Il deputato e
consigliere comunale del Partito democratico
respinge al mittente le «speculazioni» del
centrodestra
«Corte dei Conti?
Forse a Cittadella»
Naccarato
punta l’indice su Bitonci con i derivati in
municipio
Il
Mattino di Padova, 27 ottobre 2008
Chiarisce.
Spiega. Insiste fino alla noia. Alessandro Naccarato,
deputato e consigliere comunale del Partito
democratico, ripete: «Nessuno ha giocato in Borsa,
zero speculazioni. Niente imbrogli».
E allora?
E’ importante chiarire il vero punto. In
estrema sintesi, la Finanziaria del Comune si trova
con il “tesoretto” derivato dalla vendita di Aps.
Contanti da gestire, perché sono soldi che non si
possono spendere subito. Così vengono investiti nel
modo che, allora, risultava il più prudente e per di
più differenziandoli. Parliamo di obbligazioni di
istituti di credito che nel 2006 avevano rating più
sicuri rispetto ai titoli di Stato.
Bene, ma l’Amministrazione comunale risponde?
In base alla legge, decide l’amministratore
unico della Finanziaria. Non la giunta né il
consiglio comunale.
Adesso che si fa?
Chi ha le obbligazioni Lehman Brothers è parte
lesa. Come i risparmiatori e lo stesso ministero del
Tesoro si procede con l’azione da creditori.
Galan, Giustina Destro, Ascierto pretendono la
testa di Zanonato.
Il centro destra sì che ha imbastito un’enorme
speculazione politica. Falsità usate come
propaganda. Dovrebbero guardare meglio in casa
propria...
Scusi, onorevole, perché?
La Provincia, per esempio, ha costituito una
sua finanziaria, la FinSer. Senza nessuna procedura
di evidenza pubblica. E con due banche socie. Intesa
mi pare che abbia nel portafoglio un bel po’ di
obbligazioni Lehman Brothers. Per di più FinSer non
amministra risorse patrimoniali derivate da vendite
patrimoniali. Addirittura acquistare azioni come
quelle di Cosecon il cui valore oggi è carta
straccia.
Si invoca l’intervento della Corte dei Conti a
palazzo Moroni. Che ne dice?
Interviene quando sussiste un danno
patrimoniale. Staremo a vedere. Di certo, la Corte
dei Conti si è già pronunciata su Trasporti
Ecologici venduta al privato, reputando il prezzo
della cessione come un danno per l’ente pubblico.
Altri sassolini nella scarpa, onorevole?
Il sindaco di Cittadella predica tanto bene e
dimentica che Report ci ha raccontato la storia dei
derivati. Quella sì è una speculazione andata male.
Magari, arriva la Corte dei Conti al municipio di
Cittadella prima che a Padova.
Il PdL però vi tiene sotto tiro incrociato.
E’ curioso che un fresco ex consulente della
Provincia intervisti un esponente del centro destra
per dare lezioni di moralità al Comune.
Un passo avanti?
Riflettere sul rapporto fra banche ed enti
pubblici. Penso in particolare al servizio di
tesoreria affidato dai Comuni. La banca-tesoriere,
in assoluta buona fede, consiglia di effettuare i
suoi stessi investimenti finanziari. “Guida” il
cliente-Comune nell’operazione. Allora mi pare che
bisognerebbe fare come negli Stati Uniti ed in
Inghilterra, dove scattano garanzie di rientro dei
soldi.rze politiche.