LA CAMERA APPROVA IL DECRETO MILLEPROROGHE
La Camera dei Deputati ha convertito definitivamente in legge il decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, comunemente conosciuto come “Decreto Milleproroghe”. Il provvedimento coinvolge molti settori e dispone per esempio la proroga dell’indennità di disoccupazione per i co.co.co. scaduta a fine dicembre; la proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici; alcune norme antiterrorismo; la proroga di una serie di misure a favore delle aree colpite dal terremoto, come la sospensione delle rate dei mutui e quella per il pagamento delle imposte sui redditi da fabbricati, la stabilizzazione dei precari dell’Istat, dell’Istituto superiore di sanità e dell’Antitrust, l’assunzione di 887 agenti della polizia penitenziaria, le misure in favore dei pensionati e le norme antievasione. Per comprendere meglio gli interventi contenuti nel decreto è utile analizzare il Dossier in allegato che affronta i seguenti argomenti:
- ASSUNZIONI E PROROGHE DELLE GRADUATORIE NEI CONCORSI PUBBLICI - LAVORO - ISTRUZIONE - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - ENTI TERRITORIALI - EDITORIA - CRISI INDUSTRIALI - COOPERAZIONE INTERNAZIONALE - GIUSTIZIA - TUTELA DEL TERRITORIO - TERRITORI COLPITI DAL SISMA - COMMERCIO E SVILUPPO ECONOMICO - AMBIENTE - AGRICOLTURA - SANITÀ - TRASPORTI - TURISMO E BENI CULTURALI - FISCO
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Testo del provvedimento
Dossier di approfondimento Gruppo PD
Sole 24 Ore 23 Febbraio 2017
PROTESTA TAXI E AMBULANTI I 5 STELLE CON L'ESTREMA DESTRA
La protesta dei Tassisti e ambulanti contro il rinvio della disciplina del settore contenuta nel Decreto Milleproroghe ha bloccato la città di Roma sfociando, nella giornata di martedì, in disordini e violenze. I manifestanti hanno invaso piazza Montecitorio e preso d'assalto la sede PD del Nazareno inneggiando apertamente al fascismo con atti che sono stati ripresi da tutte le testate giornalistiche. Nel mezzo dei cortei hanno avuto luogo pestaggi e diversi atti di violenza cui sono seguiti anche arresti di alcuni protagonisti di questi fatti. Il Sindaco di Roma ha dichiarato di sostenere i manifestanti mentre altri esponenti del Movimento 5 Stelle soffiavano sulla protesta da giorni attraverso i mezzi di comunicazione. Si tratta di una presa di posizione gravissima che esplicita la vicinanza del Movimento all'estrema destra violenta. Una posizione inaccettabile da parte di figure che rappresentano le istituzioni che però contribuisce a svelare ogni dubbio sulla natura dei 5 Stelle.
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REPUBBLICA 22 FEBBRAIO 2017
CORRIERE DELLA SERA 22 FEBBRAIO 2017
L'UNITA' 22 FEBBRAIO 2017
CORRUZIONE ALLE TERME: UN ALTRA IMPORTANTE SENTENZA DELLA MAGISTRATURA
Dopo le ultime vicende della tangentopoli delle Terme che hanno coinvolto i sindaci di Abano Terme e Montegrotto la Magistratura ha emesso un'altra importante sentenza sul caso di truffa della società Acquamarina sul quale avevo presentato un'interrogazione parlamentare al Governo nel Dicembre 2013. La Srl di proprietà di Luca Scarpa ed Enrico Cesaro aveva venduto a all’allora sindaco Luca Claudio un appartamento a Montegrotto per 65 mila euro, metà del prezzo di mercato, per ottenere i permessi di costruzione. La società Acquamarina è fallita nel 2013 con un buco di circa 7 milioni di euro, lasciando incompiuto un piano edilizio a Giarre di Abano nel quale dovevano sorgere 17 unità immobiliare, molte delle quali incompiute.
CASE CON TRUFFA, PATTEGGIANO IN DUE. ABANO TERME. EPILOGO DELLA ACQUAMARINA SRL, COINVOLTA NELLE TANGENTI ALLE TERME. MATTINO DI PADOVA 23 FEBBRAIO 2017
Bancarotta fraudolenta, truffe aggravate dall’aver provocato un danno di rilevante gravità (tre contestazioni) e insolvenza fraudolenta: davanti al gup padovano Tecla Cesaro hanno chiuso il conto con la giustizia Luca Scarpa, 40 anni di Abano amministratore unico della società immobiliare Acquamarina srl , ed Enrico Cesaro, 61 pure di Abano, amministratore di fatto della srl. Entrambi hanno patteggiato: il primo (Scarpa, difensore l’avvocato Biagio Pignatelli) 2 anni e 6 mesi di carcere; il secondo (Cesaro, difensore il penalista Massimo Malipiero) 2 anni e 10 mesi. Nel 2013 il fallimento di Acquamarina con un buco di 7 milioni di euro. Secondo le risultanze dell’inchiesta coordinata dal pm Emma Ferrero, Acquamarina si sarebbe accollata ben 439 mila euro di debiti di altre società, liberandosi di immobili di sua proprietà attraverso cessioni a compensazione di forniture ottenute per centinaia di migliaia di euro. Non solo. Alle spalle la società ha lasciato incompiuto un piano edilizio a Giarre, frazione di Abano, tra le vie Roveri e Podrecca, in un’area in cui erano state previste 17 unità immobiliari. Tre abitazioni sarebbero state vendute con un contratto preliminare ad almeno due aspiranti proprietari nonostante il pagamento di una caparra (da parte del primo acquirente) tra i 40 e i 50 mila euro. L’insolvenza fraudolenta, invece, si è concretizzata in quanto i due avevano contratto un’obbligazione con il proposito di non adempierla vista la pesante situazione economica della società: tra l’aprile e il giugno 2013, dissimulando lo stato di insolvenza di Acquamarina, avevano commissionato lavori edili e l’acquisto di materiale a Mgr srl rilasciando in pagamento assegni e cambiali per 15 mila euro. Eppure sapevano che non sarebbero stati in grado di saldare il conto. I due amministratori dell’immobiliare Acquamarina erano rimasti coinvolti come indagati (ma anche come vittime) nell’inchiesta sulla corruzione alle Terme di cui è stato protagonista l’ex sindaco Luca Claudio. Secondo gli inquirenti avevano venduto a Claudio un appartamento a Montegrotto per 65 mila euro, metà del prezzo di mercato, per ottenere dei permessi di costruzione. Tuttavia il giudice li ha prosciolti dalle accuse.
IMMOBILI A GIARRE: IN DUE PATTEGGIANO. GLI EX AMMINISTRATORI DI ACQUAMARINA ERANO ACCUSATI DEI REATI DI BANCAROTTA E TRUFFA GAZZETTINO 23 FEBBRAIO 2017
I due ex amministratori di Acquamarina il pasticciere Luca Scarpa di 40 anni e l'impresario Enrico Cesaro di 60 anni, ieri, hanno patteggiato 2 anni e 6 mesi il primo e 2 anni e 10 mesi il secondo. Entrambi erano accusati dei reati di bancarotta e truffa. In particolare di una decina di episodi di bancarotta e di quattro truffe, nell'ambito della disastrosa operazione immobiliare di Giarre, dove tra via Roveri e via Podrecca dovevano essere realizzate diciassette unità abitative. Acquamarina fallì producendo un buco di 7,5 milioni di euro, ma soprattutto lasciando a piedi numerose famiglie, con case rimaste da completare e in molti casi pagate una seconda volta. Pasticciere e impresario hanno rastrellato centinaia di migliaia di euro con operazioni immobiliari e finanziarie illecite a scapito di clienti, fornitori e istituti di credito mediante l'utilizzo di un dedalo di società, tutte riconducibili alla coppia. I due, difesi dall'avvocato Massimo Malipiero, sono stati tra i primi a confessare le mazzette a Luca Claudio. Per il cambio di destinazione d'uso di una palazzina a Mezzavia nel 2009 erano stati costretti ad intestare ad Rls un appartamento al prezzo di 65 mila euro, a fronte di un valore commerciale di 115 mila euro. Due anni dopo, per sbloccare i permessi di un'operazione immobiliare ad Abano, avevano dovuto sborsare 7 mila euro in contanti, consegnati a mano nell'ufficio del primo cittadino a Villa Bassi. Il pasticciere Scarpa e l'impresario Cesaro, già amministratori di Acquamarina Srl fallita il 18 luglio 2013, avrebbero dovuto consegnare a Claudio una mazzetta da 60 mila euro, ma il crac della società aveva mandato all'aria i piani del primo cittadino. Al processo i due soci sono arrivati nella scomoda veste di imputati, ma se la sono cavata senza un graffio. Il giudice li ha prosciolti entrambi perché il fatto contestato non è più previsto dalla legge come reato.
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INTERROGAZIONE 4-02941 DEL 12 dicembre 2013
MATTINO DI PADOVA 13 DICEMBRE 2017
ASSEMBLEA ISCRITTI PD GIOVEDI' 23 FEBBRAIO ORE 21.00 SEDE PD - PIAZZETTA FORCELLINI - PADOVA
ESTREMISMI, RADICALIZZAZIONE DI MATRICE JIHAIDISTA, TERRORISMO: QUALI PERICOLI PER L'EUROPA VENERDI' 24 FEBBRAIO ORE 18.00 SALA PALADIN - MUNICIPIO DI PADOVA

COSA SUCCEDE IN ITALIA DOPO IL REFERENDUM? VENERDI' 24 FEBBRAIO ORE 20.45 SALA DEL MUNICIPIO DI ALBIGNASEGO - VIA MILANO

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