«‘NDRANGHETA E CAMORRA: ALTRE CONFERME IN VENETO»
Negli ultimi giorni le autorità hanno emesso diversi provvedimenti che confermano la presenza delle organizzazioni criminali in Veneto. Il 10 Febbraio il Prefetto di Treviso, sulla base delle informazioni acquisite dalla Guardia di Finanza, ha adottato cinque informazioni interdittive antimafia nei confronti di altrettante imprese della Marca riconducibili ad un soggetto, originario della provincia di Caserta residente nella Provincia di Treviso, vicino alla camorra.
Lunedì 13 febbraio le forze dell’ordine hanno eseguito un’ordinanza della Direzione distrettuale antimafia di Venezia contro 36 persone indagate per associazione mafiosa, estorsione, rapina, usura, frode fiscale. L’ordinanza approfondisce la situazione di alcune persone residenti e operanti in Veneto, associate alla ’ndrangheta, che furono arrestate nel gennaio 2015 nell’operazione Aemilia. Quell’indagine infatti ha consentito di scoprire, e poi di accertare con le prime sentenze, la presenza articolata della ‘ndrangheta in Veneto.
Questi provvedimenti confermano gli allarmi più volte lanciati in passato sul progressivo radicamento delle mafie in Veneto e le modalità operative delle organizzazioni criminali per inserirsi nel nostro tessuto economico con la complicità e l’aiuto di imprenditori e professionisti locali.
LE MANI DEI CASALESI SULLA MARCA, CINQUE AZIENDE INTERDETTE DAL PREFETTO CORRIERE VENETO 11 FEBBRAIO 2017
La camorra bussa (ancora) a Nordest ma questa volta trova chi le sbarra la strada. Da tempo si parla delle infiltrazioni mafiose in Veneto, territorio considerato appetibile per le organizzazioni criminali interessate a espandere i loro traffici e a insinuarsi, dietro alla facciata di imprese regolari, nelle pubbliche amministrazioni. Nella Marca Trevigiana, tuttavia, finora si era rimasti nell’alveo del rischio potenziale con segnali mai andati oltre la soglia di attenzione. Ora però anche qui si è passato il segno: prefettura e guardia di finanza hanno alzato le paratie su cinque società che, seppure in modo non diretto, sarebbero collegate al clan dei Casalesi. Per la prima volta, infatti, la Prefettura di Treviso ha emesso cinque «informazioni interdittive» nei confronti di imprese che operano nel Montebellunese e che risultano essere tutte riconducibili a un unico soggetto originario della provincia di Caserta, ritenuto «per le sue abituali frequentazioni, vicino al clan dei Casalesi». Si tratta di un provvedimento che rientra nelle misure preventive antimafia, e che porta alla revoca delle licenze e al blocco delle attività. Le misure riguardano: un ristorante, una concessionaria d’auto, un’impresa edile, un commercio all’ingrosso e un negozio di calzature dislocate nel Montebellunese. A emetterle il prefetto Laura Lega, sulla base delle indagini condotte dal gruppo interforze che si occupa di monitorare il rischio di infiltrazioni mafiose per attività economiche e appalti pubblici. Nel mirino è finito, un 43enne casertano, residente a Montebelluna dove ha gestito una concessionaria di auto con la quale era però finito nei guai per varie irregolarità che l’avevano portato a cessare l’attività. Da allora, come imprenditore è scomparso dalle banche dati ma, secondo il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza: «Ha continuato a operare – spiega il colonnello Fabio Marco Vetrano -, avvalendosi di teste di legno, extracomunitari dipendenti delle stesse imprese o soggetti senza la minima capacità imprenditoriale, che accettavano il ruolo di amministratori delle società che era però solo lui a gestire. L’indagine ha anche portato ad accertare su di lui, significativi elementi (contatti e frequentazioni) sintomatici di contiguità con ambienti della criminalità organizzata di stampo camorristico». Immediata quindi la decisione di revocare la licenza con la misura interdittiva che di fatto blocca l’attività delle imprese e vanifica la possibilità di iscriversi nella «white list», ossia nell’elenco provinciale dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazioni mafiose. Iscrizione necessaria per concorrere ad appalti pubblici. Allo stato, nessuna delle imprese aveva presentato richiesta per l’iscrizione all’elenco e quindi nessuna aveva preso parte a gare pubbliche. «Non ci sono elementi per dire che gruppi criminali si siano insediati già nella Marca – spiega il capo di gabinetto della prefettura Gaetano Tufariello -. E il risultato dell’operazione lo conferma, perché la soglia di attenzione è così alta da consentirci di bloccare eventuali tentativi sul nascere». Mantenere l’attenzione altissima è il monito invece che arriva anche dai deputati del partito democratico Alessandro Naccarato, Floriana Casellato e Simonetta Rubinato: «È necessario proseguire nel lavoro di prevenzione e contrasto delle mafie intrapreso dal Prefetto - hanno scritto i tre - non sottovalutando questo fenomeno di proporzioni molto preoccupanti».
Per saperne di più leggi gli approfondimenti:
Gazzettino 14 Febbraio 2017
Corriere Veneto 14 Febbraio 2017
Mattino di Padova 14 Febbraio 2017
Mattino di Padova 15 Febbraio 2017
DECRETO BANCHE: TUTELA DEI RISPARMIATORI E MIGLIORE ACCESSO AL CREDITO
La Camera ha approvato in via definitiva la conversione in legge del decreto Banche con cui si dispongono interventi finalizzati a tutelare il risparmio e per intervenire sulla liquidità e sul patrimonio delle banche.
Nel corso degli ultimi anni, il sistema bancario italiano è stato sottoposto a condizioni di crescente difficoltà, legate a molteplici fattori: la prolungata recessione, che ha portato a una significativa contrazione economica e ha avuto come conseguenza l'aumento delle insolvenze delle imprese e l’aumento significativo di crediti deteriorati, i tassi di interesse molto bassi che ha portato una diminuzione della redditività delle banche, da ultimo una struttura dei costi molto rigida.
Il decreto consente al Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) di erogare, con diverse modalità e nel rispetto delle regole europee sugli aiuti di Stato alle banche, sostegno pubblico alle banche italiane in esito delle prove di stress effettuate a livello nazionale, dell’Unione europea e del Meccanismo di vigilanza unico (Single Supervisory Mechanism – SSM).
In particolare:
- per quanto riguarda gli interventi per garantire la liquidità, il Tesoro potrà rilasciare alle banche che lo chiedono una garanzia su nuove obbligazioni da emettere, a fronte del pagamento di una commissione. Grazie alla garanzia pubblica, le obbligazioni emesse dalle banche presenteranno per il sottoscrittore il grado di rischio dello Stato e non quello della banca emittente. In questo modo le banche potranno avere accesso al mercato anche se sottoposte a tensioni e reperire le risorse finanziarie di cui avessero bisogno a condizioni analoghe a quelle dello Stato italiano. - relativamente agli interventi per rafforzare il patrimonio, le banche che solo nello scenario avverso di una prova di stress presentino una carenza patrimoniale possono chiedere una ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato. Per beneficiare dell'intervento pubblico la banca sarà tenuta a preparare un programma di rafforzamento patrimoniale da sottoporre all’approvazione della Banca Centrale Europea. In conformità al quadro normativo europeo sulla gestione delle crisi e sugli aiuti di Stato, l’intervento di ricapitalizzazione precauzionale non comporta in questo caso l’avvio di una procedura di risoluzione, né l’applicazione delle disposizioni sul cosiddetto bail-in ; - infine, con riguardo allo schema di tutela dei risparmiatori, il decreto legge contempla la possibilità che la banca interessata da una ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato, che comporta la conversione delle obbligazioni subordinate in azioni, offra obbligazioni non subordinate in cambio delle azioni frutto della conversione. Il Tesoro può acquistare tali azioni. Al termine della procedura di compensazione orientata a tutelare i risparmiatori, coloro che inizialmente detengono obbligazioni subordinate si troverebbero quindi a possedere obbligazioni non subordinate.
Per il finanziamento di queste operazioni viene creato un fondo con una dotazione di 20 miliardi di euro, al quale il Governo potrà attingere per i singoli interventi sul capitale e sulla liquidità.
E' inoltre prevista l’estensione del range di azione ai rimborsi delle quattro banche poste in risoluzione creando le condizioni per l'estensione dei termini per chiedere i rimborsi da parte degli obbligazionisti azzerati, fino al 31 maggio 2017. È stata ampliata la platea dei risparmiatori che potranno chiedere il rimborso forfetario con procedura gratuita, allargandola anche al coniuge e ai parenti fino al secondo grado, ed escluso il corrispettivo pagato per i bond dal calcolo del patrimonio mobiliare che ha un tetto di 100.000 euro;
Sono state infine introdotte norme, che raccolgono l’ampio lavoro svolto dalla Commissione finanze della Camera, per favorire la diffusione dell'educazione finanziaria e creare le condizioni affinché i cittadini siano più consapevoli nel rapporto con il mondo economico-finanziario.
Per saperne di più leggi gli approfondimenti
Testo del provvedimento
Dossier di approfondimento Gruppo PD
LEGGE ELETTORALE
Nel dibattito seguito al Referendum si impone con forza una riflessione sulla legge elettorale che dovrà regolare l'elezione del Parlamento garantendo rappresentatività e possibilmente stabilità del Governo. Su un tema così delicato appare utile offrire questo contributo.
Per saperne di più leggi gli approfondimenti:
Repubblica 16 Febbraio 2017
IN VISTA DEL CONGRESSO
In questi giorni si è discusso molto del congresso del PD e della natura che questo strumento democratico dovrebbe avere nella fase che attraversiamo. Su questi temi è intervenuto il filosofo Salvatore Veca e appare utile riportare qui di seguito il testo della sua intervista.
Per saperne di più leggi gli approfondimenti:
L'Unità 16 Febbraio 2017
CITTA' PERIFERIE E MIGRANTI
Nella fase di avvicinamento alle elezioni amministrative, dopo un dibattito molto acceso sulle recenti migrazioni appare utile offrire questo spunto di riflessione apparso sul L'Unità.
Per saperne di più leggi gli approfondimenti:
L'Unità 16 Febbraio 2017
IDEE PER PADOVA IL COMUNE A SERVIZIO DEI CITTADINI. PROPOSTE PER AUMENTARE LA TRASPARENZA E L'EFFICIENZA DEL COMUNE DI PADOVA GIOVEDI' 16 FEBBRAIO ORE 21.00 SALA NASSIRYA - PIAZZA DEI SIGNORI - PADOVA

CONVEGNO SULLA POLIZIA LOCALE VENERDI' 17 FEBBRAIO ORE 9.00 HOTEL CRYSTAL, VIA BARATTA NUOVA, 1 - PREGANZIOL (TV)
L'INFLUENZA DEL PENSIERO DI GRAMSCI E ROSSELLI IN EUROPA VENERDI' 17 FEBBRAIO ORE 20.45 SALA ANZIANI - MUNICIPIO DI PADOVA

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