spiega le novità introdotte dalla Finanziaria 2008
Il Comune venderà le partecipazioni
Maap e Magazzini Generali potrebbero andare all’asta nel 2009
Mattino di Padova 31 Gennaio 2008
Enti economici
alla prova del mercato. Senza più l’alibi del
sostegno pubblico. E’ lo scenario che sta per
aprirsi, in particolare nel quadrante di padova Est.
Lo tratteggia Alessandro Naccarato, deputato del
Partito Democratico rileggendo la Finanziaria 2008
lascito di Prodi.
Qual è la novità?
La Finanziaria, che è legge dello Stato,
all’articolo 3 (commi dal 27 al 30) stabilisce che
Comuni, Province e Regioni non possono partecipare a
società con oggetto diverso rispetto ai fini degli
Enti pubblici. Quindi per mantenere o assumere quote
servono delibere motivate. Oppure le partecipazioni
vanno dismesse, nell’arco di 18 mesi. Significa
entro giugno 2009.
Un bel terremoto.
Unioncamere ha appena depositato uno studio che
offre un quadro agghiacciante. In italia sono 4.874
le società partecipate con 38.288 “poltrone”
distribuite fra 26.290 persone fisiche. Danno lavoro
a 250 mila addetti, ma il 40% delle società risulta
in perdita.
Onorevole, planiamo su Padova?
Volentieri, con due premesse. Primo: un conto
sono le società che erogano servizi pubblici; un
altro le “scatole” che diventano contenitori di
reddito per gli amministratori. Secondo: le scelte
del centro-sinistra in questi anni sono ben diverse
e sotto gli occhi di tutti rispetto a quelle del
centro-destra.
Un esempio concreto?
Il Mercato agro-alimentare. Con la complicità
della giunta Destro i grossisti hanno cercato di
privatizzarlo. Tant’è che il Comune è sceso dal 50
al 32%, mentre i grossisti sono saliti fino al 42%.
La giunta Zanonato non ha ceduto rispetto alla
proprietà pubblica delle strutture. A questo punto,
in base alla Finanziaria si può procedere alla messa
in gara con evidenza pubblica delle quote comunali
nel Maap.
E cosa succederà a Magazzini Generali, unica
società di cui il Comune detiene il controllo?
Anche in questo caso siamo di fronte ad una
privatizzazione fittizia: attività della società in
gestione a società private in cui compaiono ex
amministratori come Padrin. Magazzini è un ente
giuridico particolare. Andrà modificato l’assetto.
Poi chi è “appassionato” alla logistica potrà
avanzare la sua offerta. In gara.
Resta ancora la Zip. Che futuro avrà?
Era nata, espropriando terreni, con la funzione
di industrializzare Padova. Oggi ci sono 10,5
milioni di metri quadri infrastrutturati con 1.124
aziende di cui 521 (pari al 46%) commerciali. Spetta
al consiglio comunale vagliare le scelte attraverso
un opportuno dibattito. Tuttavia balza agli occhi
che la pubblica utilità dell’esproprio originario è
oggi negata dal negozio all’ingrosso.
Scusi, può essere più preciso?
Se la Zip fa la funzione di una società
immobiliare, deve assorbire la controllata Mip. O
viceversa. Ma poi Comune e Provincia,
progressivamente, dismettono la loro partecipazione.
E la torre della ricerca?
Fondazioni e privati entrino direttamente.
Dicono di avere i soldi per costruire. Lo facciano
acquistando la proprietà, come quando si fa una
casa.
Ma è sempre così che funziona?
Abbiamo fulgidi esempi del contrario. La
Provincia ha creato Finser, che si occupa del ramo
immobiliare. Peccato che la Provincia paghi gli
affitti e Finser le rate dei mutui alle due banche
socie. Poi c’è Cosecon, nata per industrializzare
aree con i fondi europei. Ora è delle banche, dopo
il fallimento di Trasporti Ecologici. E con Veneto
Energie si candida perfino a realizzare l’ospedale
della Bassa.