LE AGGRESSIONI ALL’UNIVERSITÀ E I FANTASMI DEL PASSATO
Nei giorni scorsi alcuni militanti di estrema sinistra non hanno consentito per due volte al professor Angelo Panebianco di svolgere lezioni all’università di Bologna. Si tratta di episodi molto gravi che non possono passare sotto silenzio. In passato infatti simili episodi furono sottovalutati e si diffuse un senso di impunità che favorì la diffusione della violenza in numerose scuole e università. E’ inaccettabile, oggi come ieri, che si possa impedire fisicamente, addirittura ricorrendo alla violenza e all’intimidazione, a un professore di tenere lezione. Questi comportamenti ricordano lo squadrismo fascista e le azioni dei peggiori movimenti totalitari e antidemocratici che negano il diritto di parola a chi ha idee diverse. A Padova analoghe aggressioni caratterizzarono la vita dell’Ateneo per anni e contribuirono a rafforzare i soprusi e le minacce verso i docenti che non accettavano le violenze dei gruppi di Autonomia e che non si piegavano alle richieste del “18 politico” e degli esami finti con la promozione garantita per tutti. E’ noto che dopo le interruzioni delle lezioni e le intimidazioni mafiose arrivarono i pestaggi e gli attentati contro i professori più coraggiosi. Solo allora l’opinione pubblica, fino a quel momento silente, e le istituzioni reagirono e si mobilitarono in difesa della legalità. I fatti di Bologna ci ricordano che le tragiche esperienze del passato, anche se in forme differenti, possono ripetersi. Per non tornare indietro è necessario intervenire subito. Bisogna condannare le interruzioni delle lezioni nelle università, assicurare l’esercizio della libertà di insegnamento e pretendere che la legge venga rispettata prima che silenzi e sottovalutazioni possano legittimare le violenze.
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Mattino di Padova 25 Febbraio 2016
Corriere della Sera 25 Febbraio 2016
La Stampa 24 Febbraio 2016
SCANDALO SANITA': LE INDAGINI ARRIVANO IN VENETO
Come evidenziato dai Parlamentari veneti del PD nell'interrogazione al Governo, dalle indagini stanno emergendo i legami tra gli arrestati per le tangenti della sanità in Lombardia e il Veneto, in particolare rispetto all'ospedale di Camposampiero e ad alcuni finanziamenti ricevuti da Flavio Tosi per la campagna elettorale delle ultime elezioni regionali. I Deputati PD sono intervenuti per sollecitare interventi che consentano di evitare il ripetersi di simili vicende e di preservare il sistema sanitario regionale da pericolose incursioni dei sodalizi criminali.
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Testo dell'interrogazione al Governo
La Repubblica 25 Febbraio 2016
RIFORMA STRUTTURALE DELL’INSOLVENZA
Il Consiglio dei Ministri, dell’11 febbraio 2016, su proposta del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, ha recentemente approvato un disegno di legge delega al governo per la riforma organica delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza. La delega si inserisce nel solco del processo di riforma inaugurato con il D.L. n. 83 del 2015 (convertito dalla Legge n. 132 del 6 agosto 2015), adottato per sostenere, in via d’urgenza, le attività delle imprese in crisi agevolando il loro accesso al credito. Il provvedimento muove dalla considerazione del fatto che un’azienda con problemi rischia di trascinare con sé altre imprese (fornitori di beni e servizi e intermediari finanziari), continuando a contrarre obbligazioni che non potrà soddisfare. Affrontare tempestivamente i casi di crisi aziendale consente di limitare le perdite del tessuto economico, sia nella dimensione strettamente imprenditoriale sia sul piano finanziario, o di risanare l’azienda, con benefici sul piano occupazione e più in generale tutelando il tessuto economico contiguo. Attraverso questo disegno di legge delega la prospettiva riformatrice si evolve: si lascia la strada dell’intervento puntuale e urgente per delineare un disegno organico di riforma del diritto dell’insolvenza.
Il disegno di legge di riforma del diritto fallimentare prevede, tra l’altro:
- Eliminazione della parola fallimento mettendo al centro i concetti di gestione della crisi e dell’insolvenza; - Semplificazione delle regole processuali con la riduzione delle incertezze interpretative e applicative che molto nuocciono alla celerità delle procedure concorsuali; - Inserimento di norme specifiche per la revisione delle amministrazioni straordinarie (Leggi Prodi e Marzano), vengono innalzate le soglie per l'accesso alla procedura e si prevede che i commissari vengano scelti da un apposito albo, il tutto allo scopo di contemperare la continuità produttiva e occupazionale delle imprese con la tutela dei creditori.
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Slides Riforma legge Fallimentare
Scheda di sintesi del provvedimento
UNIONI CIVILI: PROSEGUE IL DIBATTITO AL SENATO
Prosegue al Senato la discussione del DDL Cirinnà sulle Unioni Civili ed è previsto per stasera il voto sul testo del provvedimento. Si tratta di un risultato importante che non deve essere banalizzato. Nonostante il comportamento irresponsabile del Movimento 5 Stelle, il nostro Paese avrà finalmente una legge sulle Unioni Civili che riconosce i diritti delle coppie conviventi.
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L'Unità 24 Febbraio 2016
RICERCA: INGUSCIO PRESIDENTE DEL CNR
Il professor Massimo Inguscio è il nuovo presidente del CNR e parla, in questa intervista, del futuro della Ricerca in Italia.
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L'Unità 24 Febbraio 2016
AGENDA
VENERDI' 26 FEBBRAIO ORE 20.45 SALA PALADIN - MUNICIPIO DI PADOVA

LUNEDI' 29 FEBBRAIO ORE 20.45 SALA VITA NOVA - PIAZZA DANTE - CONSELVE

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