LA CAMERA HA APPROVATO IL DDL SULLA CONCORRENZA
Il 7 ottobre 2015 l'Assemblea della Camera ha approvato, in prima lettura, il primo disegno di legge annuale per la concorrenza e l'apertura dei mercati, di iniziativa governativa, volto alla rimozione degli ostacoli regolatori all'apertura dei mercati, nella promozione della concorrenza e nella garanzia della tutela dei consumatori. L'originario disegno di legge del Governo è stato oggetto di numerose modifiche da parte delle Commissioni riunite VI Finanze e X Attività produttive nel corso dell'esame in sede referente, e da parte dell'Assemblea.
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Testo del provvedimento
Dossier di approfondimento del Gruppo PD
Slides esplicative
EROINA A PREZZI STRACCIATI, UN "FIUME" INVADE LA CITTÀ
GAZZETTINO 7 OTTOBRE 2015
Padova e la sua provincia sono invase da un fiume di eroina. Enormi quantitativi di droga che vengono immessi sul mercato a prezzi stracciati, così da attirare i consumatori più giovani. Tanto che sono aumentati i ragazzi tra i 18 e i 20 anni che si recano alla stazione ferroviaria al camper della Croce Rossa per avere siringhe pulite. Un business illegale gestito dalla malavita organizzata albanese per conto della ’Ndrangheta come riportano i dati forniti dalla Direzione centrale servizi antidroga. E l’obiettivo dei narcotrafficanti è invadere le vie e le piazze della città con eroina a basso costo, per poi ritirarla all’improvviso dalla strada rigettandola sul mercato a prezzi triplicati. I NUMERI - Una recente interrogazione parlamentare ai ministri dell’Interno e della Salute a firma del deputato del Pd Alessandro Naccarato ha portato alla luce i dati della Dcsa (Direzione centrale servizi antidroga). Numeri impietosi su Padova che delle sette province del Veneto risulta la più imbottita di eroina. Tra il 2014 e i primi mesi del 2015 sul nostro territorio sono stati sequestrati 63,8 chili di eroina. LEGGI TUTTO
LA MAFIA DEL BRENTA SI E' RICOSTITUITA: NACCARATO INTERROGA IL MINISTRO DELL'INTERNO
Al Ministro dell'Interno, per sapere, premesso che:
lunedì 5 ottobre 2015 la Polizia di Stato ha arrestato tre uomini che stavano per rapinare la banca di Credito Cooperativo di Sant’Elena a Saonara in provincia di Padova; le forze dell'ordine, nell'ambito di un'indagine su precedenti rapine, sono riuscite a intervenire prima che i tre malviventi entrassero nell'istituto di credito armati di un coltello e due pistole semiautomatiche; sono stati tratti in arresto Manuel Da Gonfo, 35 anni, di San Don di Piave, provincia di Venezia, Silvano Noventa, 59 anni, di Legnaro, provincia di Padova e Ercole Salvan 53 anni di Parma; Salvan e Noventa sono entrambe pregiudicati per reati commessi dalla mafia del Brenta, guidata da Felice Maniero negli anni 80 e 90; in particolare Salvan fu coinvolto in una serie di procedimenti per furti e rapine e Noventa venne arrestato nel 1999 nell’ambito dell’operazione “Regina” per traffico di eroina proveniente dall’Est e destinata a tutto il Veneto e tre anni fa per un consistente traffico di cocaina; gli arresti di ieri seguono altri recenti casi nei quali appartenenti alla mafia del Brenta che risiedono e operano in Veneto in particolare tra le province di Padova, Venezia e Vicenza, sono stati arrestati per traffico di armi e stupefacenti e per rapine; negli ultimi anni numerose persone condannate nei processi contro la mafia del Brenta, scontata la pena, hanno ripreso l'attività criminale, commettendo gravi reati; in particolare nel 2012 un gruppo di criminali, tra cui alcuni appartenenti alla mafia del Brenta, aveva costituito una banda per rapinare supermercati e negozi con l’uso di esplosivo e armi; lo stesso anno è stata smantellata un’associazione, composta da almeno 18 persone, finalizzata al traffico di stupefacenti, con stabili contatti con gruppi camorristi, che aveva stabilito in Veneto la propria base logistica con piena disponibilità di armi ed esplosivi; nel maggio 2014, nel corso dell'operazione “Mask”, sono state arrestate 16 persone, guidate da alcuni esponenti di spicco della mafia del Brenta, accusate di aver assaltato con armi da guerra decine di banche, centri commerciali e laboratori orafi in varie località del nord est; nell’ottobre 2014 le forze dell’ordine, nell'ambito dell'operazione “Masterchef”, hanno arrestato tra Padova e Venezia 9 persone, tra cui diversi membri della mafia del Brenta, che avevano organizzato un traffico internazionale di stupefacenti tra Colombia, Lombardia e Veneto; nel febbraio 2015 la Squadra mobile di Padova ha arrestato un pregiudicato, appartenente alla mafia del Brenta per detenzione di droga e armi da fuoco; nell'aprile 2015 la Polizia di Padova ha sgominato un’organizzazione di trafficanti di droga, formata anche da appartenenti alla mafia del Brenta che operavano tra le province di Padova e Venezia; lo scorso settembre altri cinque malviventi sono stati arrestati per un traffico di stupefacenti destinati alla zona del Piovese, provenienti dai Balcani e dall'Albania: tra loro un appartenente alla mafia del Brenta; appare evidente che alcuni appartenenti alla mafia del Brenta hanno ricostituito un organizzazione in grado di commettere gravi reati, recuperando l'eredità criminale della mafia del Brenta con l'obiettivo accumulare ricchezze attraverso rapine e di investire i proventi illeciti nel traffico di sostanze stupefacenti; questi episodi dimostrano che gli appartenenti alla mafia del Brenta, una volta scontata la condanna per precedenti reati, hanno ripreso l'attività criminale utilizzando il sistema di relazioni e le strutture logistiche risalenti agli anni 80 e 90 ancora presenti nella nostra regione; le numerose operazioni e i risultati significativi della polizia e della magistratura indicano un'attenzione particolare delle forze dell'ordine e dell'autorità giudiziaria per contrastare questo fenomeno;
se il ministro sia al corrente dei fatti sopra esposti; quali atti, di sua competenza, intenda adottare per potenziare le strutture e le risorse per intensificare la prevenzione e il contrasto delle attività criminali organizzate dagli appartenenti alla mafia del Brenta.
BANCHE POPOLARI: ALLO STUDIO I PROVVEDIMENTI PER AFFRONTARE LA SITUAZIONE
Di fronte agli ultimi scandali che hanno coinvolto le banche popolari e dopo gli ultimi interventi normativi, dello scorso anno, che hanno imposto maggiori controlli da parte delle autorità preposte al corretto funzionamento degli istituti di credito, si impone una riflessione profonda sugli strumenti per tutelare i risparmiatori. Il Partito Democratico ha avviato lo studio di proposte per intervenire in questo ambito rafforzando controlli e garanzie a tutela dei risparmiatori.
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CORRIERE DELLA SERA 8 OTTOBRE 2015
CORRIERE DELLA SERA 8 OTTOBRE 2015
FEMMINICIDIO: L'EMERGENZA CONTINUA ANCHE SE I REATI DIMINUISCONO. LA NUOVA LEGGE INIZIA A PRODURRE RISULTATI.
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L'Unità 8 Ottobre 2015
RIMPATRI: CONTINUA L'AZIONE DEL GOVERNO PER AFFRONTARE LA VICENDA PROFUGHI
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Il Sole 24 Ore 8 Ottobre 2015
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