CITTADINANZA: UNA LEGGE PER L’INTEGRAZIONE NEL RISPETTO DELLE REGOLE
Martedì 13 ottobre, la Camera dei deputati ha approvato con il contributo decisivo del Partito Democratico una legge importante che estende il diritto di cittadinanza. La norma introduce due nuove tipologie di acquisto della cittadinanza italiana: per nascita, il cosiddetto ius soli; in seguito a un percorso di formazione scolastica, il cosiddetto ius culturae. Lo ius soli si applica a chi è nato in Italia da genitori stranieri, di cui almeno uno sia in possesso del permesso di soggiorno dell’Unione Europea per soggiornanti di lungo periodo. Tale documento viene rilasciato allo straniero, cittadino di Stati non appartenenti all’Ue, che abbia un permesso di soggiorno valido da almeno 5 anni, un reddito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale, la disponibilità di un alloggio idoneo, e che abbia superato un test di conoscenza della lingua italiana. Il minore acquista la cittadinanza con la dichiarazione di volontà di un genitore effettuata entro il compimento dei 18 anni. Lo ius culturae riguarda il minore nato in Italia, o arrivato entro i 12 anni, che abbia frequentato regolarmente per almeno 5 anni uno o più cicli di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale triennali o quadriennali idonei al conseguimento di una qualifica. La cittadinanza viene acquisita con la dichiarazione di volontà espressa da un genitore residente in Italia. Oltre alle due nuove ipotesi di diritto di cittadinanza, la legge introduce un caso di concessione della cittadinanza per naturalizzazione. Questo, con carattere discrezionale, vale per lo straniero che è entrato in Italia prima dei 18 anni a due condizioni: la persona deve essere residente da almeno 6 anni e deve aver conseguito un diploma scolastico. La legge approvata costituisce un passo in avanti per uniformare l’ordinamento italiano a quello dei principali Stati europei e per correggere la scelta sbagliata del 2000, quando il Parlamento approvò praticamente all’unanimità il diritto di voto per gli italiani all’estero. Così si determinò il paradosso per cui il figlio di immigrati nato in Italia o arrivato da piccolo, che vive, studia e paga le tasse qui, non è cittadino e a 18 anni non vota; il figlio o il nipote di emigranti, nato vissuto sempre all’estero, che non ha mai visto l’Italia e non paga le tasse qui, è cittadino e da maggiorenne vota a domicilio. La norma del 2000 fu un gravissimo errore perché sancì il principio della cittadinanza per discendenza familiare, il cosiddetto ius sanguinis, mentre un popolo non può essere ridotto a un legame di sangue. Un popolo è fatto di identità collettive condivise e non di rapporti familiari. I figli di immigrati, nati in Italia o arrivati da piccoli, crescono con i loro coetanei italiani, frequentano le stesse scuole, parlano la stessa lingua, ascoltano la stessa musica, hanno le stesse aspettative ed aspirazioni, sono uguali ai loro coetanei ma non sono cittadini. L’Italia li accoglie ma dice loro: non siete italiani perché non avete sangue italiano. E’ un messaggio devastante sul piano culturale che causa separazione e favorisce xenofobia e razzismo. La cittadinanza esprime l’appartenenza di una persona a uno Stato e la condivisione dei valori, dei diritti e dei doveri costituzionali. Favorire l’acquisizione della cittadinanza per i figli di immigrati nati in Italia e per i minorenni che risiedono e studiano qui costituisce un elemento fondamentale per costruire insieme una società più giusta e più serena. Finalmente, dopo tanti anni, arriva un passo in avanti che estende il diritto di cittadinanza ai minori nati in Italia e contribuisce a costruire un Paese accogliente nel rispetto delle leggi.
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Testo del provvedimento
Dossier di approfondimento del Gruppo PD
La Stampa 15 Ottobre 2015
L'Unità 15 Ottobre 2015
Repubblica 14 Ottobre 2015
La Stampa 14 Ottobre 2015
LA RIFORMA COSTITUZIONALE
Via libera dell’Aula del Senato al ddl delle riforme costituzionali. L'approvazione di Palazzo Madama arriva con 179 sì, 16 voti contrari e 7 astenuti. Il testo ora passa alla Camera per la quarta lettura.
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Testo della riforma
Dossier di approfondimento
L'Unità 14 Ottobre 2015
L'Unità 14 Ottobre 2015
Sole24Ore 14 Ottobre 2015

14 OTTOBRE 2015 IL PD COMPIE 8 ANNI
Il PD compie 8 anni ed è il perno su cui si basa il sistema democratico, istituzionale e di governo del nostro Paese. Non è per caso, è grazie a chi ha creduto nel PD prima ancora che nascesse, a chi l’ha coltivato e curato in questi anni, ma soprattutto a ogni singolo iscritto, militante, volontario ed elettore che ogni giorno lo fa vivere in tutte le parti d’Italia. Il PD ha 8 anni, è una creatura giovane con un importante passato ma con tutta la vita davanti. Molto resta ancora da fare e siamo impegnati a farlo, noi discutiamo, ci confrontiamo, pratichiamo la democrazia e poi quando siamo uniti siamo in grado di portare innovazione nel nostro Paese. Abbiamo la responsabilità di una sfida bellissima: cambiare nel profondo l’Italia e portarla ad essere protagonista in Europa e nel mondo. Lo stiamo facendo con entusiasmo e con determinazione e non ci fermeremo.
L'Unità 14 Ottobre 2015
RIPARTE IL MERCATO DEL LAVORO
Finalmente arrivano dati incoraggianti sull'occupazione che dimostrano come i provvedimenti approvati stiano producendo risultati sul mercato del lavoro.
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CORRIERE DELLA SERA 13 OTTOBRE 2015
SOLE24ORE 13 OTTOBRE 2015
LA STAMPA 13 OTTOBRE 2015
OGM: APPROFONDIRE PER COMPRENDERE
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Repubblica 3 Ottobre 2015
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