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SPECIALE SANITA' IN VENETO
Dove si fanno curare i cittadini del Veneto: i dati delle USL
La posizione del PD
Sanità, aumentano le fughe
Denuncia del Pd: crescono i ricoveri fuori dalla propria Usl
Il Mattino di Padova, 11 ottobre 2009

VENEZIA. Padova, Verona e Bussolengo: sono le Usl con l’attrattività maggiore del Veneto. Mentre Chioggia, Este e Legnago le aziende da cui si «scappa» di più. Dati alla mano, le pagelle la fanno i pazienti che scelgono dove ricoverarsi. Giudizi di cui tenere conto, secondo il Pd: «Nel determinare le indennità per i direttori generali non si possono ignorare - attacca Gianni Gallo, capogruppo «democratico» a palazzo Ferro Fini - Ed è ora di rivedere il piano sanitario in consiglio».
 Tra i dati, elaborati dall’agenzia regionale socio-sanitaria, c’è un indice di fuga, che misura i cittadini che scelgono di ricoverarsi fuori dalla propria Ulss, e un indice di attrattività, cioè quanti arrivano da fuori territorio di competenza. A Bussolengono sono più della metà, a Padova quasi: il 44%. Nel complesso però la sanità veneta, nel confronto con i dati di 8 anni fa, peggiora: su 21 aziende sanitarie solo 6 hanno «frenato» la fuga di pazienti (tra cui Adria il cui indice è sceso del 4%), e appena 7 hanno aumentato la loro attrattività, con gli exploit di Pieve di Soligo e Chioggia. Performance particolarmente negative sono quelle, ad esempio, di Este e Cittadella: aziende di «provincia» che sentono la concorrenza del capoluogo.
Ma la criticità nella sanità veneta è evidenziata anche dai rapporti con le altre regioni: i cittadini veneti che hanno scelto di ricoverarsi in Ulss fuori regione sono passati dal 5,4% del 2007 al 6,1% dello scorso anno. Così come i pazienti di altre regioni che hanno deciso di curarsi in Veneto sono passati, nello stesso periodo, dal 9,3% all’8,8%. «I numeri parlano chiaro e permettono di ragionare su dati oggettivi - sottolinea il deputato Pd Alessandro Naccarato - Sarebbe bene che Galan li studiasse, perché la prestazione per un paziente che si fa curare fuori dal suo territorio viene pagata dalla sua Usl di competenza. E’ il caso quindi di razionalizzare gli interventi».
 Dati che dovrebbero influenzare, secondo gli esponenti del Pd, anche le indennità dei direttori generali, di cui Galan rinvia l’approvazione da ormai tre settimane. In progetto c’è però di dare un aumento retributivo uguale per tutti: «Eppure mi sembra palese che c’è chi lavora meglio e chi meno» sottolinea Gallo. «Sulla politica sanitaria in questi 5 anni abbiamo assistito soprattutto a scelte calate dall’alto - sottolinea il capogruppo del Pd - Con nuove strutture affidate soprattutto al project financing. Così si fa sempre più pesante il processo di privatizzazione della sanità pubblica. Per questo il consiglio deve impegnarsi a discutere entro la fine della legislatura la revisione del piano socio-sanitario».

Dove si fanno curare i cittadini
del Veneto: i dati delle USL

RICOVERI. MOBILITA’ PASSIVA
DOVE VANNO I PAZIENTI – INDICE DI FUGA
Dove si fanno curare i cittadini del Veneto.
Dati dei ricoveri nel 2008 in base alla USL di residenza.

USL di residenza

Nella USL di residenza

In altra USL Veneto

In USL extra Veneto

Indice fuga

Mobilità passiva

 

2000

2008

2000

2008

2000

2008

2000

2008

1 BELLUNO

71,9

72,7

19,1

15,9

9,0

11,4

28,1

27,3

2 FELTRE

70,5

68,4

26,4

26,1

(17,6 a BL)

3,1

5,5

29,5

31,6

3 BASSANO

66,6

66,3

29,9

28,9

(8,4 a Cit)

(5,2 a VI)

3,5

4,8

33,4

33,7

4 THIENE

73,8

71,7

23,4

23,7

2,8

4,6

26,2

28,3

5 ARZIGNANO

71,5

64,9

26,4

31,4

(14,9 a VI)

2,1

3,7

28,5

35,1

6 VICENZA

76,5

77,5

20,2

17,3

3,2

5,2

23,5

22,5

7 PIEVE DI SOLIGO

77,9

76,7

14,5

13,8

7,6

9,5

22,1

23,3

8 ASOLO

72,6

70,4

24,7

24,8

2,7

4,8

27,4

29,6

9 TREVISO

77,0

77,5

18,1

16,2

4,9

6,3

23,0

22,5

10 S.DONA' DI PIAVE

65,6

62,0

20,3

20,3

(10,5 a TV)

14,1

17,7

34,4

38,0

12 VE-MESTRE

75,2

73,4

21,3

21,7

3,5

4,9

24,8

26,6

13 MIRANO

67,9

64,2

30,1

32,6

(10,1 a PD)

(9,0 a VE)

2,0

3,2

32,1

35,8

14 CHIOGGIA-PIOVE

63,0

59,3

35,0

37,8

(17,2 a PD)

(9,0 a Adria)

2,0

2,9

37,0

40,7

15 CITTADELLA

69,1

68,9

29,2

28,5

1,7

2,6

30,9

31,1

16 PADOVA

83,9

81,1

13,3

15,1

2,8

3,8

16,1

18,9

17 ESTE

60,0

55,6

37,7

39,5

2,3

4,9

40,0

44,4

18 ROVIGO

73,7

69,2

15,1

15,7

11,2

15,1

26,3

30,8

19 ADRIA

65,3

69,4

30,6

24,3

(12,2 a RO)

4,1

6,3

34,7

30,6

20 VERONA

70,8

71,3

25,2

24,1

4,0

4,6

29,2

28,7

21 LEGNAGO

59,4

57,0

37,1

36,4

(19,4 a VR)

14,0 a Bus.)

3,5

6,6

40,6

43,0

22 BUSSOLENGO

67,5

67,8

26,9

24,9

(22,9 a VR)

5,6

7,3

32,5

32,2

 

USL CITTADELLA: 38.996 dimissioni di pazienti residenti nella USL. 26.866 (68,9) nelle strutture della USL di Cittadella; 6.174 (15,8) nelle strutture della USL e dell’Azienda di Padova; 1.274 (3,3) nelle strutture della USL di Vicenza.

USL ESTE: 30.114 dimissioni di pazienti residenti nella USL. 16.758 (55,6) nelle strutture della USL di Este; 5.378 (17,8) nelle strutture della USL e dell’Azienda di Padova; 2.273 (7,5) nelle strutture della USL di Rovigo; 1.213 (4,0) nelle strutture della USL di Legnago; 957 (3,1) nelle strutture della USL di Vicenza.

RICOVERI. MOBILITA’ ATTIVA
DA DOVE PROVENGONO I PAZIENTI
Dati dei ricoveri nel 2008 in base alla USL dove è stata erogata
la prestazione.

USL di RICOVERO

Pazienti residenti nella USL

Pazienti residenti in altra USL Veneto

Pazienti residenti in USL extra Veneto

Indice

Mobilità attiva

 

2000

2008

2000

2008

2000

2008

2000

2008

1 BELLUNO

70,7

70,4

18,8

18,9

10,5

10,7

29,3

29,6

2 FELTRE

59,3

66,4

30,9

23,4

9,8

10,2

40,7

33,6

3 BASSANO

80,4

84,2

17,3

13,5

2,3

2,3

19,6

15,8

4 THIENE

84,2

84,0

14,3

14,1

1,5

1,9

15,8

16,0

5 ARZIGNANO

81,6

82,1

16,4

15,4

2,0

2,5

18,4

17,9

6 VICENZA

70,8

69,3

24,9

25,5

4,3

5,2

29,2

30,7

7 PIEVE DI SOLIGO

84,3

80,4

11,7

12,4

4,0

7,2

15,7

19,6

8 ASOLO

79,0

82,2

18,3

15,2

2,7

2,6

21,0

17,8

9 TREVISO

71,9

72,4

22,2

21,1

5,9

6,5

28,1

27,6

10 S.DONA' DI PIAVE

79,0

81,9

13,0

10,3

8,0

7,8

21,0

18,1

12 VE-MESTRE

77,6

75,6

17,9

18,3

4,5

6,1

22,4

24,4

13 MIRANO

76,5

79,5

21,3

18,5

2,2

2,0

23,5

20,5

14 CHIOGGIA-PIOVE

78,2

74,1

19,9

23,8

1,9

2,1

21,8

25,9

15 CITTADELLA

69,7

72,8

25,4

23,7

4,9

3,5

30,3

27,2

16 PADOVA

54,5

55,9

34,6

30,7

10,9

13,4

45,5

44,1

17 ESTE

81,5

82,4

15,3

14,3

3,2

3,3

18,5

17,6

18 ROVIGO

68,8

68,0

23,3

18,8

7,9

13,2

31,2

32,0

19 ADRIA

62,9

65,1

24,4

24,8

12,7

10,1

37,1

34,9

20 VERONA

56,3

62,7

29,2

23,6

14,5

13,7

43,7

37,3

21 LEGNAGO

68,9

69,8

25,6

25,5

5,5

4,7

31,1

30,2

22 BUSSOLENGO

46,0

46,5

37,2

33,2

16,8

20,3

54,0

53,5

 

DATI SPECIALISTICA AMBULATORIALE. MOBILITA’ ATTIVA
DA DOVE PROVENGONO I PAZIENTI
Dati 2008 delle prestazioni di specialistica ambulatoriale in base alla USL dove sono state erogate.

USL dove viene erogata la prestazione

Pazienti residenti nella USL

Pazienti residenti in altra Regione

Pazienti residenti in altra USL del Veneto

1 BELLUNO

86,6

2,9

10,5

2 FELTRE

89,1

4,1

6,8

3 BASSANO

94,9

1,6

3,5

4 THIENE

96,0

0,6

3,4

5 ARZIGNANO

92,5

4,8

2,7

6 VICENZA

87,3

2,1

10,6

7 PIEVE DI SOLIGO

95,9

0,9

3,2

8 ASOLO

91,4

0,9

7,7

9 TREVISO

90,2

1,5

8,3

10 S.DONA' DI PIAVE

93,8

1,9

4,3

12 VE-MESTRE

82,0

6,8

11,2

13 MIRANO

90,7

0,8

8,5

14 CHIOGGIA-PIOVE

88,7

1,7

9,6

15 CITTADELLA

86,8

1,0

12,2

16 PADOVA

61,7

9,0

29,3

17 ESTE

90,9

3,6

5,5

18 ROVIGO

72,4

5,2

22,4

19 ADRIA

87,2

6,6

6,2

20 VERONA

83,7

3,4

12,9

21 LEGNAGO

65,9

2,3

31,8

22 BUSSOLENGO

83,4

8,1

8,5

 

SPECIALISTICA  AMBULATORIALE. MOBILITA’ PASSIVA
DOVE VANNO I PAZIENTI – INDICE DI FUGA
Dove si fanno curare i cittadini del Veneto. Dati delle prestazioni
di specialistica ambulatoriale nel 2008 in base alla USL di residenza.

USL di residenza

Nella USL di residenza

In altra USL del Veneto

1 BELLUNO

96,0

4,0

2 FELTRE

83,6

16,4

3 BASSANO

84,8

15,2

4 THIENE

90,2

9,8

5 ARZIGNANO

89,7

10,3

6 VICENZA

95,1

4,9

7 PIEVE DI SOLIGO

93,9

6,1

8 ASOLO

88,7

11,3

9 TREVISO

90,8

9,2

10 S.DONA' DI PIAVE

92,5

7,5

12 VE-MESTRE

90,2

9,8

13 MIRANO

80,9

19,1

(7,8 a VE)

(6,1 a PD)

14 CHIOGGIA-PIOVE

81,6

18,4

(12,0 a PD)

15 CITTADELLA

80,8

19,2

16 PADOVA

96,4

3,6

17 ESTE

76,0

24,0

18 ROVIGO

94,6

5,4

19 ADRIA

57,1

42,9

(38,0 a RO)

20 VERONA

83,1

16,9

21 LEGNAGO

86,8

13,2

22 BUSSOLENGO

65,9

34,1

(17,1 a VR)

(13,8 a Legnago)

 

USL CITTADELLA: 3.472.193 prestazioni di specialistica ambulatoriale a cittadini residenti nella USL. 2.806.477 (80,8) nelle strutture della USL di Cittadella; 460.498 (13,3) nelle strutture della USL e dell’Azienda di Padova; 56.196 (1,6) nelle strutture della USL di Vicenza.

USL ESTE: 3.012.382 prestazioni di specialistica ambulatoriale a cittadini residenti nella USL. 2.290.970 (76,0) nelle strutture della USL di Este; 318.044 (10,5) nelle strutture della USL di Rovigo; 296.608 (9,8) nelle strutture della USL e dell’Azienda di Padova.

RICOVERI
MOBILITA’ PASSIVA VENETO
Cittadini residenti in Veneto che hanno scelto USL di altre Regioni
per il ricovero

2007: 5,4%

2008: 6,1%

MOBILITA’ ATTIVA VENETO
Cittadini residenti in altre Regioni che hanno scelto USL del veneto
per il ricovero

2007: 9,3%

2008: 8,8%

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Partecipate all'incontro pubblico

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Interrogazione a risposta scritta
presentata dall'On. Naccarato
Preoccupazione per la frana lungo
il Canale Battaglia
Camera dei Deputati, 13 ottobre 2009

Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Per sapere - premesso che:

lunedì 12 ottobre 2009 si è verificato il crollo di una parte del muro di contenimento del canale Battaglia che scorre lungo il centro storico del comune di Battaglia Terme, in provincia di Padova. La frana ha interessato un tratto lungo circa cinquanta metri e alto due metri e mezzo;

subito dopo il crollo, sul manto stradale della «Statale Adriatica» che costeggia il canale, si è aperta una crepa larga un centimetro e lunga circa sei metri. Il traffico è stato quindi bloccato per consentire gli interventi di emergenza per la messa in sicurezza della strada e del canale, causando notevoli disagi per la circolazione dei veicoli e suscitando grande preoccupazione nei cittadini residenti lungo la strada che costeggia il canale per il rischio di ulteriori crolli;

il crollo si è verificato lungo un canale artificiale risalente al 1189 e che, perciò, riveste una grande importanza storica per la città di Battaglia Terme. In particolare la caratteristica di questo canale, secondo in Europa dopo quello di Milano costruito nel 1137 per i lavori del Duomo, è di essere pensile. A Battaglia Terme, nell'incrocio con il Rio Alto che porta le acque da Montegrotto Terme e gli passa sotto, si determina un salto di 7 metri tra i due livelli. L'importanza del canale Battaglia sta nell'originalità del meccanismo idraulico con cui è stato costruito: nel murazzo di sinistra del canale di Battaglia Terme è inserita una chiusa, il cosiddetto Arco di Mezzo. Aprendo le paratie si dà luogo a tre cascate d'acqua. Le due laterali facevano girare le ruote di due mulini mentre l'Arco centrale alimentava il bacino sottostante, dove i «burci» facevano la fila per scaricare granaglie e caricare farina. Rapidamente l'acqua cresceva e l'onda spingeva senza sforzo i battelli carichi lungo il canale Vingenzone, fino in laguna, senza chiuse da superare. Questo ha fatto di Battaglia Terme, che non esisteva prima del canale, un città industriale con l'insediamento di una cartiera e perfino della prima centrale elettrica;

a partire dal mese di maggio 2009 sono iniziati i lavori di «restauro conservativo» e di «opere che si inseriscono nel contesto territoriale locale con naturalezza», come recita il progetto presentato dal Genio Civile di Padova;

tali lavori di «restauro conservativo», secondo il Genio Civile, hanno comportato la necessità di prosciugare il canale. La causa più probabile del collasso sembra sia proprio dovuta alla mancanza della pressione dell'acqua che contribuiva a sorreggere il muro di contenimento. Inoltre, il muro crollato era privo di puntellamenti, nonostante lo scavo;

il progetto di sistemazione del canale, dal costo di due milioni di euro finanziati con fondi CIPE, è stato fortemente contestato per le sue modalità di intervento. Il 4 luglio 2009 alcuni consiglieri comunali, rivolgendosi al Sindaco del Comune di Battaglia Terme, alla Guardia Forestale, al Genio Civile, all'ente parco Colli Euganei e alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, hanno denunciato alcune anomalie rispetto alle modalità di intervento che erano state previste nel progetto di «restauro conservativo». In particolare, secondo quanto rilevato dai consiglieri comunali, diversamente dai lavori che erano stati originariamente autorizzati, il rivestimento dei muri di sponda doveva essere in calcestruzzo con mattoni in vista, per dare continuità con i muri esistenti in caso di minima piena; si doveva tener conto della navigabilità e dell'approdo dei natanti alle sponde invece sono stati realizzati spuntoni in calcestruzzo che saranno sommersi, dunque spaccheranno gli scafi; la sommità del muro laterale non doveva essere orizzontale per evitare sedimenti, invece lo è; il muro laterale non doveva misurare in sommità più di 25 centimetri di larghezza (invece ne misura più di 50) e alla base di 40 centimetri; la rampa di accesso all'alveo per i mezzi di lavoro doveva essere collocata a nord, invece è situata a sud, a 500 metri di distanza, bloccando una pista ciclabile; circa 5.000 metri cubi di fanghi dovevano essere avviati in discarica, mentre si è scoperto che circa 10.000 metri cubi di inerti non pericolosi sono stati utilizzati per la sistemazione dell'argine ovest; l'impresa esecutrice dei lavori si apprestava a cementificare una delle arcate del salto d'acqua, il cosiddetto «Arco di Mezzo», senza alcuna previsione di questo genere nel progetto -:

se i Ministri siano a conoscenza dei fatti sopra esposti; quali misure intendano porre in essere per salvaguardare un manufatto che riveste grande importanza storica per la città di Battaglia Terme; cosa intendano fare i Ministri interrogati per garantire la messa in sicurezza del canale e prevenire il rischio di ulteriori crolli che destano grande preoccupazione tra i cittadini di Battaglia Terme; quali misure di competenza intendano porre in essere per verificare l'effettiva rispondenza dei lavori eseguiti con il progetto originario al fine di perseguire concretamente la finalità di un restauro conservativo del canale Battaglia; cosa intendono fare per accertare le cause del grave episodio di crollo di un tratto di muro di contenimento del canale che si è verificato.

___________________________________________

VERSO LE PRIMARIE DEL
25 OTTOBRE

Per vedere cosa è cambiato concretamente con le liberalizzazioni di Bersani collegatevi al link
http://www.bersanisegretario.it/gw/producer/producer.aspx?t=/SPECIALI/per_te.htm

___________________________________________

APPUNTAMENTI

VENERDI 16 OTTOBRE
ORE 11.00 PRESSO IL CENTRO COMMERCIALE "LA CORTE" VIA BAJARDI - MORTISE (PD)
BANCHETTO PER DISTRIBUZIONE DI MATERIALE PER LE PRIMARIE DEL 25 OTTOBRE
ORE 17.30 PRESSO LA SALA DI QUARTIERE DI PIAZZETTA FORCELLINI
(SOPRA SUPERMERCATO ALI')
INCONTRO PUBBLICO: "PIU' SALUTE MENO ALCOL. PREVENIRE E CONTRASTARE L'USO DI BEVANDE ALCOLICHE. LE PROPOSTE DEL PD"

SABATO 17 OTTOBRE
ORE 9.30 A BATTAGLIA TERME (PD):
SOPRALLUOGO CON IL CONSIGLIERE REGIONALE GALLO AL CANTIERE SUL CANALE BATTAGLIA
ORE 11.30 PRESSO PRATO DELLA VALLE - INIZIATIVA ACLI

DOMENICA 18 OTTOBRE ORE 12.30 PRESSO LA SEDE DEL PD DI NOVENTA PADOVANA (PD)
PRANZO DEI GIOVANI DEMOCRATICI

LUNEDI 19 OTTOBRE ALLE ORE 17.30 PRESSO LA SALA DI QUARTIERE "CADUTI DI NASSIRIJA" PIAZZA DEI SIGNORI (SOTTO LA TORRE DELL'OROLOGIO) - PADOVA
INCONTRO PUBBLICO: "LA SCUOLA CHE VOGLIAMO"

visita il sito
www.alessandronaccarato.it
mail: info@alessandronaccarato.it  - tel 049660544 fax 0498753610