Mi
sembra importante far conoscere e
mettere a disposizione alcuni materiali
da utilizzare nelle prossime settimane
di Campagna Elettorale.
In Particolare segnalo:
Si tratta di
documenti che dimostrano l'impegno
concreto del Centrosinistra per
affrontare e risolvere questioni
decisive. La conoscenza di questi
provvedimenti, insieme alle proposte
programmatiche di Walter Veltroni,
può essere utile per convincere gli
elettori nei prossimi giorni a
scegliere il Partito Democratico.
Auguri di
Buona Pasqua
Alessandro
Naccarato
Le
attività del Governo Prodi
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Rapporto
conclusivo Governo Prodi
Questo Rapporto
conclusivo
dell'attività del Governo Prodi è
dedicato a una illustrazione dei
principali provvedimenti approvati dal
Governo e dal Parlamento nel corso della
legislatura appena conclusa.
Nonostante la sua breve durata, la
legislatura ha visto l'approvazione in
Consiglio dei Ministri di 177 disegni di
legge e di 42 decreti legge, di cui,
rispettivamente, 69 e 41 approvati in
via definitiva dalle Camere. A questo
insieme di atti si è unita poi, una
intensa attività, fatta di Decreti del
Presidente del Consiglio dei Ministri,
di Decreti del Presidente della
Repubblica, di Decreti Ministeriali, di
circolari, di altre decisioni di
carattere amministrativo, essenziali al
fine di dare piena operatività alle
leggi approvate dal Parlamento.
Come si evince dalla selezione di azioni
qui presentata, l'attività normativa del
Governo ha toccato tutti gli ambiti di
quel programma sul quale l'Esecutivo
ottenne il consenso dei cittadini e la
fiducia delle Camere.
La prima ampia area si riferisce alle
"garanzie istituzionali e diritti
civili": è un ambito che comprende sia
gli interventi di carattere
istituzionale e di riforma
dell'ordinamento giudiziario sia quelli
riguardanti la sicurezza interna ed
esterna del Paese. Quest'ultimo è un
campo nel quale, al di là delle
iniziative in campo legislativo, credo
sia giusto sottolineare il grande
contributo offerto dalle Forze
dell'ordine nel contrasto alla
microcriminalità e alla criminalità
organizzata.
La seconda grande area qui dettagliata
nei provvedimenti di maggiore impatto
riguarda lo "Sviluppo sostenibile". La
sostenibilità di lungo periodo significa
dare un significato concreto alla tutela
dell'ambiente, ma anche condividere e
sostenere un'opera di risanamento
finanziario più rispettosa del futuro e
delle giovani generazioni. Questo, in
fondo, è il motivo per il quale è
importante che gli obiettivi di
risanamento siano stati centrati e che
le spese pubbliche siano state riportate
su un sentiero di maggiore sostenibilità
finanziaria. L'area comprende anche un
resoconto dettagliato delle misure
adottate nel campo della scuola e della
ricerca nella convinzione che da tali
fattori dipendano sempre più le
possibilità di sviluppo futuro del
Paese.
Imprese,
"Industria 2015":
firmato il bando sulla
mobilità sostenibile
Il Ministro
per lo Sviluppo Economico, Pierluigi
Bersani, ha reso operativo il piano per
l'innovazione industriale legata al tema
della mobilità. Per accedere al fondo di
180 milioni dedicato all'iniziativa le
imprese interessate potranno presentare
domanda tra il 15 maggio e il 15 luglio
Il
ministro dello Sviluppo economico, Pier
Luigi Bersani, ha firmato il bando per
il Progetto di innovazione industriale
(PII) sulla Mobilità Sostenibile del
piano ‘Industria 2015’, l’iniziativa
pensata dal Governo Prodi per rilanciare
la competitività e lo sviluppo delle
imprese italiane. Entro la fine di marzo
verrà lanciato anche un secondo
progetto, che avrà come tema le nuove
tecnologie per il Made in Italy.
Dopo
l’approvazione dei decreti attuativi,
avvenuta lo scorso 19 febbraio, con la
firma del bando l’iniziativa entra
dunque nel vivo: dal 15 maggio al 15
luglio le imprese interessate potranno
presentare i loro progetti. Spetterà poi
all’Agenzia per la diffusione delle
tecnologie per l’innovazione valutarne
la validità tecnico-scientifica ed
economico finanziaria nonché le
prospettive di sviluppo industriale.
Per accedere al fondo complessivo di 180
milioni di euro stanziato per
l’iniziativa, i progetti dovranno
rispondere a una serie di requisiti,
ovvero: coinvolgere nel modo più ampio
la filiera produttiva e quella della
conoscenza; affrontare tematiche quali
la mobilità urbana sostenibile,
l’intermodalità , le reti logistiche per
la decongestione dei trasporti di
superficie e i sistemi di produzione
innovativi; dimostrare, nei due anni
successivi, di avere un’evidente
ricaduta industriale con un ritorno
economico.
Le
domande di partecipazione dovranno
essere avanzate congiuntamente da
partenariati qualificati (imprese e
organismi di ricerca) con una
partecipazione significativa di piccole
e medie imprese, mentre l’importo minimo
dei programmi varierà a seconda dei temi
specifici e del tipo di innovazione
proposta: lo spettro dell’investimento,
comunque, potrà oscillare tra gli 8 e i
20 milioni di euro. Per conoscere nel
dettaglio condizioni, criteri e modalità
per la concessione delle agevolazioni,
sarà possibile consultare il bando nel
sito internet
www.sviluppoeconomico.gov.it e nel
sito www.industria2015.ipi.it
Per saperne di
più:
Vai al sito
del Ministero dello Sviluppo Economico
Sicurezza
sul Lavoro
Con l’approvazione del
Decreto legislativo sulla sicurezza sul
lavoro si rimette al centro dell’azione
del Governo e del Parlamento
l’attenzione al problema della sicurezza
sul lavoro.
Alla luce del numero di morti sul
lavoro, dell’impegno profuso dal Capo
dello Stato nella promozione di una
cultura della sicurezza sul lavoro, il
Governo della XV Legislatura ha inserito
il tema della salute e sicurezza tra le
assolute priorità; già nel Documento di
Programmazione Economico-Finanziaria
2007-2011, esso è stato collocato tra le
linee programmatiche degli interventi in
materia di lavoro e occupazione,
unitamente all’intensificazione del
contrasto al lavoro nero e irregolare e
al potenziamento dei servizi ispettivi.
L’indirizzo politico in tal modo
individuato ha avuto concreto seguito
attraverso:
- la predisposizione di un primo
“pacchetto” di interventi con il “Decreto
Bersani”.
- le misure introdotte dalla
legge
Finanziaria 2007 in tema di salute e
sicurezza.
-
Legge 3
agosto 2007 n. 123.
-
Decreto
Legislativo 6 marzo 2008.
- l’attivazione di tavoli di lavoro tra
amministrazioni e parti sociali per
trovare soluzioni condivise sui temi in
discussione.
Occorre creare un modello
legale in grado di prevenire, meglio di
quanto oggi accada, il rischio di
infortuni sul lavoro, determinando così,
una volta per tutte, il potenziamento
della cultura della legalità. Questo,
affinché la prevenzione della salute e
della sicurezza divenga effettiva in
ogni contesto lavorativo, e non solo
predisponendo un sistema di regole, ma
soprattutto integrando il sistema
normativo tradizionale con strumenti
quali la formazione, le “buone prassi”,
gli accordi collettivi e la
Responsabilità Sociale delle Imprese. In
dettaglio, il Testo Unico avrà come
obiettivi:
- la costruzione di un sistema di
qualificazione delle imprese e dei
lavoratori autonomi che tenga conto
della esperienza o delle competenze e
conoscenze in materia di salute e
sicurezza sul lavoro, acquisite
attraverso percorsi formativi mirati.
- la formazione come strumento
essenziale di prevenzione e tutela.
- la diversificazione delle normative
in relazione alla specificità dei rischi
nei settori di riferimento.
Inoltre, il Testo Unico sarà diretto a
promuovere strumenti volontari quali:
- le Buone Prassi, intese come
soluzioni sperimentate per prevenire o
ridurre i rischi per i lavoratori,
fondate sulla valutazione del rischio
specifico e consistenti nella concreta
applicazione di misure preventive contro
i rischi di volta in volta considerati
- la Responsabilità Sociale delle
Imprese, per cui una impresa può dirsi
socialmente responsabile quando adotta
una strategia di gestione della propria
attività che coniuga la ricerca del
profitto con i principi sociali ed
ambientali di un determinato momento
storico
- i Codici Etici
Provvedimenti
normativi
Decreto legislativo
del 6 marzo 2008 - atto n. 233:
Attuazione
dell'articolo 1 della legge 3 agosto
2007, n. 123, in materia di tutela della
salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
(testo approvato dalle Commissioni
Lavoro, Affari Sociali, e Bilancio della
Camera con
osservazioni e
del Senato con osservazioni)
Circolare n. 17 del
giugno 2006
- Corretta applicazione dei contratti a
progetto nel solo settore dei Call
Center, seguita da una seconda
lettera circolare del
24 settembre 2007
correttiva degli accordi stipulati dalle
parti.
Legge 248/2006 (art.
36 bis)
(Decreto Bersani) - “Misure
urgenti per il contrasto del lavoro nero
e per la promozione dei luoghi di
lavoro”, che prevedeva: sospensione dei
cantieri in caso di impiego di
lavoratori trovati a nero; introduzione
della tessera di riconoscimento; obbligo
di comunicazione di assunzione il giorno
antecedente; inasprimento delle sanzioni
per omessa iscrizione nei libri
obbligatori; reintroduzione
dell’indennità di trasferta.
Legge 296/2006
(Finanziaria
2007) - Nuova immissione di personale
ispettivo; estensione a tutti i settori
del DURC; quintuplicazione delle
sanzioni amministrative; misure volte a
favorire l’emersione spontanea e la
stabilizzazione delle collaborazioni a
progetto in lavoro subordinato (V. Call
Center); comunicazione di assunzione
obbligatoria informatizzata.
vai alla Nota
informativa n° 3 dicembre 2006
Legge n. 123 del 3
Agosto 2007
- Misure in
tema
di tutela e sicurezza delega al governo
per la riformulazione del TU: estensione
della sospensione a tutti i settori in
caso di utilizzo di manodopera in nero;
All’interno di questa strategia politica
si colloca la legge 3 agosto 2007 n. 123
- cosiddetta legge delega - con la quale
si è concretamente intrapresa un’opera
di integrale riforma in materia di
salute e sicurezza sul lavoro. La legge
delega n. 123 prevede non solo una
operazione di riorganizzazione della
normativa vigente, ma anche la
rivisitazione della materia stessa
attraverso l’armonizzazione di tutte le
leggi in vigore, in una logica unitaria
e innovativa e nel pieno rispetto di
quanto previsto dall’art. 117 della
Costituzione, il cui terzo comma
attribuisce alla competenza ripartita di
Stato e Regioni la materia della “tutela
e sicurezza del lavoro”. Inoltre,
recependo anche la sollecitazione del
rapporto intermedio della Commissione
parlamentare d’inchiesta sulla salute e
sicurezza sul lavoro, la medesima legge
affronta da subito alcuni dei problemi
di maggiore urgenza in materia,
attraverso l’introduzione immediata di
misure di contrasto del fenomeno
infortunistico.
Lavori
usuranti,
definiti i criteri di
pensionamento
Il Consiglio dei
Ministri approva il decreto che dispone
i requisiti di pensionamento per i
lavoratori che svolgono attività
particolarmente faticose e usuranti.
Oltre alle professioni previste dal
decreto Salvi, tre le arre interessate:
catene di montaggio, guida di veicoli
sopra i nove posti, lavori notturni
È stato approvato
dal Consiglio dei Ministri il decreto
legislativo che disciplina l'accesso
alla pensione per i lavoratori
dipendenti che adempiono a mansioni
usuranti o particolarmente faticose. A
seguito del risultato raggiunto, il
Ministro del Lavoro e della Previdenza
Sociale, Cesare Damiano, si è detto
“particolarmente soddisfatto per
l'approvazione del decreto legislativo,
a testimonianza di un lavoro quotidiano
tenace e silenzio. Sono stati stanziati
con questo provvedimento due miliardi e
mezzo per un decennio - ha aggiunto
- che dovrebbero coinvolgere circa 5
mila lavoratori l'anno, ma questa e'
ancora una stima provvisoria".
Le categorie dei lavoratori.
Sono ritenuti usuranti i lavori
appartenenti a quattro categorie:i
dipendenti di catene di montaggio, i
conducenti di veicoli sopra i nove
posti, i lavoratori notturni - che
svolgano cioè le loro mansioni per
almeno tre ore comprese dalla mezzanotte
alle cinque del mattino - e le categorie
già previste dal decreto Salvi del
1999. In quest'ultima tipologia
rientrano i lavori in galleria, cava o
miniera, i lavori in cassoni ad aria
compressa, quelli svolti dai
palombari, quelli ad alte temperature o
espletati in spazi ristretti, i lavori
di asportazione dell’amianto e la
lavorazione del vetro cavo.
Accesso anticipato I
lavoratori elencati beneficeranno del
pensionamento anticipato di tre anni, ad
eccezione dei lavoratori notturni, per
cui varrà un sistema
differenziato e graduale. Infatti, i
dipendenti che lavorano da 64 a 71 notti
l’anno avranno diritto alla pensione un
anno prima di quanto è stabilito dalla
norma generale.
Sono invece previsti due anni di
anticipo, se il turno comprende da 72 a
77 notti; il beneficio di tre anni è
invece concesso per i dipendenti che
svolgono turni comprensivi di 78 notti
lavorative. Il nuovo sistema stabilito
dal decreto entrerà in funzione dal 1
luglio 2009 e potranno accedervi le
categorie sopra riportate presentando
idonea documentazione.
Linee
di indirizzo sui contratti di lavoro a
tempo determinato nella pubblica
amministrazione
Il Ministro per le
riforme e l'innovazione, Luigi Nicolais,
ha firmato oggi, 19 marzo 2008, la
Circolare contenente
"Linee di indirizzo in merito alla
stipula di contratti di lavoro
subordinato a tempo determinato nelle
pubbliche amministrazioni"
(documento in .pdf).
La disciplina
limita l'uso del lavoro flessibile di
tipo subordinato a circoscritti casi
specificatamente individuati. Il
conferimento di incarichi individuali di
lavoro autonomo è subordinato infatti ad
esperti di «particolare e comprovata
specializzazione universitaria» e non
solo «di provata competenza» come era in
precedenza. Questo riduce i casi in cui
sì può fare ricorso a questa tipologia
di incarichi, rispondendo al contempo
alla finalità:
- di rendere detti incarichi più
rispondenti alle esigenze di alta
professionalità;
- di evitare l'uso distorto fatto
dalle amministrazioni negli ultimi anni,
le quali vi hanno fatto ricorso anche
per esigenze connesse con compiti di
basso profilo, favorendo pure su questo
fronte il formarsi di precariato;
- di garantire che il regime
restrittivo posto con le rigide
disposizioni sul lavoro flessibile di
tipo subordinato non spinga nella
direzione della compensazione attraverso
un più diffuso ricorso alle tipologie di
lavoro autonomo.
La norma non nasce
dall'esigenza di attualizzare la
disciplina del lavoro flessibile in
ragione delle evoluzioni economico -
sociali dell'apparato amministrativo.
Piuttosto, come reazione al contesto
storico caratterizzato dall'emergenza
del fenomeno del precariato causato,
come più volte ripetuto, dal degenerato
uso del lavoro flessibile, utilizzato
anche come strumento per eludere il
princìpio costituzionale della
concorsualità, che rappresenta la regola
primaria in materia di accesso nella
pubblica amministrazione, ricorrendo
quindi a forme di reclutamento
semplificate che non hanno dato
sufficiente garanzia del rispetto dei
principi di imparzialità e trasparenza.
La circolare è
attuativa delle disposizioni previste
dalla legge finanziaria 2008 (articolo
3, comma 79).
La legge
finanziaria 2008, infatti, nell'ottica
di un superamento radicale e definitivo
del "lavoro precario" nel settore
pubblico, interviene con misure volte ad
evitare il rischio di un suo rigenerarsi
a causa di un utilizzo improprio ed
ingiustificato delle forme contrattuali
flessibili, con i noti risvolti di
ordine sociale.
RASSEGNA STAMPA
Profumi cari come l’oro:
esposto di Naccarato al garante
Mattino di Padova
15 marzo 2008
PADOVA.
Profumi e cosmetici sempre più cari per
colpa dei «listini» fissati dalle
aziende, in accordo con la grande
distribuzione, per danneggiare i piccoli
negozi. E’ la denuncia del deputato
Alessandro Naccarato che ieri ha
presentato un esposto al garante della
concorrenza, denunciando la situazione.
«Da un anno i prezzi dei cosmetici sono
lievitati enormemente. E si tratta di
prodotti di largo consumo, inseriti nel
paniere Istat per il calcolo
dell’inflazione», spiega il
parlamentare. Cosa è successo? «Le
grandi case del settore cosmetico hanno
introdotto il criterio del prezzo
imposto - risponde Naccarato - Un unico
prezzo, uguale in tutti i punti vendira
del territorio nazionale. Un
comportamento che danneggia i
consumatori che non possono scegliere
l’offerta migliore o più conveniente. Ma
che danneggia anche le profumerie
indipendenti perché non possono
praticare una politica autonoma». In
pratica, quindi, le piccole profumerie
non possono fare altro che uniformare i
prezzi, per cercare di «stare sul
mercato» e per evitare che la merce sia
consegnata solo parzialmente e con
grande ritardo. Secondo quanto denuncia
il deputato padovano infatti, le grandi
industrie cosmetiche rivedono anche lo
sconto applicato agli esercenti e usano
sistemi dissuasivi per non stipulare con
i piccoli negozi i contratti di
distribuzione. Una situazione denunciata
anche dalla Federazione profumieri.
«Abbiamo chiesto l’intervento dell’authority
perché tuteli la concorrenza e i
consumatori - spiega Naccarato -
Dimostrando così che gli strumenti per
combattere il caro vita ci sono: basta
utilizzarli». L’esposto del deputato
padovano è stato sottoscritto anche da
tutti i consiglieri regionali del Pd.
CAMPODARSEGO Dopo una lunga trattativa
in Provincia l’azienda ha rifiutato la
mediazione che l’assessore Tosetto aveva
formulato per chiudere la vertenza
La "Elica" non firma la
mobilità,
70 lavoratori perderanno il posto
Il Gazzettino 15 marzo
2008
Resta
preoccupante la situazione dello
stabilimento del gruppo Elica di
Campodarsego: le prospettive di accordo
si sono arenate. L'azienda fa parte di
un gruppo multinazionale con sede a
Fabriano (Ancona) e quotato in borsa,
specializzato nella realizzazione di
cappe aspiranti per cucina. Già da
alcuni mesi è in corso una vertenza che
riguarda la situazione occupazionale, ma
ora la direzione dell'azienda non ha
firmato l'accordo sulla mobilità. La
trattativa condotta con la mediazione
dell'assessorato al Lavoro della
Provincia di Padova, guidato da Roberto
Tosetto, non ha sortito gli effetti
sperati. Le segreterie sindacali Fim
Cisl, Fiom Cgil, avevano cercato di
chiudere la trattativa aperta dal
gennaio 2008, ma hanno dovto registrare
la fermezza nella posizione della
controparte. «Durante il negoziato Elica
spa non si è minimamente scostata dalla
sua prima proposta considerata
irricevibile visto che, per via di
dubbie strategie di mercato, 70
lavoratori perderanno il posto di lavoro
- segnalano i sindacati, che
stigmatizzano il comportamento aziendale
- e non ha mostrato la volontà di
concludere positivamente la vicenda.
Elica spa aveva infatti verbalizzato in
data 19 novembre 2007, in Provincia, che
l'azienda di Campodarsego non sarebbe
stata chiusa. Per l'ennesima volta la
forza produttiva femminile (che
costituisce la maggioranza della forza
lavoro dello stabilimento) viene
penalizzata». «La cosa che stupisce di
più - dicono i sindacati Fim Cisl, Fiom
Cgil e Ugl in un comunicato - è che il
maggior azionista del gruppo Elica spa,
il senatore di Forza Italia Francesco
Casoli, porti avanti la sua campagna
elettorale asserendo che il singolo
dipendente è la risorsa fondamentale e
vincente dell'azienda. Riorganizzare non
significa chiudere e lasciare a casa le
persone; significa pianificare
operrazioni che limitino i costi
sociali». «Una chiara dimostrazione di
inaffidabilità - dicono i sindacati -
visto che la sua azienda, nonostante la
rilevanza nazionale e mondiale, non si è
mostrata coerente nemmeno con quanto
dichiarato nei verbali sottoscritti».
Sull'argomento prende posizione anche il
deputato del Partito Democratico
Alessandro Naccarato : «Sul caso abbiamo
interessato il ministero delle Attività
produttive attivandoci anche con la
Provincia di Padova per scongiurare il
licenziamento dei 70 dipendenti. In
realtà bisogna fare ogni tentativo per
intraprendere almeno la strada della
mobilità senza mettere sul lastrico un
numero così elevato di dipendenti».
Provincia a caccia di soldi e
responsabilità, ma niente si muove.
Scarti
velenosi, parola della Ce.
Invitato l’ex magistrato Casson.
La bonifica richiederebbe la bellezza 12
milioni di euro
Mattino di
Padova 9 marzo 2008
PERNUMIA.
Sono pieni zeppi di idrocarburi per
almeno due terzi, i rifiuti accatastati
all’interno dei capannoni dell’ex C&C di
Pernumia. Secondo la Comunità europea,
si tratta di scarti pericolosi. E per
smaltirli servono fino a 12 milioni di
euro che né la Provincia né i comuni
coinvolti, hanno. Da qui la decisione
della giunta provinciale di stanare le
ditte che hanno gettato lì gli scarti e
promuovere azioni legali. Sono queste le
prime conseguenze dei dati emersi dalle
analisi del materiale abbandonato in via
Granze, che l’amministrazione di Palazzo
Santo Stefano aveva affidato alla ditta
Tesi Engineering di Cinto Euganeo. Ben
52 mila tonnellate di scarti velenosi
che, a tre anni dal sequestro della
Magistratura, nonostante mozioni
unitarie e promesse mai mantenute (la
Provincia parlava di una bonifica entro
luglio 2007), restano ancora lì. In
balia dei rimpalli burocratici e degli
agenti atmosferici. E intanto oltre 16
mila abitanti di tre comuni diversi
(Battaglia, Pernumia e Due Carrare)
continuano a tenerseli sotto il naso. Da
qui l’idea del Partito democratico di
Battaglia e dell’associazione «La
Vespa», di dare una spronata alla
faccenda, invitando in paese uno che non
te le manda a dire. Il tema della C&C
sarà infatti trattato dall’ex magistrato
veneziano e senatore per il Partito
democratico Felice Casson. Che giovedì
13 marzo alle 18 sarà alla sala civica
del Municipio di Battaglia per parlare
di smaltimento dei rifiuti, tra legalità
ed ecomafie. Presente anche il deputato
del Pd, Alessandro Naccarato.
«L’obiettivo è di avere da Casson un
quadro giuridico preciso e di capire in
che modo accadono queste cose. Inoltre,
sentiremo da lui come sono stati risolti
casi simili al nostro», hanno spiegato i
coordinatori del Pd Patrizio Quintili e
Matteo Poletti. Intanto, punta il dito
contro la Provincia, il leader del Pd
provinciale Fabio Rocco. «In situazioni
simili, come quella del cavalcavia
Camerini, la bonifica è già partita
grazie alla sinergia tra enti. La
Provincia invece ha fatto poco. Ha
stanziato un impegno economico irrisorio
visto che i 450 mila euro impiegati per
rimozione esterna, caratterizzazione e
verifica dei registri, fanno parte della
fideiussione che la ditta Cedro aveva
sottoscritto per l’area. E neppure sul
fronte del controllo si è fatto molto
affinché la storia non si ripeta. Un
esempio è la Statale del Santo», ha
concluso.
GLI INCONTRI
DELLA SETTIMANA
di
Alessandro Naccarato
-
21 marzo
ore 18 PADOVA
Laicità dello stato Studenti per
e laboratorio 48 Fornace
Carotta, via Siracusa
Intervengono: Silvio Lanaro,
Alessandro Zan, Stefano Bonomo,
Alessandro Naccarato
-
24 marzo,
dalle 14.30, BRUGINE
Festa Democratica Lunedì Villa
Roberti Intervengono: i
candidati alle elezioni
politiche
-
25 marzo,
ore 21, SAN PIETRO
VIMINARIO Programma per
L’Italia del Partito Democratico
Martedì Biblioteca Comunale
Municipio Interviene: Alessandro
Naccarato
-
26 marzo,
ore 21, PADOVA
Programma per L’Italia del
Partito Democratico Mercoledì
Casa Leonardo via Dei Colli 118
Intervengono: Margherita Miotto,
Alessandro Naccarato
-
27 Marzo,
ore 14, PADOVA Il
PD e l'Italia Nuova TELENUOVO
-
27 marzo,
ore 19, PADOVA
Incontro con i volontari PD per
convincere 5 elettori a votare
Partito Democratico Sala Bianca
Caffè Pedrocchi. Interviene
Alessandro Naccarato
-
27 Marzo,
ore 21, ESTE
Scuola formazione rapporto con
mondo del lavoro Aula Magna
dell’Istituto Atestino (ex
Vescovile) Alessandro Naccarato,
Forlin Alfredo, Cristina Bonetti.
-
28 marzo,
ore 10.00 MORTISE
Incontro con i cittadini al
mercato di Mortise
-
28 marzo,
ore 21 MERLARA
Programma per L’Italia del
Partito Democratico - Sala Don
Celotto Intervengono: Franco
Frigo, Alessandro Naccarato
-
Sabato 29,
ore 21, PADOVA
Programma per L’Italia del
Partito Democratico Fornace
Carotta via Siracusa
Intervengono: Paolo Giaretta,
Alessandro Naccarato, Cristina
Bonetti, Franca De Lazzari,
Milvia Boselli
-
Sabato 29
marzo, ore 21 CARTURA
Programma per L’Italia
del Partito Democratico , scuole
elementari Cartura Interviene:
Margherita Miotto, Alessandro
Naccarato
-
30 marzo,
ore 12.00 GIARRE - ABANO
TERME Pedalando in
Circolo - biciclettata
democratica
-
30 marzo,
ore 14.30 PADOVA
Biciclettata Democratica p.zza
Forcellini ore
18.00, Festa Democratica
Domenica 30 marzo,Intervengono:
Alessandro Naccarato, Margherita
Miotto
-
31 Marzo
ore 17.00 PADOVA
Sala Ottagona Caffè Pedrocchi
Riformare l’Università per il
progresso dell’Italia
intervengono:
Vincenzo Milanesi
Rettore dell'Università
di Padova
Alessandro Naccarato
Candidato PD Camera dei
Deputati
Paolo Giaretta
Candidato PD Senato della
Repubblica
______________________________
IL
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