
ALCUNE BUONE RAGIONI PER VOTARE PD E SERGIO GIORDANI
1. Il candidato Sindaco Sergio Giordani e il Partito Democratico hanno presentato un programma amministrativo serio, concreto e in grado di affrontare i problemi di Padova indicando prospettive di crescita e di sviluppo. 2. Bitonci e la destra hanno governato male condannando Padova all’immobilismo, perdendo importanti opportunità e introducendo un metodo autoritario e clientelare attento più agli interessi dei privati che al bene pubblico. Per spiegare i danni causati dall’amministrazione della destra è sufficiente ricordare la perdita di significativi finanziamenti nazionali per la riqualificazione urbana e per il trasporto pubblico; il tentativo, per ora scongiurato, di realizzare un’enorme speculazione edilizia a Padova est con il pretesto del nuovo ospedale; la gestione inconcludente e attenta agli interessi di alcuni soggetti privati sugli impianti sportivi del Plebisicito, sul PP1, su Piazza Rabin. E’ utile ricordare che sulla sicurezza - uno dei cavalli di battaglia di Bitonci nel 2014 - l’amministrazione non ha fatto nulla e, anziché collaborare con le istituzioni e ascoltare le esigenze dei cittadini, ha preferito creare conflitti inconcludenti. Inoltre l’amministrazione ha indebolito il ruolo della polizia locale, attraverso la nomina di un comandante di fiducia proveniente da Cittadella, attento più a eseguire gli ordini del sindaco che a svolgere con efficacia il controllo del territorio e le funzioni amministrative.
Il programma amministrativo di Giordani e del PD cerca di disegnare un’idea di città che guarda al futuro e propone risposte concrete alle situazioni di disagio e difficoltà economiche e sociali determinate dalla lunga crisi economica che ha segnato l’Europa e l’Italia negli ultimi 10 anni. E’ necessario prendere atto che la fase espansiva di sviluppo, fondata soprattutto sull’edilizia e sull’espansione commerciale e sui relativi investimenti finanziari, si è conclusa lasciando una pesante eredità di crisi aziendali, fallimenti, generale impoverimento. La fine di questa fase è rappresentata da alcuni luoghi simbolici: la torre dell’Interporto; gli spazi abbandonati di Padova est, tra i quali il celebre lago; i numerosi negozi vuoti del centro storico; l’area del PP1; la Fiera di Padova e il cantiere fermo del Centro congressi. La torre dell’Interporto è uno scheletro incompleto, realizzato, in società con l’Interporto stesso, per iniziativa di un pregiudicato con capitali di provenienza sconosciuta, oggetto di indagini e di un provvedimento di sequestro cautelare. L’impresa che lo ha realizzato è fallita. Padova est è da anni oggetto di speculazioni immobiliari, l’ultima sul nuovo ospedale, causate da previsioni di crescita sbagliate e dalla bolla finanziaria alimentata dagli istituti di credito E’ in corso una desertificazione del centro storico, favorita da affitti eccessivi, da numerosi centri commerciali sorti attorno a Padova, dal generale impoverimento. L’area del PP1 è abbandonata. Il progetto sbagliato di realizzare là edilizia di lusso ha provocato il fallimento di alcune tra le principali aziende di costruzioni e il rischio di fenomeni illegali. La Fiera è in crisi da anni; molti capannoni sono sottoutilizzati; il Centro congressi è fermo. Questi luoghi indicano, in modo più chiaro e più efficace di tanti discorsi, la fine di un’epoca, il fallimento delle promesse di Bitonci, i rischi che alcune zone possano diventare prede di interessi illeciti e speculativi, la necessità di ripensare le funzioni della città.
Alcune proposte di Giordani e del PD
Solidarietà La crisi ha colpito maggiormente i giovani e gli anziani che oggi sono più deboli di fronte alle difficoltà e ai problemi posti da una società multiculturale e competitiva. Bisogna aiutare le persone in difficoltà e ricostruire un tessuto sociale fondato sulla solidarietà e sull’inclusione. L’assistenza e l’accoglienza devono diventare occasioni di crescita e di sviluppo. Il programma propone di aumentare le risorse per: - servizi per l’infanzia e asili nido; - famiglie numerose, con anziani non autosufficienti e con persone diversamente abili; - limitare i prezzi degli affitti per le giovani coppie; - assistenza domiciliare; - centri diurni territoriali; - orti di quartiere con riserva per anziani e persone in difficoltà economiche;
Il programma propone anche di promuovere la collaborazione attiva degli anziani nel controllo e nella sorveglianza del territorio e degli spazi pubblici con uno specifico progetto di formazione e con idonei strumenti tecnologici; favorire l’accoglienza diffusa dei profughi coinvolgendo le associazioni e il privato sociale; potenziare le politiche di integrazione e responsabilizzazione dei cittadini stranieri; promuovere forme di rappresentanza democratica delle comunità straniere.
Per finanziare questi interventi è necessaria una riduzione della spesa della struttura comunale mediante un progetto di riorganizzazione.
Ricerca e cultura A Padova esiste uno straordinario patrimonio di conoscenze e di ricchezze cresciuto attorno e insieme all’Università, alla sanità, alla ricerca e al mondo dell’istruzione. Giordani e il Pd propongono di valorizzare e sostenere con determinazione questo patrimonio che deve diventare uno strumento di creazione di reddito e di occasioni occupazionali per i giovani. La scuola svolge un ruolo educativo e formativo fondamentale per le generazioni future e favorisce l’integrazione dei giovani stranieri che cresceranno e lavoreranno in Italia. Giordani e il Pd propongono di sostenere l’istruzione e la formazione professionale, insieme alle istituzioni scolastiche, alla Camera di Commercio e alla Regione, e di rendere il Comune il soggetto promotore di progetti di alternanza scuola-lavoro per favorire l’incontro tra domanda e offerta occupazionale per i giovani.
Il nuovo ospedale e la città della salute In tutti i paesi occidentali gli investimenti nella sanità, nell’assistenza e nella cura delle persone, nella ricerca e nella tecnologia medica offrono importanti prospettive di sviluppo e crescita legate all’allungamento della vita media e della maggiore attenzione alla qualità della vita. Per questo Giordani e il Pd propongono di potenziare il livello di eccellenza dell’assistenza sanitaria e della ricerca medica realizzando gli interventi necessari a mantenere efficiente l’ospedale nel sito attuale assicurando prestazioni e servizi di qualità. La realizzazione della nuova pediatria all’interno dell’area ospedaliera va in questa direzione. Bisogna chiudere un dibattito inconcludente aperto da 11 anni. Insieme agli interventi per l’ospedale nel sito attuale è fondamentale potenziare lo Iov e l’ospedale S. Antonio, che sono parte integrante, anche sul piano logistico, del sistema sanitario padovano. Per questo Giordani e il Pd propongono: l’espansione dello Iov nell’area limitrofa attraverso investimenti infrastrutturali, anziché a Castelfranco o in altri centri fuori Padova; il completamento dei piani di sviluppo dell’ospedale S. Antonio. In questo modo Padova può migliorare la qualità dell’assistenza e della cura delle persone e si danno prospettive certe alla scuola medica, ai numerosi professionisti, ai giovani studenti e specializzandi, alle strutture di ricerca, ai cittadini. La scelta di investire nelle strutture attuali consente finalmente di rivedere in modo organico la viabilità dell’area e di realizzare la progettata linea del tram dalla stazione fino a Voltabarozzo attraverso via Giustiniani: in questo modo le strutture ospedaliere diventano facilmente accessibili ed è possibile programmare una riduzione del traffico automobilistico nella zona. Questa scelta deve essere accompagnata dalla progettazione, insieme all’Università, di una città della salute, della ricerca, della scienza medica che colleghi le aree e le strutture sanitarie e universitarie comprese tra il S.Antonio, l’ospedale civile, lo Iov, gli istituti universitari del Portello lungo il Piovego e lungo via San Massimo, la palazzina servizi, gli uffici e il punto prelievi ed esami di via degli Scrovegni, una parte della Fiera fino al Parco Europa e alla Stanga. Il progetto consente di ripensare le funzioni del quartiere di via Anelli e del quartiere fieristico che possono diventare aree per realizzare alloggi e servizi per studenti, e per potenziare il diritto allo studio e le strutture didattiche e di ricerca dell’università. La realizzazione della progettata linea di tram dalla stazione fino al parcheggio della Fiera e della nuova linea dalla stazione fino a Voltabarozzo consentono di ridurre il traffico automobilistico e l’inquinamento in zone oggi congestionate e di rendere facilmente accessibili alla popolazione le strutture di cura e assistenza.
Riconversione edilizia e patrimoniale La fine della fase espansiva deve essere accompagnata da una riconversione urbanistica ed edilizia salvaguardando il territorio ed evitando sprechi di risorse e di spazi. Il programma di Giordani e del Pd propone di rivedere gli strumenti urbanistici per ridurre l’edificabilità. Inoltre prevede di ridurre allo stretto necessario e alle funzioni essenziali del Comune le partecipazioni patrimoniali comunali con uno specifico piano che preveda l’uscita del Comune dalla Zip, dal Maap, da Telerete, dall’Interporto e da Fiera immobiliare. Le risorse derivanti dalle vendite devono essere investite per sostenere gli investimenti per la città della salute.
Il modello di amministrazione In questi anni la struttura amministrativa si è indebolita, ha perso efficienza, ha manifestato scarsa autonomia dalle pressioni politiche e imprenditoriali. Le sentenze del tar che hanno bocciato le scelte comunali sul piano del commercio, sulle unioni civili, contro la diffusione del virus ebola, sugli orari di apertura di alcuni locali pubblici indicano scarsa competenza e scarsa indipendenza dalla Giunta di alcuni dirigenti comunali. La situazione è aggravata dal conferimento di incarichi dirigenziali sulla base di rapporti fiduciari per l’appartenenza politica anziché per le competenze. L’intervento dell’Anac sulla nomina del presidente di Aps holding e amministratore delegato di Telerete conferma un quadro allarmante. Il programma di Giordani e del Pd propone di approvare un nuovo piano anticorruzione per aumentare i controlli interni sulle procedure di gara per gli appalti di servizi e lavori. In particolare deve essere aumentata la formazione del personale e i controlli per la predisposizione dei bandi di gara per prevenire il ricorso alle offerte anomale, agli eccessi di ribasso, e ad altri fenomeni che incidono sui costi e sui tempi di realizzazione delle opere come dimostrano le vicende del Centro congressi della Fiera. Servizi e appalti devono essere aperti alla concorrenza mediante procedure di gara ad evidenza pubblica per ottenere costi minori e qualità migliore. Devono essere evitati gli affidamenti diretti, come nel caso della riscossione delle multe, la frammentazione degli appalti e le modifiche dei progetti dopo le procedure di gara, come nel caso del parcheggio di Piazza Rabin. Il programma di Giordani e del Pd propone di introdurre elementi di forte discontinuità nella gestione amministrativa riportando al centro della pubblica amministrazione il cittadino utente, riducendo i costi della struttura comunale e valorizzando le numerose professionalità presenti. Deve essere predisposto un piano di riorganizzazione del Comune con i seguenti punti: eliminare i contratti esterni di tipo fiduciario e di consulenza che favoriscono il clientelismo e aumentano i costi, ridurre i settori con accorpamenti funzionali e ridurre il numero dei dirigenti, promuovere la formazione interna, introdurre seri criteri di valutazione della produttività. Deve essere riorganizzata la polizia locale. Il comandante deve essere scelto in base alle competenze effettive all’interno della struttura comunale e non sulla base del rapporto fiduciario con il Sindaco. Deve essere potenziato il controllo del territorio con le funzioni proprie della polizia amministrativa: commercio, viabilità, cantieri, edilizia.
Per risolvere in modo concreto i problemi delle persone in difficoltà servono amministratori seri e competenti. Giordani e il Partito Democratico hanno proposto un programma concreto e innovativo.
Per ridare dignità e futuro alla nostra città, per avere un’amministrazione trasparente e efficiente, è necessario cambiare pagina e votare per Giordani sindaco e per il Partito Democratico.
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DOMANI 9 GIUGNO ORE 18.30 ANDREA ORLANDO CON SERGIO GIORDANI PIAZZETTA FORCELLINI - PADOVA VI ASPETTIAMO!
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«CRIMINALITÀ AL TRONCHETTO SERVE LA CASERMA DEI CARABINIERI» IL GAZZETTINO 7 GIUGNO 2017
Il Tronchetto arriva in Parlamento. Tre deputati - Alessandro Naccarato, Andrea Martella e Michele Mognato - hanno infatti presentato una interrogazione al Ministro dell'interno, Marco Minniti. I tre vogliono sapere se il Governo intenda o no intervenire in una situazione gravemente coMpromessa dal punto di vista della legalità anchE per la persistente assenza di un intervento da parte del Comune. «In quest'area, dove arrivano ogni anno milioni di turisti con autobus o mezzi propri che raggiungono Venezia, sono presenti persone, i cosiddetti intromettitori, che avvicinano i turisti stessi e li accompagnano verso imbarcazioni private per condurli in centro storico o alle isole dell'estuario. L'attività, solo in parte regolamentata, alimenta un giro d'affari di milioni di euro all'anno», scrivono Mognato, Martella e Naccarato nell'interrogazione, avvertendo che «la gestione illegale dei flussi turistici è da tempo oggetto degli interessi di gruppi criminali. In passato erano presenti persone collegate all'associazione mafiosa, nota come mafia del Brenta, guidata da Felice Maniero, poi si sono attivati gruppi guidati da Otello Novello che ancora oggi controllano larga parte dei flussi turistici». I deputati ricordano che di recente Otello Novello «è stato rinviato a giudizio dalla direzione distrettuale antimafia di Venezia per concorso esterno in associazione mafiosa per aver favorito e aiutato Vito Galatolo. Si tratta di un capomafia che nel 2012 si era trasferito a Mestre per essere poi assunto in una società proprio di Novello»,Ebbene, scrivono i tre deputati, «dalle vicende sopra riportate sembrerebbe essere in corso un conflitto per controllare la gestione dei flussi turistici e questo conflitto vedrebbe l'interesse di persone in relazione con organizzazioni criminali». Un motivo in più perché sia realizzata la caserma dei carabinieri che aspetta solo il via libera del Comune. Andrea Martella, Michele Mognato e Alessandro Naccarato chiedono quindi a Minniti «in che modo intenda attivarsi per contrastare i fenomeni di illegalità e le conseguenti evasioni fiscali e la presenza della criminalità organizzata nei flussi turistici del Tronchetto, nonché per prevedere al più presto un presidio dell'arma nella progettata caserma dei carabinieri nell'isola Nova del Tronchetto».
TRONCHETTO. IL CASO CASERMA IN PARLAMENTO CORRIERE VENETO 7 GIUGNO 2017
Il caso Tronchetto arriva in Parlamento. Un’interrogazione riaccendere i riflettori sul coacervo d’illeciti e abusi che ancora sopravvive tra i pontili e i parcheggi, dove spadroneggiano gli intromettitori abusivi che intercettano le comitive turistiche per indirizzarle verso i trasporti acquei privati. I parlamentari Alessandro Naccarato e Andrea Martella (Pd) e Michele Mognato (Mdp), hanno presentato una richiesta formale al ministero dell’Interno sull’attuale situazione dell’Isola Nova. Domandano rassicurazioni sulla realizzazione della nuova caserma dei carabinieri, progettata e mai costruita, che si voleva in zona come presidio contro l’illegalità. Nel testo dell’interrogazione ricordano anche le vicende giudiziarie che hanno già interessato l’area: dal business sommerso avviato all’epoca della mala del Brenta da Felice Maniero fino ai più recenti coinvolgimenti di rappresentanti della mafia palermitana, come il condannato Vito Galatolo: «Sembrerebbe essere in corso un conflitto per controllare la gestione dei flussi turistici – scrivono i parlamentari – serve maggiore presidio e controllo».
Per saperne di più leggi l'interrogazione parlamentare
TESTO DELL'INTERROGAZIONE
IL CASO RIINA
Di fronte alle polemiche di questi giorni sul caso Riina è utile offrire alcuni spunti di riflessione sia sulla ipotesi di scarcerazione del boss mafioso sia sulla vicenda che interessa i familiari in particolare il figlio: di seguito articoli che si occupano della vicenda e l'interrogazione che ho presentato lo scorso 8 febbraio 2017.
Per saperne di più leggi l'interrogazione parlamentare
REPUBBLICA 8 GIUGNO 2017
MATTINO DI PADOVA 7 GIUGNO 2017
TESTO DELL'INTERROGAZIONE
LEGGE ELETTORALE: VOLTAFACCIA 5 STELLE
Stamattina, durante l'esame della legge elettorale in Aula, i Deputati 5 Stelle hanno violato il patto tra i quattro gruppi che avevano promosso il testo in commissione bloccando di fatto l'iter della legge. Il complicato lavoro di tessitura degli ultimi giorni non ha retto la prova del primo voto a scrutinio segreto che ha mostrato la volontà dei 5 Stelle di affossare quell'accordo e ha confermato che il Movimento 5 Stelle è incapace di esprimere posizioni affidabili.
Per saperne di più leggi gli approfondimenti
REPUBBLICA 7 GIUGNO 2017
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