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VIA LIBERA AL DECRETO SVILUPPO
IIeri la Camera ha approvato la legge di conversione del decreto-sviluppo. Si tratta di provvedimento atteso quanto necessario, la cui urgenza è ancora più evidente alla luce della difficile situazione economica-finanziaria a cui è sottoposta l’Unione europea. Il decreto-legge introduce importanti strumenti di finanziamento per le piccole e medie imprese, a partire dalla nuova disciplina su cambiali finanziarie e obbligazioni partecipative. Viene ampliata significativamente l'opportunità di optare per la gestione di cassa dell'IVA e vengono rafforzati gli strumenti per l'internazionalizzazione delle imprese. In particolare, sono stati potenziati i contratti di rete, ora connotati da una più chiara configurazione giuridica e patrimoniale. Sul fronte della Green economy il provvedimento prevede l’incremento degli incentivi per l'efficienza energetica al 55%, l'inserimento dell'energia geotermica nell’elenco delle fonti strategiche e nuove norme per i veicoli ecologici. Inoltre, il decreto-legge prevede una maggiore apertura dei mercati, specialmente nel settore del gas, con la decisione di separare SNAM da ENI già prevista nel decreto liberalizzazioni. A questo si aggiunge la semplificazione delle procedure per realizzazione di infrastrutture energetiche e attività edili, grazie all’introduzione dello “sportello unico” per l'edilizia e alla riforma delle concessioni idroelettriche. Sul fronte della giustizia, il D.L. introduce un filtro di ammissibilità agli appelli nelle cause civili (come previsto negli altri Paesi dell’UE) e la riforma del diritto fallimentare finalizzata a migliorare la gestione delle crisi aziendali salvaguardando il patrimonio produttivo delle imprese. Vi sono poi importanti innovazioni sulla finanza di progetto: i project bond, introdotti nel decreto-liberalizzazioni, ai fini fiscali avranno un trattamento identico ai titoli pubblici. La nuova norma prevede, altresì, la detrazione del 50% sugli interventi di ristrutturazione, l'aumento delle percentuali minime di affidamento dei lavori a terzi e un regime IVA più favorevole per l'invenduto. Il decreto prevede poi l’avvio del Piano nazionale per le città e l'incremento dell'autonomia finanziaria delle Autorità portuali, che saranno interessate anche dallo sblocco dei programmi di spesa destinati alle infrastrutture. Infine, il D.L. contiene i provvedimenti sull'uscita dall'emergenza per il terremoto dell'Abruzzo insieme alla definizione delle modalità di utilizzo dei fondi per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma in Emilia (pari a 1-2 miliardi di euro all’anno), a cui si aggiungono la previsione di una maggiore flessibilità sulla deducibilità delle perdite sui crediti e un credito di imposta per le assunzioni di personale altamente qualificato. Nell’ambito del lavoro, il decreto-legge attua importanti modifiche alla “riforma Fornero”, in particolare per quanto riguarda le organizzazioni produttive a carattere stagionale, l'apprendistato, le partite IVA a monocommittenza e la gestione delle crisi aziendali.
QUI IL TESTO INTEGRALE DEL DECRETO (SCARICA PDF)
QUI LA SINTESI DEL PROVVEDIMENTO (SCARICA PDF)
PROVINCE: FINALMENTE SI FA SUL SERIO
Il mattino di Padova – 22 luglio 2012
«Finalmente si fa sul serio». Alessandro Naccarato, deputato del Partito democratico, esprime un giudizio positivo sui criteri indicati dal Governo Monti per la riduzione del numero delle Province. «Dopo tanti anni di chiacchiere», argomenta Naccarato, deputato del Partito democratico, «si è avviata una riforma seria e si stanno razionalizzando i livelli di amministrazione. Ricordate? Fino a qualche anno fa la spinta era a istituire nuove Province.
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Alessandro Naccarato
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