REFERENDUM 4 DICEMBRE 2016
UN SI PER CAMBIARE L'ITALIA
Il referendum del 4 dicembre è un’occasione importante per cambiare il funzionamento delle istituzioni e rafforzare i princìpi della Costituzione. La riforma riguarda la vita di tutti i cittadini e non è un giudizio sul governo né sul PD. La riforma è una risposta chiara e coerente a una lunga stagione di inconcludenza e immobilismo che ha ridotto la fiducia nella politica e nelle istituzioni e rafforza la democrazia contro le derive plebiscitarie e populiste che stanno mettendo in crisi molti Paesi e l’Unione Europea. Il nostro ordinamento si basa sul bicameralismo paritario con due Camere che fanno le stesse cose. Questo sistema causa lentezze, inefficienze, costi eccessivi. L’instabilità politica e istituzionale è una delle cause di debolezza e fragilità del nostro Paese. Da più di 30 anni quasi tutte le forze politiche condividono la necessità di riformare l’ordinamento ma non sono riuscite a farlo: il Parlamento ha cercato di approvare leggi di riforma del bicameralismo dai primi anni ’80 senza successo. La potestà legislativa concorrente tra Stato e Regioni, introdotta nel 2001, funziona male: è causa di confusione, sprechi, paralisi delle decisioni. La riforma non modifica i princìpi fondamentali della Carta e non interviene nella prima parte della Costituzione “Diritti e doveri dei cittadini”; cambia l’organizzazione dello Stato e il funzionamento delle istituzioni per renderle più efficienti e rafforzare così la partecipazione democratica. La riforma è uno strumento per attuare i princìpi costituzionali fondamentali (articoli da 1 a12) e per assicurare la tutela dei diritti sanciti dalla prima parte della Costituzione (articoli da 13 a 54). Ecco i principali contenuti della riforma in estrema sintesi. La rappresentanza si qualifica. Il Parlamento sarà composto da una Camera legislativa, eletta a suffragio universale, titolare del rapporto di fiducia con il Governo, e da un Senato delle autonomie, eletto dai consigli regionali e formato da sindaci e rappresentanti delle regioni indicati dai cittadini. Il superamento del bicameralismo paritario rende più efficaci e più rapide le decisioni. Le leggi ordinarie saranno di competenza della Camera e il Senato avrà titolo di proposta; quelle costituzionali, elettorali, sugli enti locali e sui trattati europei saranno votate dalle due Camere. Il ricorso ai decreti legge sarà limitato alle situazioni effettive di necessità e urgenza. Le garanzie costituzionali aumentano. Le leggi elettorali, compresa quella che sarà in vigore dalle prossime elezioni politiche, saranno sottoposte al vaglio preventivo della Corte costituzionale. Il quorum per eleggere il Presidente della Repubblica sarà più alto. La partecipazione e la democrazia diretta si rafforzano. Per i referendum abrogativi sarà ridotto il quorum. All’attuale 50% degli aventi diritto previsto oggi si aggiungerà un quorum ridotto se le firme saranno 800 mila: il 50% dei votanti alle ultime elezioni politiche. Saranno introdotti i referendum propositivi e di indirizzo e sarà garantito l’esame delle leggi di iniziativa popolare. Inoltre verrà superata l’anacronistica esclusione dal diritto di voto per i 4 milioni di giovani tra i 18 e i 25 anni che oggi non possono votare per il Senato. I costi della politica e delle istituzioni sono ridotti. Diminuiranno i senatori, da 315 a 95, e i costi per il funzionamento del Senato. I bilanci delle Regioni saranno sottoposti al controllo della Corte dei conti e saranno eliminati i costi dei gruppi politici regionali. Il Cnel sarà soppresso. Con l’eliminazione delle Province si completerà la riforma degli enti di area vasta. L’assetto della Repubblica viene riorganizzato. Le questioni strategiche, come l’energia, le infrastrutture, il turismo, la ricerca, diventeranno di competenza esclusiva statale, superando i limiti introdotti con le modifiche del titolo V del 2001. Le Regioni avranno un ruolo più chiaro e, se avranno il bilancio in ordine, potranno svolgere in autonomia maggiori funzioni. Chi vota sì vuole migliorare le istituzioni, vuole le riforme attese da anni; chi vota sì non si rassegna al populismo, all’eterno “benaltrismo” di coloro che si lamentano sempre, criticano tutto e tutti ma alla prova dei fatti non riescono a cambiare le cose. Il risultato del referendum dipende dall’impegno di ciascuno di noi. Per queste ragioni, nelle prossime ore, è importante spiegare le ragioni del sì e i contenuti positivi della riforma.
Per saperne di più leggi gli approfondimenti
L'UNITA' 1 DICEMBRE 2016 - ROMANO PRODI
SOLE24ORE 1 DICEMBRE 2016 - ROMANO PRODI
L'UNITA' 1 DICEMBRE 2016 - RICERCATORI PER IL SI
SOLE24ORE 30 NOVEMBRE 2016 - I COSTI

Riportiamo la pubblicazione sui contenuti della Riforma che abbiamo distribuito in provincia di Padova
PUBBLICAZIONE LE RAGIONI DEL SI'
INFILTRAZIONI MAFIOSE APPELLO AD ALFANO GAZZETTINO DI VENEZIA 25 NOVEMBRE 2016
Le infiltrazioni mafiose nel Veneto orientale arrivano in Parlamento. L'On. Alessandro Naccarato, infatti, assieme ai colleghi del Pd Andrea Martella, Michele Mognato e Sara Moretto, ha firmato una nuova interrogazione che va ad aggiungersi a quella presentata un paio di settimane fa sulla vicenda delle Terme di Caorle. Adesso alle Terme, Naccarato aggiunge i cantieri di Ottava Presa, di Pramaggiore e di Cessalto. Il deputato del Pd chiede al ministro degli Interni, Angelino Alfano, di sapere se e in che modo intenda attivarsi, anche attraverso gli uffici territoriali di governo, per potenziare gli strumenti delle forze dell'ordine per prevenire e contrastare le attività della criminalità organizzata nel Veneto orientale. LEGGI TUTTO
INTRECCI PERICOLOSI A CAORLE INTERROGAZIONE IN PARLAMENTO POSSIBILI LEGAMI CON LA ’NDRANGHETA NEI PROGETTI TURISTICI E IMMOBILIARI DI OTTAVA PRESA E PRAMAGGIORE QUATTRO PARLAMENTARI DEL PD SOLLECITANO CHIARIMENTI AL MINISTRO DELL’INTERNO LA NUOVA VENEZIA 25 NOVEMBRE 2016
Le villette di Caorle e la criminalità organizzata finiscono in un’interrogazione presentata al ministro dell’Interno da quattro parlamentari del Pd. Primo firmatario è Alessandro Naccarato, componente della commissione Antimafia. Le altre firme sono di Michele Mognato, Andrea Martella e Sara Moretto. Nella sostanza i deputati del Pd vogliono capire che legami ci sono tra la ’ndrangheta e alcune operazioni turistico-immobiliari che si tenta di far passare a Caorle e Pramaggiore. Scrive nell’interrogazione Naccarato: «Nell’ambito delle indagini sull’attività della criminalità organizzata mafiosa in Emilia Romagna e in Veneto, i carabinieri di Fiorenzuola d’Arda hanno raccolto importanti elementi relativi agli interessi della ’ndrangheta nei Comuni di Caorle, Pramaggiore e Cessalto. LEGGI TUTTO
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APPROVATA LA LEGGE DI BILANCIO 2017
La Camera dei Deputati ha approvato la legge di Bilancio per il 2017. Il provvedimento è pensato per un'Italia più competitiva, più giusta e più solidale. Crescono gli investimenti a sostegno della crescita, diminuiscono le tasse, prosegue il miglioramento dei conti dello Stato. Con questa legge di Bilancio si offre una possibilità a chi ci prova e una mano a chi non ce la fa.
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SCHEMA DEI CONTENUTI DIVISI PER MATERIA
TESTO DEL PROVVEDIMENTO
DOSSIER DI APPROFONDIMENTO
VIDEO SULLA LEGGE DI BILANCIO
AGENDA
GIOVEDI' 1 DICEMBRE ORE 21.00 AUDITORIUM - VIA DON MILANI - VILLATORA DI SAONARA
BASTA UN SI
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