BCC.LA DENUNCIA DEL DEPUTATO PD NACCARATO: «AFFIDAMENTI INQUIETANTI». NEL MIRINO I PRESTITI ALLA TPA TRITURATORI E ALL’AD CACCARO. «SOLDI DELLA BCC ALLE SOCIETÀ DELLA CAMORRA» MATTINO DI PADOVA 3 MAGGIO 2016
«I dirigenti della Bcc dell’Alta Padovana hanno finanziato imprese e attività piene di debiti. Non solo: l’istituto per anni ha sostenuto con affidamenti indebiti un’azienda collegata alla camorra. Una storia che apre interrogativi inquietanti sulla presenza della criminalità organizzata in Veneto». È la storia della Tpa trituratori, la società di Santa Giustina in Colle produttrice di macchine per la triturazione dei rifiuti, guidata dall’imprenditore Franco Caccaro, 54 anni, condannato nel gennaio 2015 in primo grado a un anno e 11 mesi per bancarotta fraudolenta. A raccontarla è Alessandro Naccarato, deputato del Pd e componente della commissione antimafia, che monitora i casi di infiltrazione della criminalità in Veneto. Secondo la relazione della Banca d’Italia, che ha portato alla sanzione degli ex componenti del consiglio di amministrazione, tra il 1999 e il 2009 la Bcc dell’Alta Padovana avrebbe concesso affidamenti ingiustificati per 4.125.450,45 euro alla Tpa e per 1.240.343,34 euro a Franco Caccaro e alla moglie Nicoletta Zuanon. «Un credito privo di garanzie, su questo non ci sono dubbi perché Bankitalia si è già espressa – affonda Naccarato – Sono soldi del territorio padovano che, in base alle norme bancarie, non andavano erogati. Soldi che poi sono entrati in un circuito di affari che prevedeva relazioni criminali». In base a cosa il parlamentare dem ipotizza che i soldi della Bcc possano essere finiti in aziende che avevano relazioni con la camorra? È un’indagine della Dia (Direzione investigativa antimafia) di Napoli che ipotizza il collegamento tra Franco Carraro e Cipriano Chianese, avvocato di 64 anni, in carcere perché accusato di essere il “re dei rifiuti”, che operava per conto del clan dei Casalesi. «Lo Stato aveva sequestrato il patrimonio di Chianese, in particolare due Ferrari. Caccaro aveva tentato di ricomprarle quando erano state messe all’asta. Ed è considerato dalla Dia un prestanome di Chianese – sottolinea il deputato – Sulla levatura criminale di Chianese non ci sono dubbi: è considerato la mente delle ecomafie». Lo scambio di soldi tra la società padovana e quella campana è stato invece scoperto dagli inquirenti padovani, che indagavano sulla bancarotta fraudolenta della Tpa. La coppia Caccaro-Zuanon infatti è accusata di aver, tra il 2005 e il 2006, distratto 3 milioni di euro dall’azienda di Santa Giustina in Colle, consegnando a Chianese due assegni bancari da un milione e mezzo ciascuno, giustificandoli con fatture emesse dalla Flair Company srl per operazioni inesistenti a favore di Resit srl. Quest’ultima è la società di Chianese che, secondo i pentiti, gestiva diverse discariche in Campania «con l’aiuto dei Clan».
GLI ALTRI AFFIDAMENTI INDEBITI. FINANZIAMENTI PER MILIONI A DECINE DI IMPRESE FALLITE
MATTINO DI PADOVA 3 MAGGIO 2015
Il mito del Veneto «locomotiva d’Italia» e delle virtù delle banche del territorio traballa di fronte agli affidamenti della Bcc. «Il paradosso è che alla fine “Roma ladrona” sta coprendo gli errori e i buchi delle banche venete. Vale per la Bcc Padovana come per la Popolare di Vicenza con il fondo Atlante», commenta il parlamentare dem Alessandro Naccarato. La vicenda degli affidamenti indebiti della Bcc apre molti interrogativi sull’affidabilità del sistema di credito. Tra le società che hanno ricevuto i finanziamenti ritenuti da Bankitalia ingiustificati troviamo le aziende del gruppo Merlo srl (Merlo, Construction Padova, Parco del Santo) per un totale di 28.362.130 euro; la Schubert srl della Scapin srl per 9.902.740 euro; la Casabella snc di Luciano Scapocchin per 18.614.138 euro; la Ca-Zar srl di Adriano Masiero per oltre 19 milioni di euro; l’Immobiliare Roberta di Roberto Trevisan per circa 10 milioni. Ci sono poi due società sostenute e aiutate anche dalla Regione attraverso Veneto Sviluppo: si tratta di Obiettivo sviluppo di Piazzola sul Brenta che ha ricevuto 6.565.226 euro e Xgroup di San Pietro Viminario con un credito di 6.406.594 euro. La prima, in liquidazione dal maggio 2012 e dichiarata fallita nel gennaio scorso, era di proprietà per il 19,9% del Comune di Piazzola, per il 17,8% proprio della Bcc Padovana, per il 10,19% dell’Upa di Padova, poi il consorzio Diamante al 9,33% e il consorzio Zip al 9,1%. Nel luglio 2013 invece il tribunale di Padova ha dichiarato il fallimento della Xgroup. «I fallimenti di molte delle aziende finanziate da questo istituto dimostrano che i crediti erano ingiustificati. I dirigenti della banca hanno finanziato imprese e attività in perdita e piene di debiti», commenta il deputato del Pd che ne ha anche per Veneto Sviluppo: «La Corte dei Conti si è espressa in modo chiaro: si usa una società finanziaria regionale per erogare finanziamenti che le banche non possono dare. Così si aggira la normativa sui crediti. E in questo caso sono state finanziate con i soldi dei contribuenti veneti due società poi fallite. È un sistema colabrodo con imprese che hanno fatto conto per anni su crediti non esigibili».
MATTINO DI PADOVA 3 MAGGIO 2016
MAFIE AL NORD L’OMBRA DELLA CAMORRA SU PASSANTE E MARGHERA. I LAVORI ESEGUITI DA UNA SOCIETÀ CHE PER I PM È VICINA AI CASALESI MATTINO 3 MAGGIO 2016
L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che la scorsa settimana ha portato a nove arresti con accuse che variano dalla corruzione alla turbativa d’asta con l’aggravante di aver agevolato il clan dei Casalesi, accende un faro su possibili infiltrazioni anche in alcune grandi opere del Veneto: in particolare il Passante di Mestre e le bonifiche nell’area del Petrolchimico di Marghera. Perno di quell’indagine è la società “Lande Srl” con sede a Napoli, in passato già coinvolta in diverse altre indagini: da quella sulla “cricca” di Balducci all’Alta velocità tra Liguria e Piemonte, dagli scavi di Pompei fino all’inchiesta che ha travolto anche il presidente del Pd campano, Stefano Graziano. leggi tutto...
CASO LANDE: NACCARATO INTERROGA IL MINISTRO DELL'INTERNO
Al Ministro dell'Interno — Per sapere – premesso che:
la scorsa settimana Marco Cascella, ex amministratore della società Lande srl, è stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare in seguito ad una indagine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli sui lavori eseguiti dall'azienda lungo il Passante di Mestre e all’interno del Petrolchimico di Porto Marghera; Oltre a Cascella la Dda ha disposto altri otto arresti con accuse che variano dalla corruzione alla turbativa d’asta con l’aggravante di aver agevolato il clan dei Casalesi; la Lande Srl, con sede a Napoli, è stata costituita nel 2009 incorporando attività, risorse e organizzazione della società Giardini e Paesaggi Sas; Giardini e Paesaggi Sas pochi mesi prima di cessare l'attività a favore di Lande Srl aveva ottenuto appalti nelle opere di mitigazione ambientale del cosiddetto “Passante verde”, ideato per attenuare l'impatto ambientale e migliorare l'inserimento del Passante di Mestre; La spesa preventivata per il Passante Verde era di 27 milioni di euro (7 milioni di euro con il progetto definitivo del Passante stesso; altri 20 milioni nell’ambito dell’accordo quadro sulle infrastrutture), oltre a 2 milioni di euro annui per la manutenzione; La progettazione esecutiva era stata realizzata dallo studio Metroplan e dalla società Giardini e Paesaggi; In passato la Lande Srl era già stata coinvolta in altre indagini come quella sull’Alta velocità tra Liguria e Piemonte e sugli scavi di Pompei; Lande srl è stata amministrata da Marco Cascella fino a luglio 2015 quando l’imprenditore fu allontanato dall’azienda perché accusato di corruzione e turbativa d’asta per i lavori ottenuti a Pompei; In Veneto nel 2012 Lande Srl, inoltre, è entrata negli appalti per le bonifiche nelle aree interne al Petrolchimico di Porto Marghera per i lotti 1 e 2 per un totale di 110 ettari; La vicenda conferma la presenza in Veneto di imprese legate alla criminalità organizzata;
se il Ministro sia al corrente dei fatti sopra esposti; se la società Lande e le altre società ad essa collegate abbiano ricevuto provvedimenti interdittivi in base al “Codice Antimafia”; quali iniziative di sua competenza, anche per il tramite degli uffici territoriali del Governo, intenda adottare per prevenire e contrastare la presenza della criminalità organizzata in Veneto; quali azioni di sua competenza intenda intraprendere per monitorare le modalità di realizzazione delle opere di bonifica delle aree del Petrolchimico di Marghera e dei lavori del Passante Verde.
LOTTA ALLA CORRUZIONE
Pubblichiamo qui tre interessanti approfondimenti sull'impegno nella lotta contro la corruzione
L.VIOLANTE - CORRIERE 5 MAGGIO 2016
E.FIANO - L'UNITA' 5 MAGGIO 2016
R. CANTONE - L'UNITA' 4 MAGGIO 2016
RIFORME: VERSO IL REFERENDUM
In previsione del referendum confermativo di questo autunno sulla Riforma Costituzionale appare utile offrire alcuni approfondimenti sul tema per conoscere contenuti e punti di vista sulla riforma.
Per saperne di più leggi i seguenti approfondimenti
CORRIERE 3 MAGGIO 2016
L'UNITA' 3 MAGGIO 2016
LA DENUNCIA DEL DEPUTATO PD NACCARATO: «È SOLO UNA SPECULAZIONE IMMOBILIARE». «NON CI SARÀ NESSUN POLO SANITARIO» MATTINO DI PADOVA 29 APRILE 2016
«Questo nuovo piano urbanistico è la dimostrazione di quello che andiamo dicendo da mesi: non c’è nessun interesse a fare il nuovo ospedale in quell’area. Si tratta di una speculazione urbanistica che alcuni privati stanno portando avanti esclusivamente per i loro interessi». Ribadisce la sua denuncia il parlamentare del Pd Alessandro Naccarato, che per primo ha sollevato il caso, nell’agosto scorso, dei terreni passati di mano nell’area di San Lazzaro, in relazione all’ipotesi di costruire lì il nuovo ospedale. Terreni che sono stati oggetto di scambio tra società per la cifra simbolica di un euro. «È grave però che a firmare il progetto sia l’ex responsabile del settore urbanistica di Palazzo Moroni, c'è un conflitto d’interessi macroscopico», aggiunge il deputato dem, riferendosi alla partecipazione di Gianfranco Zulian al tavolo tecnico istituito dal sindaco Bitonci nel luglio 2014 che ha valutato negativamente l’ipotesi di realizzare il polo sanitario nell’area di Padova Ovest, aprendo così la strada allo spostamento verso Padova Est. (...)
IL MINISTERO, SOLLECITATO DA NACCARATO, SOLLEVA DUBBI SULLA SISTEMAZIONE DELLA PIAZZA E IL COMUNE DI PIAZZOLA NON HA PIÙ I SOLDI. SOSPESO IL PROGETTO DI ABBATTERE I CARPINI
MATTINO DI PADOVA 28 APRILE 2016
È al momento sospeso il progetto di riqualificazione di Piazza Camerini, che prevedeva l’abbattimento di 18 carpini per difendere i quali sono state raccolte più di 2.300 firme. A renderlo noto è il ministero per i Beni culturali che, con una nota a firma del sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, ha risposto all’interrogazione parlamentare del deputato Alessandro Naccarato, del Partito democratico. Notizia confermata dal lo stesso sindaco Enrico Zin, che non esclude però di utilizzare la motosega in futuro. Ammette comunque di aver messo da parte il progetto, in attesa di accertare i reali contributi regionali in arrivo. Sostiene quindi che per ora ci sono altre priorità di intervento nel complesso monumentale del centro storico. Naccarato aveva chiesto, ancora ad ottobre, quali iniziative il Ministero intendesse avviare per verificare se il progetto di abbattimento degli alberi rispettasse le norme in materia di tutela dei beni culturali e dello sviluppo degli spazi verdi urbani. «In questi giorni» riferisce l’onorevole Naccarato «è giunta la risposta del sottosegretario che focalizza la questione su tre punti. Il primo, è l’approfondimento da parte della Soprintendenza, che ha espresso parere favorevole con prescrizioni, al progetto in ordine alla realizzazione della “promenade” che prevedeva uno sbalzo che alterava i rapporti percettivi tra contesto e corso d'acqua. C’è la necessità» scrive il Ministero «che venga realizzata esclusivamente come percorso a raso, interno alla sponda, privo di elementi verticali, al fine di salvaguardare le attuali modalità di definizione spondale della Roggia». Il secondo aspetto riguarda la funzione scenografica dell'alberatura nella piazza: nel valutare “possibile” l’eliminazione del filare centrale, la Soprintendenza raccomanda che non venga compromessa la funzione architettonica con il completamento del loggiato mancante nell’emiciclo est della Piazza. Infine, terzo punto, ma non di meno importanza, la sospensione da parte del Comune dei lavori, che non sono ancora iniziati, attestata da una nota della Soprintendenza del 17 marzo scorso. «In effetti per il momento il progetto è fermo» conferma il sindaco Zin «Lo avevamo ribadito più volte che era un progetto di riqualificazione ampio, servito per accedere ai contributi regionali. Siccome oggi non vi è l’assoluta certezza sull’entità dei contributi che arriveranno, si procede per priorità di intervento nel centro storico: al momento l’attenzione è sulla sala della filatura dell’ex jutificio».
AGENDA
VENERDI' 6 MAGGIO ORE 18.00 SALA ANZIANI - MUNICIPIO DI PADOVA LEGITTIMA DIFESA: PROPOSTE PD PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI E IL RISPETTO DELLA LEGALITA'

VENERDI' 6 MAGGIO ORE 20.45 VILLA CIRESOLA - MOZECANE (VR) LA MAFIA E' ANCHE DA NOI?

SABATO 7 MAGGIO ORE 9.30 CENTRO CONFERENZE STANGA PIAZZA ZANELLATO PADOVA PER UN'ECONOMIA LIBERA DAL CRIMINE

LUNEDI' 9 MAGGIO ORE 18.00 IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA DEDICATA ALLE VITTIME DEL TERRORISMO PRESENTAZIONE DEL LIBRO DIFENDERE LA DEMOCRAZIA PRESSO CASA DEL POPOLO PONTEVIGODARZERE - PADOVA

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