Mercoledì 27 gennaio la Camera dei Deputati ha bocciato l’emendamento presentato dal PD che chiedeva la soppressione dell’articolo 21 del Disegno di Legge n. 1441. Questo articolo,infatti, è un vero e proprio colpo di spugna sul processo in corso presso il tribunale di Padova che vede imputati alcuni alti ufficiali della Marina Militare per negligenza nell’applicazione delle norme sulla sicurezza del lavoro a favore del personale imbarcato sulle navi. Con la bocciatura della proposta di soppressione dell’articolo 21 di fatto il processo di Padova non potrà proseguire per accertare le responsabilità dei vertici militari per la mancata protezione di numerosi marinai che, nel corso degli anni, si sono ammalati di mesotelioma e asbestosi e sono morti a causa dell’esposizione all’amianto sulle navi.
In questo modo le famiglie di ben 480 militari deceduti non avranno giustizia e non riceveranno alcun risarcimento. L'articolo 21 ha il sapore della beffa. Era un provvedimento nato con l'obbiettivo di migliorare le tutele nei luoghi di lavoro ma ottiene il risultato opposto perchè peggiora la sicurezza dei lavoratori che si sono ammalati o sono morti a causa dell'amianto.
E’ scandaloso che PDL e LEGA abbiano deciso di garantire l’impunità ai vertici militari invece di garantire la giustizia alle famiglie delle vittime. E’ un altro grave esempio della volontà della Destra di proteggere gli interessi di pochi a danno della collettività e di chi chiede una giustizia efficiente secondo il principio fondamentale per cui “La legge è uguale per tutti”.

                     Ordine del Giorno
        sulle vittime dell'amianto
               sulle navi militari
         presentato dagli Onorevoli Naccarato-Miotto-Ciccanti
                   Camera dei Deputati, 27 gennaio 2010

                                ___________________________________________
 

            ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
             Il Governo riduce
            l'obbligo scolastico

Il Governo vuole abbassare l'obbligo scolastico dagli attuali 16 anni a 15 anni, prevedendo un anno di alternanza scuola-lavoro per i ragazzi e le ragazze con difficoltà di rendimento scolastico. E'  questo il risultato dell'emendamento del Governo all'articolo 50 del Disegno di Legge recante "Delega al Governo in materia di lavoro". Si tratta di una scelta in controtendenza rispetto alla necessità di investire maggiori risorse nell'istruzione per dare a tutti la possibilità di acquisire le competenze minime necessarie anche nel mondo del lavoro. Mentre l'Europa, gli Stati Uniti e i paesi emergenti, come Cina e India, investono nella scuola pubblica e alzano l'età dell'obbligo soclatsico, il Governo Berlusconi va nella direzione opposta. E' paradossale che una scelta così delicata che incide fortemente sul sistema dell'istruzione nel nostro Paese venga presa all'interno di un provvedimento sul tema del lavoro, senza quindi permettere al Ministero dell'Istruzione di intervenire.