INQUINAMENTO: SOSTENERE LE SCELTE DEL GOVERNO E DELL'EUROPA MATTINO DI PADOVA 31 DICEMBRE 2015
La pianura padana e le grandi aree urbane europee hanno raggiunto livelli di inquinamento atmosferico elevati e dannosi per la salute delle persone. Al di là delle polemiche e degli allarmi delle recenti settimane, il fenomeno non è nuovo e si presenta con una costante ciclicità da diversi anni. La necessità di ridurre le emissioni di anidride carbonica, come indica il recente vertice internazionale di Parigi, è al centro del dibattito in tutti i paesi industriali. Di fronte alla gravità della situazione non servono provvedimenti emergenziali o estemporanei, dettati dall’emotività o dall’ansia di farsi pubblicità sulle disgrazie e sui pericoli. Servono scelte coraggiose, impopolari, che richiedono tempi medio-lunghi per produrre risultati. Basta ricordare le enormi difficoltà che si sono presentate a Padova, dove la realizzazione di un sistema tramviario urbano è oggetto di divisioni e scontri da 20 anni e dove l’attuale amministrazione ha rinunciato a un finanziamento statale di 30 milioni di euro per una nuova linea su rotaia. La strada da seguire è l’attuazione delle decisioni assunte negli ultimi anni dal governo e dall’Unione europea: sostenere le fonti energetiche meno inquinanti (fotovoltaico, idroelettrico, solare, eolico); realizzare le infrastrutture energetiche necessarie per ridurre la dipendenza italiana e europea dal petrolio come i rigassificatori e i metanodotti; ridurre il trasporto di persone e merci su gomma; potenziare il trasporto ferroviario e navale e nelle città quello tramviario e ciclabile; ridurre i consumi energetici attraverso le ristrutturazioni degli edifici e degli impianti produttivi. La legge di stabilità e le norme per favorire la green economy appena approvate dal Parlamento hanno investito nuove risorse per raggiungere gli obiettivi sopra indicati: 8,2 miliardi per il trasporto regionale e locale su rotaia, bonus fiscale del 65% per gli interventi di miglioramento energetico delle abitazioni, agevolazioni per il trasporto di merci su ferro e navi, 91 milioni per realizzare le ciclovie tra Verona e Bologna e Torino e Venezia. Inoltre sono stati stanziati 35 milioni per iniziare a sostenere progetti di mobilità sostenibile nelle città superiori ai 100 mila abitanti. Per realizzare queste scelte bene e in fretta serve una differente ripartizione delle funzioni tra i vari livelli istituzionali. Infatti la confusione e le diverse misure che Regioni e Comuni stanno cercando di adottare, spesso con gravi ritardi e in modo contraddittorio, indicano che è opportuno assegnare al governo nazionale maggiori poteri. È necessario che tornino allo Stato le competenze sulla tutela della salute, sulle reti di trasporto e sulla politica energetica. La riforma del titolo V della Costituzione in fase di approvazione va in questa direzione, consente di affrontare in modo efficace e coordinato l’inquinamento e assegna responsabilità e ruoli precisi e definiti.
I dati sono consultabili sul sito isprambiente.gov.it
Per saperne di più leggi i seguenti documenti
DOCUMENTO SU RIDUZIONE INQUINAMENTO IN ITALIA
DOSSIER DI APPROFONDIMENTO ISPRA 1990-2013
DATI SU INQUINAMENTO

DIFENDERE LA DEMOCRAZIA
Il PCI contro la lotta armata
di Alessandro Naccarato
(Carocci Editore)
Martedì 12 gennaio 2016, ore 18.00 Sala Aldo Moro - Palazzo Montecitorio
Saluto introduttivo Paolo Fontanelli Questore della Camera dei deputati
Interventi
Giorgio Napolitano Presidente emerito della Repubblica
Andrea Orlando Ministro della Giustizia
Modera Giovanni Bianconi Giornalista del Corriere della Sera
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L'ISTRUZIONE PER BATTERE IL TERORISMO
In questi mesi abbiamo affrontato il tema del terrorismo attraverso l'opinione di autorevoli esperti sia in occasione di iniziative pubbliche sia nelle riflessioni riportate dai quotidiani. Dopo gli interventi del Governo italiano nella legge di stabilità 2016 appare utile offrire anche il parere di Gordon Brown sull'argomento.
Per saperne di più leggi i seguenti approfondimenti
SOLE 24 ORE 2 GENNAIO 2016
IL CASO DELLA BANCA ETRURIA
Nelle ultime settimane abbiamo affrontato le drammatiche vicende che hanno coinvolto diversi istituti di credito veneti e abbiamo interrogato il Governo sulle relative responsabilità. Appare utile offrire un approfondimento anche sul caso di Banca Etruria particolarmente interessante per il fitto intreccio di interessi collegati alla vicenda.
CORRIERE DELLA SERA 31 DICEMBRE 2015
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