Giovedì 14 maggio la Camera dei
Deputati ha approvato il testo del
DDL sicurezza ricorrendo per
l'ennesima volta al voto di fiducia.
Infatti, senza la fiducia e con la
dura opposizione del Partito
Democratico, le divisioni interne
alla maggioranza di governo non
avrebbero consentito di approvare
questo provvedimento.
Il Disegno di Legge sulla sicurezza
del Governo è inutile e inefficace
perchè non affronta affatto i due
aspetti fondamentali legati ad una
seria politica sulla sicurezza,
cioè:
1)
Dotare di maggiori risorse
economiche e mezzi le Forze
dell'Ordine che sono le uniche,
secondo la nostra Costituzione, a
dover garantire la sicurezza in
tutto il territorio dello Stato;
2) La
necessità di approvare una nuova
legge sull'immigrazione che
favorisca l'integrazione degli
immigrati regolari e punisca
severamente,invece, quelli che
delinquono. L'attuale legge in
vigore sul tema dell'immigrazione,
la cosiddetta "Bossi-Fini", si è
dimostrata incapace di garantire
realmente la sicurezza dei
cittadini, spingendo gli immigrati
alla clandestinità senza ridurre gli
sbarchi sulle nostre coste.
Per scaricare
il testo del DDL sicurezza approvato
alla Camera dei Deputati clicca sul
link
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0024031.pdf
Sicurezza
la destra alimenta la paura
Il Mattino di
Padova,
8 maggio 2009
La
telenovela, ampiamente divulgata da
televisioni e giornali, della
famiglia Berlusconi rischia di
distrarre l’opinione pubblica dal
fallimento assoluto della destra su
una delle questioni decisive nella
vittoria elettorale dello scorso
anno: la sicurezza. Infatti il
governo ha deciso di mettere la
fiducia sul disegno di legge in
discussione alla Camera, perché la
maggioranza è divisa ed è incapace
di affrontare in modo serio ed
efficace i problemi del Paese. La
destra è prigioniera della sua
propaganda ed è preoccupata perché
non riesce a dare risposte
concrete. In un anno il governo ha
varato diversi provvedimenti in
materia di sicurezza, spesso
ricorrendo allo strumento del
decreto legge e al voto di fiducia,
ma non ha prodotto alcun risultato
apprezzabile. Anzi è in continuo
aumento il numero di ingressi di
clandestini, al punto che i centri
per l’identificazione e l’espulsione
sono al collasso, e la paura è in
costante crescita.
Questa situazione è causata da due
elementi principali: una
legislazione sull’immigrazione che
favorisce il passaggio in
clandestinità degli immigrati, la
sistematica riduzione di risorse al
sistema giudiziario e alle forze
dell’ordine. La legge Bossi-Fini non
funziona perché consente l’ingresso
nel Paese di cittadini stranieri per
motivi di lavoro per periodi troppo
brevi e insufficienti a mettersi in
regola. Così la nostra economia -
industrie metalmeccaniche, cantieri
edili, famiglie bisognose di
assistenza, imprese agricole -
attira lavoratori immigrati e poi,
scaduti i termini dei permessi di
soggiorno, li scarica e li trasforma
in irregolari, che spesso vengono
ricattati e sfruttati.
Questa condizione alimenta
l’illegalità e costituisce un
serbatoio inesauribile di personale
per le organizzazioni criminali
dedite allo spaccio di stupefacenti,
allo sfruttamento della
prostituzione e alle rapine.
Serve una nuova legge
sull’immigrazione che limiti gli
ingressi alla reale domanda di
occupazione e che consenta ai
lavoratori stranieri di restare in
modo stabile in Italia, acquisendo
diritti e doveri, in modo da
integrarsi nel rispetto delle leggi.
Solo così è possibile governare
l’immigrazione e costruire migliori
condizioni di sicurezza e
convivenza. I proclami della destra
contro gli immigrati non risolvono i
problemi e servono solo a nascondere
i fallimenti del governo e a lucrare
qualche voto sulle paure dei
cittadini.
Un esempio in tal senso è la
decisione di introdurre il reato di
immigrazione clandestina che sarà
punito con una contravvenzione. La
norma avrà l’unico effetto pratico
di appesantire l’attività delle
forze dell’ordine e dei Tribunali,
che saranno investiti da centinaia
di migliaia di casi per accertare un
reato che non determinerà alcuna
conseguenza. In sostanza la norma
peggiorerà il già precario
funzionamento del sistema
giudiziario e distrarrà polizia e
carabinieri da importanti attività
investigative e repressive contro la
criminalità.
L’altra causa dei fallimenti e
delle divisioni del governo sono i
tagli di risorse alle forze
dell’ordine, che sono state
umiliate. Non è un caso che tutti i
sindacati del settore stiano
apertamente protestando contro i
provvedimenti in discussione. Ad
esempio, l’utilizzo dei militari per
il controllo del territorio si sta
rivelando un’operazione molto
costosa e quasi inutile, che serve
solo a fare scena. Anche le ronde
dimostrano la scarsa considerazione
del governo per il ruolo
fondamentale e insostituibile delle
forze dell’ordine. In questo modo,
infatti, la destra sceglie di non
investire su polizia e carabinieri e
di puntare su improbabili
associazioni di cittadini che
rischiano di diventare milizie di
partito da controllare, per evitare
ulteriori problemi di ordine
pubblico.
Il modello di sicurezza delineato
dal governo prefigura un sistema in
cui polizia e carabinieri saranno
ridotti al ruolo di accompagnatori e
tutori dei militari, durante il
giorno, e dei rondisti, durante la
notte. La destra ha vinto le
elezioni con la promessa di una
maggiore sicurezza, ma con la
propaganda non è possibile
raggiungere il risultato. Per questo
è sempre più divisa ed è costretta a
ricorrere al voto di fiducia.
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LE INIZIATIVE


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APPUNTAMENTI
DOMENICA 17 MAGGIO
ORE 10.30 PRESSO LA
SALA CIVICA "LA PIRA" VIA TONZIG 9 -
PADOVA
PRESENTAZIONE DEL LIBRO "IL MURETTO"
di LIVIA TURCO
ORE 16.30 PRESSO IL
PARCO "FENICE", LUNGARGINE ROVETTA
28
TERRANEGRA - PADOVA
FESTA
DEGLI AQUILONI DEL PARTITO
DEMOCRATICO
DOMENICA 24
MAGGIO ALLE ORE 17.00 PRESSO PIAZZA
MAZZINI - MONSELICE (PD)
(IN CASO DI PIOGGIA PRESSO LA SALA
CIVICA DELLA SAN PAOLO)
INIZIATIVA PUBBLICA SU
SICUREZZA E INTEGRAZIONE
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