PERCHÉ VOTARE PARTITO DEMOCRATICO
Negli ultimi giorni di campagna elettorale è fondamentale contattare conoscenti, parenti e amici e convincerli a votare per il PD. Per questo può essere utile avere a disposizione alcuni argomenti brevi ed efficaci.
1. Nell’ultima legislatura il PD ha governato bene e ha realizzato numerose riforme (si veda il volantino 100 cose fatte e 100 cose da fare)
2. I governi sostenuti dal PD (Monti, Letta, Renzi, Gentiloni) hanno affrontato in modo efficace la pesante crisi e sono riusciti ad assicurare una ripresa economica che inizia a produrre i primi effetti positivi in particolare nella crescita dell’occupazione.
3. Il PD presenta un programma serio, concreto e realistico (Programma PD)
4. Il PD è una forza europeista, che propone di intensificare il percorso di unificazione europea
5. Il PD ha promosso e approvato leggi importanti per prevenire e contrastare il crimine e per rafforzare la legalità: anticorruzione, riforma della prescrizione, codice antimafia, contro il caporalato, introduzione dei reati ambientali, per la sicurezza urbana, autoriciclaggio, falso in bilancio, contro stalking e femminicidio e per aumentare le tutele delle donne vittime di violenze 6. Il PD ha promosso e approvato leggi attese da tempo per affermare diritti fondamentali: unioni civili, biotestamento
E’ importante non scegliere le forze minori perché si rischia di sprecare il voto nell’uninominale e nel proporzionale. Infatti la legge elettorale prevede che: - nei collegi uninominali soltanto i candidati del PD sono in condizione di superare il centrodestra e i 5 stelle - nella parte proporzionale i voti alle forze che non raggiungono l’1% sono dispersi e i voti alle forze che raccolgono tra l’1 e il 3 % sono attribuiti ai partiti che superano tale soglia all’interno della stessa coalizione.
Si vota nella sola giornata di domenica 4 marzo dalle ore 7.00 alle 23.00.
PER VOTARE E' NECESSARIO FARE UNA SOLA CROCE SUL SIMBOLO DEL PD
Di seguito riportiamo i facsimile delle schede di Camera e Senato per i tre collegi

FACSIMILE SCHEDA COLLEGIO DI PADOVA
FACSIMILE DI SCHEDA ALTA PADOVANA
FACSIMILE DI SCHEDA BASSA PADOVANA
GIUSTIZIA: RIFORME CONCRETE PER MIGLIORARE IL PAESE
In questi anni di Governo il sistema della Giustizia è stato riformato e migliorato da diversi punti di vista e appare utile offrire una panoramica degli interventi più significativi che sono sintetizzati nel documento consultabile di seguito
IL CAMMINO DELLA GIUSTIZIA RAPPORTO CONCLUSIVO FEBBRAIO 2018
CAMPAGNA ELETTORALE E LEGALITA
Due recenti sentenze padovane riportano al centro del dibattito la diffusione della corruzione e la necessità di intervenire con rigore per prevenire e contrastare i reati contro la pubblica amministrazione. Nella campagna elettorale in corso si è parlato poco di legalità e dell'importanza dei provvedimenti approvati per combattere i reati contro la pubblica amministrazione. Proprio in questi giorni il tribunale di Padova ha emesso due sentenze di primo grado che confermano la situazione di degrado e la presenza pervasiva della corruzione anche nel nostro territorio: la prima ha condannato l'ex sindaco ed ex parlamentare di forza italia Giustina Destro; la seconda ha condannato l'ex parlamentare di An Filippo Ascierto insieme ad alcuni imprenditori e dirigenti pubblici locali. Le sentenze, che non sono ancora definitive e che probabilmente saranno sottoposte al vaglio di altri gradi di giudizio, seguono importanti condanne (tangentopoli nei comuni delle terme di Abano e Montegrotto, corruzione per la nuova sede dell'Arpav solo per citare le principali) e indicano pesanti segnali di degenerazione del sistema politico e imprenditoriale. La situazione è resa ancora più preoccupante dai numerosissimi procedimenti in corso per reati contro la pubblica amministrazione nel nostro territorio: gestione della polizia locale a Padova, rifiuti nei comuni della bassa padovana, tangentopoli nel comune di Polverara, bancarotta della popolare di garanzia, truffe e caporalato nella logistica. Nella legislatura appena terminata sono state approvate leggi importanti per contrastare l'illegalità: legge anticorruzione, nuove norme contro il riciclaggio e contro l'evasione fiscale, legge contro il caporalato, introduzione del reato di falso in bilancio, allungamento dei termini di prescrizione dei reati. Per queste ragioni è grave che in campagna elettorale il tema della legalità non sia stato posto con forza al centro delle proposte delle forze politiche.
Per saperne di più leggi gli approfondimenti:
MATTINO DI PADOVA 28 FEBBRAIO 2018
IL GAZZETTINO 28 FEBBRAIO 2018
MATTINO DI PADOVA 26 GENNAIO 2018

«IL VOTO E LA COSTITUZIONE PER ARGINARE IL FASCISMO» IL PARTIGIANO EMILIO PEGORARO, 96 ANNI, NON SALTERÀ L'APPUNTAMENTO CON LE URNE «RESTO CON IL PD, LA SCISSIONE DI BERSANI È INGIUSTIFICABILE E FAVORISCE LA DESTRA» MATTINO DI PADOVA 25 FEBBRAIO 2018
«Sono convinto che il fascismo non tornerà, ma questi rigurgiti sono pericolosi. Per questo serve una difesa della Costituzione democratica e l'unità del centrosinistra che in questo momento è garantita solo dal Pd». Classe 1921, Emilio Pegoraro incarna la storia del Pci padovano («Ho 73 tessere del partito, dal 1945 a oggi», racconta). Originario di Fontaniva, combatté dall'aprile 1941 al gennaio 1943 nelle campagne di Jugoslavia e Russia. Dopo l'8 settembre fu attivo nella Resistenza e dopo la Liberazione portò in politica la sua militanza antifascista assieme alla sua conoscenza del mondo dell'agricoltura. È stato consigliere comunale, poi deputato e senatore. Corrente "migliorista", come Amendola e poi Napolitano. «Un tempo c'era il centralismo democratico, ma io sono l'esempio concreto che in un partito possono convivere idee diverse. L'importante è avere come obiettivo l'unità». Pegoraro, né il Pd né il centrosinistra si presentano uniti a questa tornata elettorale.«Ho assistito a discussioni e dibattiti su molti problemi. Ma sono sempre stato fedele alla "casa madre". Anche su questioni di non poco conto come la posizione sull'Urss e sull'invasione di Ungheria e Cecoslovacchia. Anche allora il partito restò unito. Forse è merito della mia formazione: dopo la Liberazione feci un corso di sei mesi con i docenti dell'università marxista-leninista di Mosca. Eravamo trenta allievi: gli unici due veneti io e Tina Merlin». Cosa ne pensa della scissione dei "bersaniani"?«Mi lascia esterrefatto. Anche nel laburismo inglese o nella socialdemocrazia tedesca ci sono idee che non sempre collimano ma si esce sempre uniti. Questa scissione è avvenuta per fatti inutili, inconsistenti. Forse per questioni personali. Quelle di D'Alema, Bersani e altri compagni sono posizioni che danneggiano il partito e minacciano di farlo anche il 4 marzo. Nel maggioritario possono contribuire a far vincere il centrodestra o i Cinque Stelle. Posizioni che non hanno trovato in me, né in molti altri compagni, alcuna giustificazione». Lei resterà fedele al Pd?«Sì perché ha presentato proposte serie e realizzabili, che sono la prosecuzione dei risultati di crescita garantiti dal presidente del consiglio Gentiloni. E poi c'è la questione europea». Crede nell'Europa?«Avverto il pericolo di una fine dell'Unione, mentre io sono per il completamento del disegno europeo. Non solo economico, anche sul versante politico. È una federazione necessaria in un mondo sempre più globalizzato. Se non fossimo nell'Europa conteremmo meno di zero». Sa che molti non voteranno Pd per Renzi?«A quelli che proprio non ce la fanno posso dire che nella coalizione ci sono altre liste che hanno la rappresentanza di idee diverse e dove si possono riconoscere per non creare il danno di favorire il centrodestra». Da partigiano cosa pensa del ritorno dei gruppi neo-fascisti?«Ai giovani va ricordato che il fascismo ci ha portati a una guerra crudele e ingiusta. Ho raccontato in un libro la tragedia della campagna di Russia: eravamo disarmati e in una situazione di servitù nei confronti della Germania. Difendiamo la Costituzione: è la garanzia che tutto questo non si ripeterà».
IL PD RACCONTA LE MAFIE IN VENETO A VIGONZA
MATTINO DI PADOVA 24 FEBBRAIO 2018
Si è parlato di "Mafie in Veneto. Conoscere il fenomeno per combatterlo" l'altra sera a Vigonza nell'incontro promosso dal Partito democratico. Arianna Toniolo, segretaria del circolo Pd di Vigonza ha rivendicato il fatto che il Pd sia l'unico partito ad affrontare il tema mafie e legalità in questa campagna elettorale e ricorda come le mafie siano purtroppo presenti anche in Veneto e in particolare a Vigonza, come dimostra l'ultima indagine "Fiore reciso" della Dia di Padova. Il deputato Alessandro Naccarato, membro della commissione antimafia, ha spiegato come agiscono e dove sono presenti le diverse associazioni mafiose in Veneto e ha raccontato alcuni esempi concreti della convergenza di interessi tra imprese, professionisti e gruppi criminali. Sul caso Vigonza Naccarato ha puntualizzato: «È la conferma degli allarmi lanciati più volte in passato e spesso rimasti senza seguito. Dall'inchiesta "Fiore reciso", analizzata insieme alla contemporanea operazione "Stige" della Dda di Catanzaro, emerge la presenza di un gruppo di 'ndrangheta a Padova con caratteristiche operative criminali tipiche: traffico di stupefacenti, false fatturazioni, evasione fiscale, riciclaggio, rapporti con imprese, professionisti e istituiti di credito, ruolo di detenuti che sfruttano i benefici carcerari per commettere reati. La vicenda ha evidenziato anche l'assenza di controlli nelle banche, in questo caso la filiale locale della Bpvi, e la complicità di numerosi piccoli imprenditori che beneficiavano delle false fatturazioni».
AGENDA
DOMANI 1 MARZO ORE 21.00 SALA PALADIN - MUNICIPIO DI PADOVA

VENERDI' 2 MARZO ORE 21.00 FORNACE CAROTTA - VIA SIRACUSA

|