Profumi cari come
l’oro:
esposto di Naccarato al garante
Mattino di Padova
15 marzo 2008
PADOVA. Profumi e cosmetici sempre più cari per colpa dei «listini» fissati dalle aziende, in accordo con la grande distribuzione, per danneggiare i piccoli negozi. E’ la denuncia del deputato Alessandro Naccarato che ieri ha presentato un esposto al garante della concorrenza, denunciando la situazione. «Da un anno i prezzi dei cosmetici sono lievitati enormemente. E si tratta di prodotti di largo consumo, inseriti nel paniere Istat per il calcolo dell’inflazione», spiega il parlamentare. Cosa è successo? «Le grandi case del settore cosmetico hanno introdotto il criterio del prezzo imposto - risponde Naccarato - Un unico prezzo, uguale in tutti i punti vendita del territorio nazionale. Un comportamento che danneggia i consumatori che non possono scegliere l’offerta migliore o più conveniente. Ma che danneggia anche le profumerie indipendenti perché non possono praticare una politica autonoma». In pratica, quindi, le piccole profumerie non possono fare altro che uniformare i prezzi, per cercare di «stare sul mercato» e per evitare che la merce sia consegnata solo parzialmente e con grande ritardo. Secondo quanto denuncia il deputato padovano infatti, le grandi industrie cosmetiche rivedono anche lo sconto applicato agli esercenti e usano sistemi dissuasivi per non stipulare con i piccoli negozi i contratti di distribuzione. Una situazione denunciata anche dalla Federazione profumieri. «Abbiamo chiesto l’intervento dell’authority perché tuteli la concorrenza e i consumatori - spiega Naccarato - Dimostrando così che gli strumenti per combattere il caro vita ci sono: basta utilizzarli». L’esposto del deputato padovano è stato sottoscritto anche da tutti i consiglieri regionali del Pd.