70 ANNI DI REPUBBLICA 2 GIUGNO 1946 - 2 GIUGNO 2016

L'Unità ha dedicato uno speciale al 70° della Repubblica: riportiamo di seguito l'intervento di Giorgio Napolitano.
L'Unità 2 giugno 2016 pagina 11
L'Unità 2 giugno 2016 pagina 12
LA COMMISSIONE ANTIMAFIA HA APPROVATO ALL'UNANIMITA' LA RELAZIONE SULLA SITUAZIONE DEI COMUNI
La Commissione Antimafia ha approvato all'unanimità la relazione sulla situazione dei comuni, sciolti per fenomeni di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso o sottoposti ad accesso ai sensi dell’art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, di San Sostene (CZ), Joppolo (VV), Badolato (CZ), Sant’Oreste (RM), Platì (RC), Ricadi (VV), Diano Marina (IM), Villa di Briano (CE), Morlupo (RM), Scalea (CS), Finale Emilia (MO), Battipaglia (SA) e Roma Capitale, in vista delle elezioni comunali del 5 giugno 2016.
Per saperne di più leggi i seguenti documenti:
LA STAMPA 1 GIUGNO 2016
CORRIERE 1 GIUGNO 2016
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE
IL PD INVIA UNA SEGNALAZIONE ALL'AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE SUL PROJECT: «RABIN, SENZA IL PARK INTERRATO, IL BANDO DOVEVA ESSERE RIFATTO»
GAZZETTINO 31 MAGGIO 2016
«Se si fa una gara d’appalto poi non si può mettersi d’accordo con il privato che l’ha vinta per cambiarne i termini. Questa rinegoziazione per la giurisprudenza è contraria al principio della concorrenza ed è anche poco trasparente. Segnaleremo il caso all’Autorità nazionale anti corruzione».Il caso è quello della convenzione fra Comune e privati sul restauro del frontone dell’ex Foro Boario di Prato della Valle, contestato ieri dal deputato Pd Alessandro Naccarato e dal capogruppo in consiglio comunale Umberto Zampieri. «La Convenzione approvata nel 2009 prevedeva un project con la ristrutturazione e gestione degli spazi del frontone da parte dei privati insiem alla realizzazione di un parcheggio sotterraneo da 600 posti che ora non si farà più perché il Comune lo ha revocato nel dicembre del 2015». È rimasto un parcheggio in superficie da 490 posti. «Ma questa è una procedura illegittima. Il bando andava rifatto perché ci sarebbero potuti essere altri privati interessati. E poi se si modifica l’oggetto del bando come mai l’unico che può beneficiarne è quello che ha vinto? Non si trasforma una procedura ad evidenza pubblica in trattativa privata. Oltrettutto a leggere il nuovo piano particolareggiato questo avviene su sollecitazione dei privati stessi che hanno, si scrive, rivisto le loro proposte progettuali. È il privato che decide le modifiche?» Altre iniziative ci saranno, dicono i dem, dopo la firma. Per ora siamo al punto che i privati hanno approvato la proposta del Comune che prevede il loro uso esclusivo della piazza per 39 anni e la percentuale del 14 per cento sul fatturato complessivo ovvero sia della sosta che dei canoni dei negozi per l’amministrazione. I lavori dovrebbero cominciare dopo la festa del Santo. Come si è arrivati a questa situazione? Quando Bitonci nell’estate 2014 aveva dichiarato che non si sarebbe più scavato i privati avevano già messo le mani avanti. Se non si fanno più i parcheggi sotterranei c’è la penale da pagare, avevano sottolineato, che è pari al 10 per cento della base di gara, 10 milioni e 34 mila euro. Insomma 1 milione di euro. Ma non basta. Avevano già fatto i conti del "rimborso spese" per il parcheggio sotterraneo, 931mila 013 euro, risultante di 470mila 125 euro per spese tecniche di progettazione, 160mila 888 per le indagini e gli scavi archeologi e 300mila di spese legali per consulenze e istruttorie bancarie e gestione della società dal 2009 al 2015. Dall’altra parte se il Comune non avesse fatto più i parcheggi la Corte dei Conti avrebbe potuto benissimo obiettare che l’interesse pubblico del project-financing si sostiene con la realizzazione del park che poi ritornerà alla città. Se non c’è non si può concedere gratuitamente un’opera pubblica come il frontone dell’ex Foro Boario ad un privato. E dunque l’amministrazione sarebbe stata citata per danni. Ma Zampieri puntualizza: «A noi sembra un esproprio al contrario. Prato della Valle dato senza gara. Ho chiesto i pareri di congruità alla trattativa con un accesso agli atti per capire i numeri dell’operazione ma nessuno me li ha forniti. E resta un sospetto. Siamo sicuri che serva un project per un restauro? Non poteva farlo una società controllata dal Comune?»
Per saperne di più leggi i seguenti documenti:
CORRIERE VENETO 31 MAGGIO 2016
GAZZETTINO 31 MAGGIO 2016
MATTINO DI PADOVA 31 MAGGIO 2016
ABANO E MONTEGROTTO IL PD: «CITTADELLA DELLA SICUREZZA AL I ROC» MATTINO DI PADOVA 29 MAGGIO 2016
La caserma I Roc come cittadella della sicurezza. È il progetto dei candidati sindaco del centrosinistra Monica Lazzaretto (Abano) e Riccardo Mortandello (Montegrotto). «È un punto programmatico», spiega Lazzaretto, «inutile spendere soldi per costruire una nuova caserma dei carabinieri in via Calle Pace. È nostra intenzione spostare al I Roc non solo i carabinieri, ma anche la polizia locale, i vigili del fuoco, la forestale, la protezione civile e tutto quanto fa sicurezza». «Sono in sintonia con Monica Lazzaretto», conferma Mortandello, «e nostra intenzione in futuro spostare al I Roc la caserma dei carabinieri e i vigili, conservando la sede a Montegrotto. Sono tutte considerazione però che devono fare i conti con le possibilità del Comune di Montegrotto e con la situazione effettiva della caserma: bisognerà valutare il degrado dell'edificio». Con la cittadella della sicurezza, Lazzaretto tiene a precisare, «non è nostra intenzione portare al I Roc i profughi. Vogliamo preservare la città termale». Il deputato Pd Alessandro Naccarato aggiunge: «A Padova ci sono già gli hub di Bagnoli e della Prandina, che hanno ancora molti posti disponibili. Pensare che possano arrivare i profughi alle terme è un'ipotesi da scartare». «Gli avversari politici stanno strumentalizzando questo tema», aggiunge la deputata del Pd Vanessa Camani. «Quanto alla caserma, il tetto sta cedendo e, dopo la firma del protocollo d'intesa da parte del sindaco, spetterà ora al Comune sistemarlo».

IL RICORDO DI LUCIANO LAMA
Il 31 maggio 1996 si spegneva a Roma Luciano Lama, partigiano, sindacalista, politico, segretario della Cgil dal 1970 al 1986.
Il ricordo di Giogio Napolitano su L'Unità
AGENDA
LUNEDI' 6 GIUGNO ORE 18.00 CIRCOLO PD ARMISTIZIO LA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE
LUNEDI' 6 GIUGNO ORE 21.00 SALA GIOTTO - VIA ASTICHELLO - PADOVA MAFIE IN VENETO

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