LA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE
LA RIFORMA CAMBIA I RAPPORTI TRA STATO E AUTONOMIE LOCALI
MATTINO DI PADOVA 13 GENNAIO 2016
La Camera ha approvato lunedì la legge di riforma della Costituzione. Nei prossimi mesi Senato e Camera discuteranno nuovamente la legge e, se la approveranno senza modifiche, in autunno ci sarà il referendum popolare. Un aspetto poco conosciuto, e a mio avviso tra i più importanti, della riforma è la modifica del titolo V e dei rapporti tra Stato e autonomie locali. La legge corregge i limiti e gli errori introdotti nel 2001 e interviene per rafforzare il ruolo dello Stato nelle materie strategiche. Negli ultimi anni infatti la crisi economica ha evidenziato l’insufficienza e l’incapacità di molti Regioni nell’affrontare questioni decisive, che la Costituzione assegnava alla legislazione concorrente tra Stato e Regioni, come l’istruzione, la ricerca scientifica, le politiche energetiche, la sanità, l’assistenza sociale e le infrastrutture. Ecco in sintesi le principali modifiche. Nel nuovo articolo 114 il riferimento alle Province scompare dalla Costituzione; si completa così il percorso di riforma che ha trasformato le Province in enti di area vasta di secondo livello con funzioni limitate. Nell’articolo 117 la competenza legislativa concorrente scompare: la potestà legislativa è esercitata dallo Stato o dalle Regioni. Dopo anni di contenziosi e di ricorsi alla Corte costituzionale, la riforma chiarisce finalmente le competenze tra Stato e Regioni. Lo Stato mantiene la competenza su politica estera, difesa, sicurezza interna e ordine pubblico, politica monetaria e risparmio, immigrazione, giustizia. La riforma assegna allo Stato la potestà legislativa in materie di interesse strategico nazionale che prima erano affrontate “in concorrenza” con le Regioni: istruzione; ordinamento scolastico; università e programmazione strategica della ricerca scientifica e tecnologica; tutela della salute e sicurezza alimentare; tutela e sicurezza del lavoro; politiche attive del lavoro; disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni; commercio con l’estero; tutela e valorizzazione paesaggistici; ordinamento sportivo; attività culturali e turismo; governo del territorio; protezione civile; produzione, trasporto e distribuzione nazionali dell’energia; infrastrutture strategiche e grandi reti di trasporto e di navigazione; porti e aeroporti. Alle Regioni vengono assegnate le seguenti materie: pianificazione del territorio; programmazione e organizzazione dei servizi sanitari e sociali; promozione dello sviluppo economico locale e organizzazione in ambito regionale dei servizi alle imprese e della formazione professionale; promozione del diritto allo studio; disciplina, per quanto di interesse regionale, delle attività culturali, della promozione dei beni ambientali, culturali e paesaggistici; valorizzazione e organizzazione regionale del turismo. Viene introdotta la clausola di supremazia: su proposta del Governo la legge dello Stato può intervenire in materie regionali quando sia richiesto dalla tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica o la tutela dell’interesse nazionale Infine l’autonomia fiscale degli enti territoriali (Comuni, Città metropolitane e Regioni) sarà esercitata in armonia con la Costituzione, secondo quanto disposto dalla legge dello Stato a fini di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. La legge dello Stato definirà indicatori di riferimento di costo e di fabbisogno per promuovere condizioni di efficienza nell’esercizio delle funzioni degli enti territoriali.
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Dossier di approfondimento
Il Sole 24 ore 13 Gennaio 2016
L'Unità 13 Gennaio 2016
SLIDES
La Riforma Costituzionale
Il Senato
ALLA CAMERA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "DIFENDERE LA DEMOCRAZIA. IL PCI CONTO LA LOTTA ARMATA" CON NAPOLITANO E IL MINISTRO ORLANDO
GAZZETTINO 12 GENNAIO 2015

La presidenza della Camera ha organizzato per lunedì 12 gennaio alle 18 la presentazione del libro "Difendere la democrazia. Il Pci contro la lotta armata" del deputato padovano del Pd Alessandro Naccarato. Sono intervenuti il presidente emerito Giorgio Napolitano, il ministro della giustizia Andrea Orlando, il questore Paolo Fontanelli e il giornalista de "il Corriere della sera" Giovanni Bianconi. Quella di lunedì è una consacrazione per Naccarato che dal giugno scorso presenta una storia di resistenza senza omettere nulla, nemmeno l’iniziale sottovalutazione del fenomeno da parte del suo partito. Niente politica, solo storiografia, dice il deputato. Perché il suo libro che è scritto certamente "dalla parte di" riavvolge il film di una stagione, quella dalla fine degli anni ’70 ai primi anni ’80, nella quale Padova fu teatro di violenze e aggressioni da parte di un "terrorismo diffuso" come lo definisce, non meno scioccante di quello delle Br. Anche a Padova, Autonomia fu protagonista di aggressioni, pistolettate, rapine. E Naccarato racconta le divisioni laceranti e le diverse opinioni del gruppo dirigente ma anche l’azione decisiva svolta dal Pci nella sconfitta del terrorismo.
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LA CAMERA APPROVA IL DECRETO ILVA
La Camera ha approvato il decreto-legge 4 dicembre 2015, n. 191, che contiene Disposizioni urgenti per la cessione a terzi dei complessi aziendali del Gruppo ILVA. Si tratta della vera novità che viene introdotta nel testo: entro giugno dovranno essere cedute l'ILVA e altre sette aziende del gruppo. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato.
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Testo del provvedimento
Dossier di approfondimento
Sole 24 Ore 14 Gennaio 2015
Sole 24 Ore 13 Gennaio 2016
FINANZIAMENTO AI PARTITI
Dopo l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti appare utile offrire questo approfondimento:
Sole 24 Ore 14 Gennaio 2016
AGENDA
VENERDI' 15 GENNAIO ORE 20.30 SALA LONARDI - SAN PIETRO IN CARIANO
INFILTRAZIONI MAFIOSE A VERONA

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