REFERENDUM DANNOSO MATTINO DI PADOVA 19 LUGLIO 2017
Il referendum sull'autonomia è dannoso e inutile.Il referendum regionale sull'autonomia è dannoso perché stravolge l'ordinamento costituzionale e apre un conflitto permanente tra Regione e Stato. Infatti l'articolo 116 della Costituzione stabilisce che "ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia" possono essere attribuite in materie precise alle Regioni ordinarie attraverso una trattativa e un'intesa con lo Stato. Per la Costituzione l'autonomia speciale è il risultato di un accordo e non di uno scontro tra Regioni e Stato. L'accordo deve individuare le materie "ulteriori" che vengono assegnate alle Regioni e le relative risorse. La Regione Veneto, nonostante la disponibilità e le aperture del governo, ha scelto la strada referendaria per evitare la trattativa e continuare a utilizzare la consultazione con gli obiettivi di nascondere il fallimento del centrodestra al governo della Regione dal 1995 e di agitare il tema dell'indipendenza. Per questo i sostenitori del referendum non parlano delle materie ulteriori che vorrebbero gestire e di come trovare le risorse per farlo e utilizzano slogan come "Paroni a casa nostra" e "Il nemico è Roma". Con le stesse finalità è stata scelta la data del 22 ottobre, per richiamare il plebiscito del 22 ottobre del 1866. Il presupposto culturale del referendum è la presunta superiorità del popolo veneto rispetto al resto d'Italia; una supremazia che sarebbe valorizzata dall'indipendenza dall'Italia e dall'Europa, indicate come le origini di tutti i mali. La realtà è diversa. Molti problemi del Veneto sono nati qui e sono stati causati da imprenditori e amministratori locali: lo scandalo Mose, il fallimento delle banche popolari e di molti istituti di credito cooperativo, il consumo esagerato di suolo e i relativi disastri idrogeologici, i costi esorbitanti di opere pubbliche come la Pedemontana o alcuni ospedali, la gestione inefficiente della formazione professionale e dell'alternanza scuola-lavoro... Per votare consapevolmente è utile porsi alcune domande concrete. Senza i soldi pubblici stanziati dal governo per le banche venete chi avrebbe salvato i risparmiatori? Alla luce dei ripetuti tentativi della Regione di limitare i parchi regionali è meglio affidare la tutela dell'ambiente alla Regione o allo Stato? In una Regione che spreca risorse per insegnare il dialetto veneto nelle scuole anziché potenziare l'inglese, il tedesco o la stessa lingua italiana, è meglio se i programmi e l'organizzazione didattica sono governati a livello statale o regionale? La salute è più tutelata dalla Regione che ostacola i vaccini o dallo Stato che cerca di rintrodurre le vaccinazioni obbligatorie per contrastare il pericolosissimo abbassamento delle soglie di protezione verso alcune gravi malattie contagiose? Il referendum è una farsa organizzata dalla Lega per distrarre l'opinione pubblica e i cittadini dai problemi regionali ed è inutile perché non modifica l'autonomia della Regione e aumenta soltanto il conflitto con lo Stato, allontanando l'obiettivo di un accordo per poter gestire meglio alcune precise materie.
Per saperne di più leggi l'approfondimento:
LaVoce.info 14 Luglio 2017
Corriere della Sera 18 Luglio 2017
NUOVE NORME CONTRO LA RADICALIZZAZIONE
La Camera ha approvato nuove misure volte a prevenire i fenomeni di radicalizzazione e di diffusione dell'estremismo jahadista, nonchè a provvedere al recupero umano, sociale, culturale e professionale di soggetti già coinvolti in fenomeni di radicalizzazione. Tali misure si inseriscono nell'ambito delle politiche di contrasto e repressione del terrorismo che sono state oggetto di recenti interventi legislativi a fronte dell'innalzamento della minaccia a livello internazionale. Rispetto alle misure da ultimo introdotte nell'ordinamento italiano, in particolare con il D.L. 7/2015, le disposizioni contenute nella proposta in esame intendono privilegiare l'attivazione di strategie di prevenzione e di recupero, in linea con le indicazioni emerse anche a livello di Unione europea.
Per saperne di più leggi gli approfondimenti:
Testo del provvedimento
Dossier di approfondimento
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COSI' ABBIAMO SCONFITTO LA MAFIA DELLE STRAGI
A 25 anni dalla strage di via D'Amelio le riflessioni del Procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone
Per saperne di più leggi gli approfondimenti:
Corriere della Sera 18 Luglio 2017
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VENERDI' 21 LUGLIO ORE 21.00 FESTA DEMOCRATICA DI DOLO INCONTRO PUBBLICO LOTTA CONTRO LE MAFIE E LEGALITA'
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