SULLA SICUREZZA
IL GOVERNO
FA SOLO PROPAGANDA
Per la prima volta ieri a Roma tutti i
rappresentanti sindacali delle Forze dell’ordine hanno
manifestato insieme contro il Governo: poliziotti,
forestali, agenti di polizia penitenziaria sono scesi in
piazza per chiedere al Governo di stanziare maggiori
risorse per garantire la sicurezza dei cittadini.
Addirittura le organizzazioni di rappresentanza del
personale militare, i COCER, pur non potendo per
regolamento partecipare a manifestazioni di piazza,
hanno pubblicamente manifestato la loro vicinanza ai
manifestanti, denunciando l’azione miope del Governo.
Tutti i nodi vengono al pettine. La destra e la
Lega hanno vinto le elezioni politiche proprio
cavalcando le paure dei cittadini e facendo leva sulla
insicurezza, poi hanno approvato ben due “decreti
sicurezza” istituendo le ronde private che avrebbero
dovuto presidiare il territorio. Ed ora cosa fanno?
Tagliano le risorse alle Forze dell’ordine. Basta
pensare che, mentre sono stati inviati nelle città 3.000
soldati ora aumentati a 4.250, polizia, carabinieri e
Guardia di Finanza hanno subito riduzioni di risorse
enormi, al punto da mettere in discussione lo
svolgimento di importanti servizi. In alcuni tribunali
non ci sono più le risorse per un funzionamento adeguato
e gli enti locali si sono accollati le spese per
assicurare i servizi essenziali. Inoltre, il Governo ha
anche deciso di diminuire di oltre quarantamila unità il
numero degli operatori di pubblica sicurezza in
servizio, di sottrarre il 44% delle risorse alle
attività operative ed organizzative, riducendo quindi il
numero di pattuglie attive sul territorio, di rinviare
di tre anni il rinnovo del contratto nazionale di lavoro
del comparto sicurezza.
In compenso
la maggioranza ha introdotto nel nostro ordinamento le
ronde che si sono rivelate, nel concreto, un vero e
proprio flop. Infatti oggi sono pochissime le domande
presentate per partecipare alle ronde; e ciò dimostra la
strumentalità e l’inutilità pratica di questo strumento.
Per nascondere i pesanti tagli alla sicurezza,
la destra e la Lega hanno continuato a mostrare i
muscoli introducendo il reato di immigrazione
clandestina: una mossa mediatica che ha appesantito
ulteriormente l’azione della magistratura e delle Forze
dell’ordine con il solo risultato di introdurre
un’ammenda da 5 a 10 mila euro, che nella stragrande
maggioranza dei casi non verrà pagata, mentre la
presenza irregolare nel Paese è già sanzionata con
l’espulsione amministrativa.
E’ così che
il Governo garantisce la sicurezza dei cittadini?
Decidendo di tagliare le risorse e non rinnovare il
contratto di lavoro a coloro che devono assicurare, per
legge, l’ordine pubblico il Governo sta di fatto
prendendo in giro gli italiani e sta smentendo tutte le
promesse fatte a piene mani in campagna elettorale.
E’
necessario, perciò, ripristinare subito le risorse
economiche indispensabili per garantire adeguate
condizioni di lavoro agli operatori del comparto
sicurezza, rinnovando il contratto di lavoro ormai
scaduto da due anni. Inoltre, è urgente investire per
l’ammodernamento dei mezzi e delle infrastrutture in uso
alle Forze dell’ordine e per un’efficace
riorganizzazione delle forze di pubblica sicurezza.
Solo così si
può aumentare la sicurezza di tutti i cittadini.
Approvata
dal Governo la
c.d. "Riforma Gelmini"
Grazie all’impegno dei Deputati del Partito Democratico
sono finalmente arrivate in Commissione Cultura della
Camera le bozze di riordino dei licei, degli istituti
tecnici e professionali predisposte dal Governo.
Inoltre, dopo tante
chiacchiere, è finalmente stato posto all’ordine del
giorno dei lavori della Commissione anche lo schema di
decreto che riguarda la struttura ed il funzionamento
dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema
universitario (ANVUR).
Ora il Partito
Democratico, nel confronto che si aprirà in
Commissione, potrà avanzare le proprie proposte
alternative rispetto ai progetti della maggioranza sulla
scuola e l’università.
Per maggiore
informazione, di seguito vi riproponiamo le bozze di
riordino del Governo e la bozza di funzionamento dell’ANVUR.
Per
conoscere la bozza di riordino dei licei collegatevi al
link
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/elenchipdl/apritesto.
asp? file=132
Per
conoscere la bozza di riordino degli istituti tecnici
collegatevi al link
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/elenchipdl/apritesto.
asp?file=133
Per
conoscere la bozza di riordino degli istituti
professionali
collegatevi al link
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/elenchipdl/apritesto.asp?file=134
Per
conoscere la bozza di funzionamento dell'ANVUR
collegatevi al link
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/elenchipdl/apritesto.asp?file=131
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PARTECIPATE ALL'INCONTRO PUBBLICO

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Alcolismo. Un convegno del Pd lancia l’allarme
sull’aumento costante del consumo tra le nuove
generazioni e sui luoghi di lavoro
La droga in bottiglia conquista
i giovanissimi
Scarsa prevenzione e
controlli inefficaci:
il 40% degli adolescenti confessa di ubriacarsi
Il Mattino di
Padova, 17 ottobre 2009
«I
luoghi di lavoro sono sempre stati palestre di
prevenzione sanitaria. Ma per quanto riguarda l’alcol,
si tratta di un percorso estremamente difficile. E in
Regione si fa troppo poco». Parole del dottor Francesco
Sarto, direttore del dipartimento di prevenzione Uls 16
«Alcol e Lavoro», lo stesso titolo del convegno
organizzato in serata dal Pd nella sede della
circoscrizione 3 a Forcellini.
Alle relazioni è seguito un
dibattito coordinato dal direttore del «mattino» Omar
Monestier cui sono intervenuti il parlamentare
Alessandro Naccarato e il capogruppo Pd in Regione
Gianni Gallo; gli esperti Franca De Lazzari e Tiziana
Codenotti; il presidente del Cdq 3 Andrea Micalizzi,
monsignor Daniele Prosdocimo vicario per la Pastorale
cittadina, Emanuele Scafato dell’Istituto superiore di
sanità e Franco Marcomini, responsabile unità alcologia
Ulss 16. Sotto esame le prospettive di un Paese che beve
sempre di più, soprattutto i giovani, con ripercussioni
su salute, incidenti stradali e sicurezza sul lavoro.
«Sono oltre 9 milioni gli italiani che hanno un consumo
di bevande alcoliche definito ad alto rischio» ha
sottolineato Codenotti, vicepresidente del coordinamento
Eurocare. Franca De Lazzari, direttrice del dipartimento
di gastroenterologia, ha evidenziato come il sistema
sanitario debba fare più prevenzione: «Soprattutto sui
giovani, perché in Veneto il 40% degli adolescenti di 14
anni ha ammesso di essersi ubriacato almeno una volta
nel mese precedente». Servirebbe un’opera di educazione,
insomma, che dovrebbe partire come avvenuto in altri
campi dagli ambienti di lavoro. «E’ un processo che
presenta notevoli ostacoli», ha sottolineato Sarto «e il
termine di confronto più convincente è quello del fumo,
dove il divieto negli ambienti di lavoro è stato
accettato senza grosse difficoltà. Con l’alcol invece le
resistenze culturali, anche per via di messaggi
pseudoscientifici fuorvianti, sono molte».
Dal 2006 il consumo di alcol è vietato in molti
ambienti di lavoro dove esistono già dei rischi -
trasporti, edilizia, industria pesante - e in quelli con
aspetti educativi come l’insegnamento. «Ma non sono
state adottate misure di controllo e prevenzione
adeguate, anche per inadempienza delle Regioni - ha
concluso Sarto - ad esempio potenziando gli Sisal o
obbligando i datori di lavoro ad assumere medici
competenti per svolgere controlli sistematici sul
personale».
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ECCO IL FEDERALISMO DELLA DESTRA E DELLA LEGA

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PRIMARIE 2009: OLTRE 36000 ELETTORI
LA FESTA DEMOCRATICA
DEL 25 OTTOBRE
Per scaricare
la tabella dei risultati con i seggi, il provinciale,
gli eletti
(senza l'attribuzione dei resti) e i collegi collegatevi
al link
http://www.partitodemocraticopadova.it/images/stories/risultati%20primarie%202009_disaggregato(1).xls
RISULTATO TOTALE
PROVINCIALE
BERSANI 19680 54,86%
FRANCESCHINI 10693 29,81%
MARINO 5499 15,33%
FILIPPIN 17660 50,17%
CAUSIN 9044 25,69%
CASSON 8496 24,14%
COLLEGIO CITTA' DI
PADOVA
BERSANI
9073 54,96%
FRANCESCHINI 4539 27,49%
MARINO 2897 17,55%
FILIPPIN 8110 50,28%
CAUSIN 3806 23,60%
CASSON 4213 26,12%
COLLEGIO BASSA
PADOVANA
BERSANI
5450 53,29%
FRANCESCHINI 3494 34,16%
MARINO 1283 12,55%
FILIPPIN 4927 48,90%
CAUSIN 2918 28,96%
CASSON 2231 22,14%
COLLEGIO ALTA
PADOVANA
BERSANI
5157 56,45%
FRANCESCHINI 2660 29,12%
MARINO 1319 14,44%
FILIPPIN 4623 51,40%
CAUSIN 2320 25,79%
CASSON 2052 22,81%
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