LA GESTIONE DEI RIFIUTI NELLA BASSA PADOVANA
IL BUSINESS DEI RIFIUTI. LA DENUNCIA DI NACCARATO (PD): «FALLIMENTO PER EVITARE UN NUOVO CASO COSECON». DE VIZIA SOTTO CONTROLLO DAL 2011. POI IL CASO DI POLVERARA PER LE BIOMASSE MAI FATTE. «ALTRO CHE “DUE DILIGENCE”. PORTARE I LIBRI IN TRIBUNALE» MATTINO DI PADOVA 28 FEBBRAIO 2016
«Portare i libri in tribunale, far fallire Padova Tre srl e individuare tutte le responsabilità. Poi assegnare il servizio di raccolta e gestione rifiuti con una gara europea». Una soluzione radicale, dopo il buco da 30 milioni che si è riversato in parte sul Consorzio Padova Sud, è richiesta dal deputato del Pd Alessandro Naccarato, che si affretta ad aggiungere: «Meglio evitare un altro caso Cosecon». Una situazione, quella dei rifiuti nella Bassa, che il parlamentare, componente della commissione anti-mafia, segue con attenzione da tempo. Nel 2011 e poi nel 2013 presentò, assieme alla collega Margherita Miotto, due interrogazioni parlamentari (rimaste senza risposta) sulla De Vizia transfer, società che assieme a Padova Tre srl (mandataria), Sesa e Abaco formano l’Ati, associazione temporanea d’impresa che si è aggiudicata come unica partecipante la gara per la gestione dei rifiuti nei comuni dei bacini Padova 3 e Padova 4. «Una gara singolare» sottolinea «Un caso di scuola di tutto quello che non dovrebbe essere la concorrenza: il controllore che è lo stesso controllato, l’utile al privato e le perdite al pubblico». Naccarato boccia senza appello la proposta di due diligence che arriva dal Consorzio Padova Sud, concessionario del servizio. «Avrebbero dovuto controllare e non l’hanno fatto. LEGGI TUTTO
GARA COSTRUITA SU MISURA PER PADOVA TRE. NACCARATO: «GESTIRE IL SERVIZIO DI RACCOLTA RIFIUTI NELLA BASSA ERA CONVENIENTE SOLO PER L’ATI CON SESA, ABACO E DE VIZIA». MATTINO DI PADOVA 2 MARZO 2016
Un grande, complesso e quasi sfacciato conflitto di interessi: è questo il germe da cui si sono generati i mali della Padova Tre srl, la società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti per la Bassa e il Piovese, gravata da un “buco” di circa 30 milioni di euro. A puntare senza esitazione il dito sul crogiolo di interessi incrociati fra la Padova Tre, gestore del servizio, e il Consorzio Padova Sud (53 Comuni) - che della Padova Tre è proprietario - e che dovrebbe svolgere la funzione di controllore, è il deputato del Pd Alessandro Naccarato. Lo ha fatto lunedì sera in un affollato incontro che si è svolto a Conselve - promossa dalla civica Insieme per il bene comune - e in cui ad affiancarlo c’era il sindaco di Piove di Sacco Davide Gianella, primo a sollevare ancora un anno e mezzo fa la questione. La genesi di tutti i conflitti di interesse Naccarato la individua nell’affidamento del servizio rifiuti. «I Bacini Padova 3 e 4 pubblicano l’avviso per selezionare i candidati per affidare in concessione la gestione dei servizi di igiene urbana e la relativa tariffa. Un solo concorrente risponde all’avviso, il gruppo di imprese composto da Padova Tre srl - in veste di mandataria - di proprietà all’epoca dello stesso Bacino Padova 3, Sesa spa (51% comune di Este, convenzionata con il Bacino Padova 3), De Vizia Transfer spa e Abaco spa. Gli amministratori dei due Bacini - Simone Borile e Stefano Chinaglia - procedono quindi a una gara “informale” a cui invitano l’unico gruppo di imprese che ha risposto, che sono quelle riferibili al Bacino Padova». LEGGI TUTTO

IL GOVERNO PORTA LA SOLIDARIETA' AL SINDACO DI POLVERARA CON IL SOTTOSEGRETARIO BOCCI
«ALICE, SIAMO TUTTI CON TE». DAL PREFETTO AI PRIMI CITTADINI: SOSTEGNO AL SINDACO MINACCIATO IL GAZZETTINO 2 MARZO 2016
«Hai fatto il tuo dovere e siamo tutti con te, dai colleghi sindaci al Governo che oggi rappresento. In Italia abbiamo bisogno di gente coraggiosa». Questo il tono quasi familiare, ma fermo e determinato con il quale il sottosegretario agli Affari Interni Gianpiero Bocci ieri mattina si è rivolto al sindaco di Polverara Alice Bulgarello, oggetto di due lettere minatorie, ovviamente anonime, contenenti minacce ed avvertimenti di stile mafioso. L'incontro si è svolto su iniziativa del deputato padovano del PD Alessandro Naccarato ed ha visto la regia del primo cittadino di Piove di Sacco Davide Gianella, coordinatore della Conferenza dei sindaci della Saccisica, tutti presenti con la fascia tricolore. L'incontro, svoltosi nella casa delle associazioni di Polverara, ha visto la presenza delle autorità: il prefetto di Padova Patrizia Impresa, il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri Stefano Iasson, il comandante della Compagnia dell'Arma di Piove Enrico Zampolli, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Gavino Putzu e quello della tenenza di Piove di Sacco; da Roma ha espresso solidarietà anche il senatore padovano Antonio De Poli. E proprio alle forze dell'ordine si è rivolto il sindaco Gianella, ringraziandole per tutte le attività a servizio della legalità e dei cittadini. Alice Bulgarello, da parte sua, ha raccontato la spiacevole esperienza vissuta per ben due volte: «Quando ho ricevuto la prima lettera - racconta - sono rimasta interdetta, ma poi mi sono detta: sto solo facendo il mio dovere e il timore si è trasformato in sicurezza, rafforzata dalla solidarietà dei cittadini e delle istituzioni, come accade oggi». Il prefetto Patrizia Impresa ha ribadito «L'importanza di mantenere aperto il dialogo tra cittadini ed istituzioni e i sindaci sono i primi anelli di questa catena». Il sottosegretario Bocci, nel suo intervento, ha lodato «La presenza di tutti i sindaci della Saccisica con la fascia tricolore che rappresenta i valori democratici fondamentali sui quali non dobbiamo arretrare». Bocci ha anche annunciato l'intenzione del Governo di approvare entro qualche mese nuove norme a tutela degli amministratori e della legalità che essi rappresentano.
CUCINE POPOLARI. I PARLAMENTARI PD INTERROGANO ALFANO: «AZIONE INUTILE E SPROPORZIONATA, IL MINISTRO DICA SE È LEGITTIMA» MATTINO DI PADOVA 3 MARZO 2015
Sono proseguiti anche ieri i controlli della polizia locale davanti alle cucine popolari diocesane gestite da suor Lia. E in serata, dagli schermi di Triveneta, il sindaco si è detto d’accordo con il vescovo sulla necessità di una maggiore personalizzazione dell’assistenza annunciando che il Comune «aumenterà fino a 10mila euro il contributo alle Cucine». Nel frattempo i parlamentari del Pd interrogano il ministro dell’Interno Angelino Alfano sulla legittimità dell’azione ordinata dal sindaco Massimo Bitonci ed eseguita dai vigili. La Polizia locale ieri si è presentata in via Tommaseo in tono più dimesso. Solo cinque gli agenti, più due della Sis appostati a decine di metri, impegnati a chiedere i documenti sotto i portici di fronte alla struttura, senza però impedire l’ingresso e né di avvicinarsi alle porte. Presenza molto meno impattante rispetto a due giorni fa, che deve aver rasserenato anche suor Lia, rimasta all’interno, ma che non ha evitato qualche piccola tensione. LEGGI TUTTO
Per saperne di più leggi i seguenti approfondiementi
Testo dell'interrogazione al Governo

L'OMICIDIO STRADALE E' UN REATO RICONOSCIUTO PER LEGGE
Il Parlamento ha approvato in via definitiva il 2 marzo 2016 il reato di omicidio stradale inserendo nel codice penale il delitto all'articolo 589-bis, attraverso il quale è punito, a titolo di colpa, con la reclusione (di diversa entità in ragione del grado della colpa stessa) il conducente di veicoli a motore la cui condotta imprudente costituisca causa dell'evento mortale. In particolare:
- è confermata la fattispecie generica di omicidio colposo commesso con violazione delle norme sulla circolazione stradale (la pena rimane la reclusione da 2 a 7 anni); - è punito con la reclusione da 8 a 12 anni l'omicidio stradale colposo commesso da conducenti un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica grave (tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro) o di alterazione psico-fisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope; se si tratta di conducenti professionali, per l'applicazione della stessa pena è sufficiente essere in stato di ebbrezza alcolica media (tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro); - è invece punito con la pena della reclusione da 5 a 10 anni l'omicidio stradale colposo commesso da conducenti di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica media, autori di specifici comportamenti connotati da imprudenza: superamento di limiti di velocità, attraversamento di incroci con semaforo rosso; circolazione contromano; inversione di marcia in prossimità o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi; sorpassi azzardati.
La pena è diminuita fino alla metà quando l'omicidio stradale, pur cagionato dalle suddette condotte imprudenti, non sia esclusiva conseguenza dell'azione (o omissione) del colpevole.
La pena è invece aumentata se l'autore del reato non ha conseguito la patente (o ha la patente sospesa o revocata) o non ha assicurato il proprio veicolo a motore.
E' poi previsto un aumento della pena nel caso in cui il conducente provochi la morte di più persone ovvero la morte di una o più persone e le lesioni di una o più persone. Anche qui si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo; il limite massimo di pena viene però stabilito in 18 anni (il limite massimo attuale è di 15 anni).
E' stabilita, infine, una specifica circostanza aggravante nel caso in cui il conducente, responsabile di un omicidio stradale colposo, si sia dato alla fuga. In tale ipotesi, la pena è aumentata da 1/3 a 2/3 e non può, comunque, essere inferiore a 5 anni.
Per saperne di più leggi i seguenti approfondimenti
Dossier di approfondimento Gruppo PD
Corriere della Sera 3 Marzo 2016
Sole 24 Ore 3 Marzo 2016
Repubblica 3 Marzo 2016
LA PRESENZA DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA
Pubblichiamo di seguito due interessanti approfondimenti: il business delle cosche sul Corriere e un commento del Sole24Ore sulla Relazione della DNA sulla presenza delle mafie in Italia.
Per saperne di più leggi i seguenti documenti
Corriere della Sera 2 Marzo 2016
Sole 24 Ore 3 Marzo 2016
PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA
Pubblichiamo un interessante approfondimento sui fondi per la Ricerca in Italia
Leggi l'approfondimento
Sole 24 Ore 3 Marzo 2016
AGENDA
VENERDI' 4 MARZO ORE 17.30 PALAZZO DEI SETTE - ORVIETO

SABATO 5 MARZO ORE 11.00 UMBRO' - VIA OBERDAN - PERUGIA

GIOVEDI' 10 MARZO ORE 20.45 SALA N. IOTTI - PIAZZETTA FORCELLINI - PADOVA LA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE CON IL SOTTOSEGRETARIO LUCIANO PIZZETTI

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