questo atto venga revocato».
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TESTO DELl'interrogazione
NACCARATO E D'ARIENZO INCONTRANO IL PREFETTO DI VERONA MULAS
Alessandro Naccarato, membro della Commissione Antimafia, e Vincenzo D’Arienzo hanno incontrato il Prefetto di Verona Salvatore Mulas. I deputati PD, infatti, avevano chiesto, attraverso un’interrogazione parlamentare al Ministro Alfano, di promuovere accertamenti e indagini per verificare la presenza della ndrangheta nella provincia di Verona. In particolare l’incontro ha avuto come oggetto il confronto sulle interdittive antimafia emesse dal prefetto di Verona nelle ultime settimane, nei confronti delle società Nico.fer Srl, e Gri.Ka costruzioni Srl. Naccarato e D’Arienzo hanno ribadito la necessità di tenere alta la guardia per verificare i legami della criminalità organizzata con il territorio di Verona sui quali hanno più volte lanciato allarmi, sempre confermati dai fatti.
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L'Arena di Verona 22 Settembre 2015
Corriere di Verona 22 Settembre 2015
BANCHE POPOLARI: L'INDAGINE SU POPOLARE DI VICENZA
Il caso della Banca Popolare di Vicenza che segue le numerose indagini degli ultimi mesi su altre Popolari, impone una riflessione profonda sulla situazione bancaria italiana. Queste indagini dimostrano la correttezza degli interventi legislativi dello scorso anno varati dal Parlamento per le Banche popolari e per rafforzare i poteri di controllo della Banca d'Italia e della Banca Europea sulle banche nazionali.
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La Stampa 23 settembre 2015
Sole24Ore 23 settembre 2015
La Stampa 24 settembre 2015
Sole24Ore 24 settembre 2015
DIFENDERE LA DEMOCRAZIA
VENERDI' 25 SETTEMBRE ORE 18.30 PRESENTAZIONE DEL LIBRO ALLA LIBRERIA LOVAT VILLORBA TREVISO
EMERGENZA DROGA NEL NOSTRO TERRITORIO: UN FENOMENO CHE CRESCE.
VENERDI' 25 SETTEMBRE ORE 21.00 SALA COMUNALE VIA CURZOLA - PADOVA

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