Ecco i
40 milioni per il tram
«Nel
Pdl comanda la Destro
Vuole
difendere il suo posto»
Il Mattino di Padova, 29
maggio 2009
«Marin?
Ho l’impressione che sulla dismissione delle quote
autostradali non sappia nulla. E’ «telecomandato»,
ancora una volta, dalla Destro, che cerca di
mantenere in piedi il suo intreccio tra politica e
affari». Le accuse di Alessandro Naccarato, deputato
del Pd, sono chiare. E ruotano tutte attorno alla
proposta di Flavio Zanonato di vendere la quota
comunale della società autostradale Brescia - Padova
per trovare i 40 milioni necessari a realizzare la
seconda linea del tram. L’idea è stata bocciata
nettamente dal candidato del centrodestra Marco
Marin: «Zanonato ha già provato a fare il finanziere
con le azioni Lehman - ha spiegato - Non c’è bisogno
di ripetere l’esperienza».
LE
PARTECIPAZIONI.
La
quota del Comune nella società autostradale Brescia
- Padova si intreccia con quella della Venezia -
Padova, in cui siedono nel consiglio
d’amministrazione sia Giustina Destro che il leader
dell’Idv padovana Antonino Pipitone. Quanto vale la
quota del Comune? Palazzo Moroni ha 57.750 azioni,
con un valore nominale di 4 milioni e 175 mila euro.
Il prezzo di mercato però è molto più alto, perché
la società ha appena ottenuto il rinnovo delle
concessioni: l’ultimo ente pubblico a vendere è
stato il Comune di Venezia ad una quota di circa 10
milioni di euro per ogni punto percentuale di
partecipazione. La quota del Comune è quindi del
3,85%, quindi 38 milioni e mezzo di euro. Quello che
serve per realizzare la seconda linea del tram,
secondo Zanonato. La Provincia ha il 5,4% mentre la
Camera di commercio è all’1,42%.
«E’
ORA DI VENDERE».
Perché il Pd è convinto che sia ora di vendere le
partecipazioni? «A parte che esiste una direttiva
europea che invita a privatizzare le società
autostradali - premette Naccarato - Conviene farlo
subito perché man mano tutti gli altri enti pubblici
venderanno e il valore di mercato della società
diminuirà». Ma la presenza di enti pubblici nelle
autostrade non potrebbe servire a tenere ferme le
tariffe? «No perché sono stabilite dall’autorità
nazionale e dall’Anas - risponde il deputato
padovano - In realtà il motivo della presenza del
Comune nella società autostradale è quello di
indirizzare i piani pubblici per la realizzazione di
infrastrutture. Ma su Padova, dopo il completamento
della tangenziale nord e la creazione della società
del Gra, questo ruolo è finito».
«DECIDE
LA DESTRO».
«Solitamente è il centrodestra in tutto il paese a
farsi promotore di questo tipo di dismissioni -
approfondisce Naccarato preparando l’attacco - Solo
a Padova non è così. E il motivo è la presenza di
Giustina Destro nel cda della Padova - Venezia,
società che è intrecciata con la Brescia - Padova».
Una presenza che, hanno sottolineato più volte gli
esponenti «democratici», è incompatibile con il
ruolo di parlamentare e che non dovrebbe portare ad
alcun emolumento: «Invece si sono inventati un modo
per aggirare la legge e prendere lo stesso il
gettone di presenza - sottolinea Naccarato - Qui si
vede la differenza profonda tra noi e il
centrodestra: Zanonato era nel cda della Brescia -
Padova ma, nel 2006, quando è entrata in vigore la
legge sull’incompatibilità si è prontamente
dimesso». Quale è l’importanza oggi delle società
autostradali? «Sono società che fanno sempre utili -
conclude Naccarato - E hanno un ruolo fondamentale
nella programmazione urbanistica, si pensi a Padova
Est».