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«Cosecon ha ripianato i debiti per anni tradendo la sua missione»
Trasporti Ecologici, una voragine in bilancio «L’affare Stabila è un doppio favore alla famiglia Andolfo»
Mattino di Padova 01-09-06
 
CONSELVE. Oltre un milione e duecento mila euro di perdita d’esercizio nel 2005 per Trasporti Ecologici e un debito di dieci milioni di euro. Per la prima volta sono in rosso anche i conti di Cosecon, che ha chiuso il bilancio dello scorso anno con 1 milione 811 mila euro di perdita e oltre 100 milioni di euro di debiti, di cui 67 verso le banche. Le cifre emergono dalla lettura dei bilanci approvati il mese scorso. E’ crisi. Crisi che riguarda l’intero settore ecologia della Bassa Padovana, da mesi nell’occhio del ciclone. «Nonostante la riorganizzazione del gruppo programmata negli esercizi precedenti - ammettono gli estensori del bilancio di Cosecon - i risultati negativi hanno subito un ulteriore peggioramento». Stessi toni anche nella relazione di Trasporti Ecologici, in cui compare un rilievo su Cosecon: «E’ mancato l’apporto di organizzazione, capacità tecniche e professionali, di strumenti di controllo che ci si aspettava dalla controllante Cosecon». Uno scambio di accuse che chiude nel peggiore dei modi tre anni di sodalizio. Il parlamentare Ds Alessandro Naccarato la indica come un’ulteriore prova del fallimento della strategia di Cosecon e di un’intera classe politica. «Al di là della vicenda giudiziaria - afferma - dalla lettura dei bilanci delle due società è evidente il fallimento degli amministratori del Conselvano e di un certo modo di fare politica, anche nel centrosinistra. Per anni ci è stato ripetuto che il settore ambiente era strategico per lo sviluppo economico del territorio, per anni Cosecon ha appianato i debiti di Trasporti Ecologici stravolgendo la sua mission. Mese dopo mese gli amministratori di T.E. affermavano che c’erano i margini per migliorare, intanto la società continuava a produrre perdite. Fino ad arrivare al doppio favore alla famiglia Andolfo, che ha riacquistato da Cosecon per poi rivendere a Stabila. Semmai era la Spa dei comuni che doveva chiudere la trattativa con la società vicentina, e non il socio privato. Ora le intenzioni di Stabila sono chiare: usare i rifiuti come combustibile per i suoi forni». Nei prossimi giorni, fa sapere Sergio Manzato, il Consiglio provinciale decreterà l’uscita da Trasporti Ecologici: «La giunta ha adottato il provvedimento che avevamo chiesto più volte e ora cede la sua quota di azioni. - ricorda Manzato - Ora però la Provincia dovrebbe uscire anche dal patto parasociale di Cosecon».

Alessandro Naccarato deputato veneto dell’Ulivo