CRIMINALITA' ORGANIZZATA IN VENETO
VERONA: ANCORA L'OMBRA DELLE MAFIE
Sempre più fatti in Veneto testimoniano la presenza della Criminalità organizzata: è il caso dei numerosi incendi scoppiati negli ultimi mesi in stabilimenti di aziende venete che si occupano della raccolta e del trattamento dei rifiuti. La preoccupante serie di eventi ha destato l'allarme dei parlamentari Naccarato e D'Arienzo che hanno chiesto a questo proposito l'intervento del Ministro dell'Interno. Le numerose inchieste di questi anni hanno confermato l'interesse delle mafie per il settore dei rifiuti utilizzato dalle cosche per operazioni di riciclaggio dei proventi illeciti. I due parlamentari hanno chiesto chiarire se la serie di incendi non nasconda un collegamento con gli interessi che le cosche gestiscono nelle province Venete.
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TESTO DELL'INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELL'INTERNO
L'ARENA DI VERONA 13 DICEMBRE 2015
La Procura della Repubblica di Padova e la Guardia di Finanza hanno scoperto una grossa organizzazione criminale di imprenditori veneti che produceva fatture su operazioni economiche inesistenti per evadere il fisco. Si tratta di atti illeciti molto diffusi che sono considerati reati-spia propedeutici al riciclaggio di denaro.
«IMPRESE DISPOSTE A COMMETTERE CRIMINI ECONOMICI IN VENETO»
MATTINO DI PADOVA 11 DICEMBRE 2015
«L’ennesima operazione che conferma la presenza nella nostra regione di vere e proprie organizzazioni che commettono reati economici alterando le regole della concorrenza e del mercato, truffando il fisco e quindi i cittadini», è il commento di Alessandro Naccarato (nella foto), deputato del Pd e componente della commissione anti-mafia. « L'aspetto più preoccupante della vicenda è costituito dalla facilità con cui gli organizzatori trovavano imprese disposte a partecipare alla truffa attraverso l'emissione di false fatture. Questo dato indica l'estrema fragilità e la propensione al crimine di numerosi imprenditori con la collaborazione di professionisti e intermediari. Un'indagine che dimostra l'attenzione la competenza dell'autorità giudiziaria e della Guardia di Finanza», conclude il parlamentare padovano.
IL GOVERNO AFFRONTA LA CRISI DEL SISTEMA BANCARIO
Il Governo è intervenuto per affrontare la crisi del sistema bancario con un provvedimento, contenuto nella Legge di Stabilità, che, in base alle nuove regole dell'Unione Europea, responsabilizza dli amministratori e i proprietari delle banche in stato di dissesto. La novità principale rispetto al passato consiste nel fatto che non sarà più possibile un intervento dello Stato per "salvare" le banche a carico della fiscalità generale, ma saranno gli amministratori e i soci a rispondere delle perdite. Il nuovo fondo di garanzia tutela solo i risparmiatori con conti correnti fino a 100 mila euro. Così finalmente entrerà in vigore anche in Italia il principio di responsabilità per i dissesti delle banche che per troppo tempo hanno usufruito di trattamenti privilegiati. Per quanto riguarda gli istituti di credito della nostra regione è opportuno ricordare le gravi responsabilità di amministratori e soci di numerose banche locali, a partire dalla vicenda della Banca Popolare di Garanzia, istituto degli industriali padovani, i casi delle banche di credito cooperativo, sino ai recenti dissesti di Veneto banca e Banca Polpolare di Vicenza. Insieme ad alcuni colleghi del Partito Democratico abbiamo depositato una interrogazione al Ministro dell'Economia per far luce su queste vicende che hanno interessato la nostra regione.
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TESTO DELL'INTERROGAZIONE SULLE BANCHE VENETE
CORRIERE DELLA SERA 9 DICEMBRE 2015
LA STAMPA 13 DICEMBRE 2015
SOLE 24 ORE 15 DICEMBRE 2015
SOLE 24 ORE 15 DICEMBRE 2015
CORRIERE DELLA SERA 16 DICEMBRE 2015
SOLE 24 ORE 16 DICEMBRE 2015
QUANDO FALLIVA LA BANCA DELLA LEGA:
L'UNITA' 16 DICEMBRE 2015
LEGGE DI STABILITA'
IMPORTANTI NOVITA' APPROVATE ALLA CAMERA SU SICUREZZA, CULTURA E PENSIONI
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SOLE 24 ORE 16 DICEMBRE 2015
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